“A regola d’arte”, Paolo Naldini interviene al Festival della Scienza di Genova
Nel contesto della rassegna dedicata alla cultura scientifica, il direttore di Cittadellarte sarà uno degli ospiti che interverrà all'incontro "A regola d'arte - Scienziati, artisti e innovazione" in programma per il 31 ottobre a Palazzo Ducale, focalizzandosi in particolare sull'esperienza della Fondazione Pistoletto nell'ambito del progetto S+T+ARTS4Water. “La connessione che l'arte esplora ed attiva tra scienza e tecnologia - ha affermato Naldini - è di bruciante urgenza in questo momento storico".

Un modo innovativo e coinvolgente di raccontare la scienza, fortemente legato al territorio e riconosciuto come uno dei più importanti eventi di diffusione della cultura scientifica al mondo: il riferimento è al Festival della Scienza di Genova, iniziata il 20 ottobre e in conclusione il 1° novembre, che porta in 49 location cittadine 275 eventi in presenza, 133 conferenze, 84 laboratori, 31 mostre, 10 spettacoli e 17 eventi speciali per visitatori di ogni fascia d’età e livello di conoscenza, a cui si aggiungono 25 eventi online riservati alle classi, per un totale di 300 eventi. Il Festival coinvolge 424 scienziati e personalità illustri provenienti da tutto il mondo e 378 tra enti, associazione, aziende e editori che hanno partecipato alla composizione del programma. A legare tutti gli eventi la parola chiave scelta per l’edizione 2022, Linguaggi, affrontati all’interno dell’evento nelle diverse declinazioni: matematici, tecnici, simbolici, di
programmazione, musicali e artistici, strumenti essenziali per lo sviluppo del pensiero scientifico. Attraverso gli incontri, il Festival esplora quindi la forza e i limiti dei linguaggi, riflettendo sul tema della comunicazione efficace, in un difficile equilibrio tra qualità e quantità. “Il Festival della Scienza – si legge nel sito ufficialeè uno dei leader tra gli eventi di diffusione della cultura scientifica diventato, negli anni, un punto di riferimento a livello internazionale.​ Scienziati, ricercatori, divulgatori, artisti, autori, ma anche enti scientifici, associazioni e imprese, incontrano il pubblico per far sì che la scienza si possa toccare, vedere e capire senza confini, in un confronto aperto e libero da un approccio accademico. ​ Una festa che celebra la meraviglia della scienza e che, nel frattempo, fa scoprire le bellezze di Genova, sfondo culturale perfetto per il Festival. Una città diventata polo mondiale di innovazione tecnologica grazie a solide radici, competenze industriali e attitudine alla ricerca di nuove prospettive, ma anche straordinaria città di cultura e di arte e di attrazioni turistiche”.

Tra i numerosi appuntamenti in programma, lunedì prossimo si terrà A regola d’arte – Scienziati, artisti e innovazione, incontro moderato da Vincenzo Napolano in programma nella Sala del Minor Consiglio di Palazzo Ducale di Piazza Matteotti 9 alle ore 18.30. L’appuntamento sarà incentrato sull’interazione tra scienza, arte e tecnologia, su cui la Commissione Europea sta fortemente investendo assumendo sempre più la connotazione di vera innovazione scientifica e tecnologica. A questo proposito, la tematica verrà approfondita con esempi e progetti dei seguenti relatori: Antonio Camurri, professore di Informatica, Bioingegneria, Robotica e Ingegneria dei Sistemi dell’Università di Genova e Co-fondatore e responsabile di Casa Paganini–InfoMus; Beatrice De Gelder, neuroscienziata cognitiva e neuropsicologa, professoressa di Neuroscienze cognitive e direttore del Laboratorio di Neuroscienze cognitive e affettive dell’Università di Tilburg; Maria Grazia Mattei, Fondatrice di MEET, centro internazionale per la cultura digitale a Milano; Maurizia Rebora, Chief Operating Officer di OGR Torino; Ralph Dum, coordinatore del programma di ricerca S+T+ARTS della Commissione Europea; Paolo Naldini, direttore di Cittadellarte. Quest’ultimo illustrerà l’esperienza della Fondazione Pistoletto nell’ambito del progetto S+T+ARTS4Water: “La connessione che l’arte esplora ed attiva tra scienza e tecnologia – ha sottolineato Naldini – è di bruciante urgenza in questo momento storico: i cittadini moderni si sono auto esautorati rispetto alla partecipazione e alla custodia attiva delle stesse infrastrutture che sottendono la fabbrica sociale. Scienziati, tecnici e amministratori pubblici e privati sono stati così lasciati soli nel presidio di una così cruciale risorsa civica. Programmi come S+T+ARTS4Water puntano esattamente a innescare e mantenere dinamiche circolari e trasversali tra passi isolati e necessariamente insufficienti di fronte ai cambiamenti globali di circostanze e degli stessi paradigmi con cui interpretiamo la realtà. Il ruolo dell’arte, come enunciato dal Manifesto Progetto Arte di Michelangelo Pistoletto del 1994, è quanto mai essenziale in questo scenario proprio nell’impegno di mettere in comunicazione questi settori per catalizzare processi di trasformazione della società in senso responsabile”.


Paolo Naldini.

La natura multidisciplinare della forza lavoro culturale e creativa – spiegano gli organizzatori – costituisce un valore aggiunto fondamentale per le aziende che combinano competenze nell’arte, nella scienza e nell’ingegneria, i cosiddetti ‘fusion skill’. Fondare lo sviluppo e l’innovazione tecnologica sulla integrazione di ‘fusion skill’ e in particolare sulla intersezione con le arti e le scienze umane consente di dominarlo, orientarlo, talvolta frenarlo e adattarlo alle specificità dell’essere umano, di particolare importanza in questo momento storico di instabilità e di ripartenza post-pandemica. L’innovazione è multidisciplinare e coinvolge tre aree in modo non esclusivo: innovazione tecnologica, innovazione del modello di business, innovazione creativa (‘estetica’ o ‘soft’) inclusa l’innovazione sociale. Il programma EU STARTS (Science Technology and the ARTS) e il recente New European Bauhaus sono due importanti iniziative della Commissione Europea a supporto di progetti trans-disciplinari in cui le arti e le humanities giocano un ruolo fondamentale nella innovazione in diversi settori della scienza, della tecnologia e della società, quali la produzione industriale, l’industria multimediale e della comunicazione, l’urbanistica, la sostenibilità sociale e ambientale e i settori culturali e creativi. In questo evento conoscerete casi concreti di successo e buone pratiche sul ruolo delle arti come fonte di ispirazione nell’innovazione scientifica e tecnologica”.


Di seguito una bio dettagliata dei relatori dell’incontro.
Ralph Dum, esperto nelle sinergie tra arte e innovazione tecnologica, coordinatore del programma di ricerca S+T+ARTS presso la Commissione Europea; è stato ricercatore di fisica (fisica quantistica, sistemi complessi), nella modellazione di strumenti finanziari (prezzi delle opzioni, titoli derivati). Pianificatore e supervisore di programmi di ricerca – informatica quantistica, sistemi complessi, modellazione politica (scienza dei sistemi globali).
Antonio Camurri, Professore Ordinario presso il DIBRIS, Università di Genova. Co-fondatore e responsabile di Casa Paganini–InfoMus, centro di incontro tra la ricerca scientifica e tecnologica e la ricerca e produzione artistica e culturale, incluse la sperimentazione, la progettazione e la realizzazione di interfacce intelligenti, la misura di qualità espressive nel movimento, emozioni e segnali sociali non verbali e sonificazione interattiva cross-modale.
Beatrice de Gelder, neuroscienziata cognitiva e neuropsicologa, è professore di Neuroscienze cognitive e direttore del Laboratorio di Neuroscienze cognitive e affettive presso l’Università di Tilburg (Paesi Bassi), ed è stata scienziata senior presso il Martinos Center for Biomedical Imaging, Harvard Medical School, Boston (USA). Nel 2012 è entrata a far parte del Dipartimento di Neuroscienze Cognitive dell’Università di Maastricht.
Maria Grazia Mattei, giornalista e critica d’arte, indaga i territori del digitale nelle sue declinazioni sociali, culturali ed antropologiche con un’attività di ricerca che interpella gli esponenti e i fenomeni più significativi del settore. Dirige Meet the Media Guru, ciclo di incontri e confronti internazionali, punto di riferimento d’eccellenza sulla cultura digitale. Fondatrice di MEET, centro internazionale per la cultura digitale.
Paolo Naldini, Direttore di Cittadellarte – Fondazione Pistoletto. Ha lavorato come Account manager presso F. & T. S.r.l. Consulting (Torino) e come Account officer e Trend analyst per Westland Helicopters Ltd (Regno Unito). Le sue ricerche si concentrano sulla realizzazione della democrazia, attraverso una forma pratica definita “demopraxia”.
Maurizia Rebola, Chief Operating Officer presso OGR Torino. Già membro del Consiglio Direttivo della Fondazione Torino Musei, è socia di diverse associazioni che si occupano della promozione di eventi culturali, di design e dell’artigianato.
Vincenzo Napolano, responsabile della comunicazione di EGO. Ha un dottorato di ricerca in Fisica e un Master in Scienze della Comunicazione presso la SISSA di Trieste. È stato comunicatore scientifico presso l’Istituto Italiano di Fisica Nucleare (INFN). Ha realizzato eventi di comunicazione scientifica in collaborazione con Fondazioni private e alcuni tra i più importanti Musei d’Arte e Scienza e Festival Culturali in Italia e all’estero. È curatore di installazioni multimediali all’incrocio tra arte e scienza, sviluppate in collaborazione con artisti e interaction designer ed è stato curatore di diverse mostre scientifiche.