Da Pozzo Specchio alla Venere degli stracci fino al Tavolo del Mediterraneo: la Real Academia de España di Roma, nelle celebrazioni del 150° anniversario della sua fondazione, ha annunciato che venerdì prossimo sarà inaugurata – a ingresso libero – alla presenza di Michelangelo Pistoletto, dell’Ambasciatore di Spagna in Italia Miguel Fernández-Palacios, del Segretario di Stato per l’edilizia abitativa e agenda urbana del Governo di Spagna David Lucas Parrón, della direttrice dell’Accademia Ángeles Albert e del curatore Raffaele Quattrone, la mostra Michelangelo Pistoletto alla Real Academia de España. Il progetto espositivo si pone sulla scia di un percorso culturale iniziato il 9 ottobre 2023, quando Michelangelo Pistoletto ha installato all’interno del Tempietto di Bramante l’opera Pozzo Specchio per attestare la forza inclusiva dell’arte che “ci invita – spiegano gli organizzatori – a non sentirci esclusi dalla società, dalla sua cultura, dalla sua arte, dalla sua storia ma a sentirci parte attiva del processo”.
La mostra, che verrà presentata alle 19.30 negli spazi della realtà di Piazza San Pietro in Montorio, continua e si completa con l’iconica Venere degli stracci, una Venere immersa in una montagna di stracci a testimonianza del potere rigenerativo dell’arte che rigenera gli stracci, i rifiuti elevandoli ad opera d’arte, e con il Tavolo del Mediterraneo, un grande tavolo specchiante a forma di bacino del Mediterraneo, circondato da sedie provenienti ciascuna da uno dei paesi che si affacciano su questo mare per dimostrare come l’arte possa essere risolutiva delle differenze sociali. “L’arte di Michelangelo Pistoletto – viene sottolineato nella nota stampa – è arte della relazione, della partecipazione, della condivisione oltre che ricerca di identità. Una ricerca in continua evoluzione che fin dagli esordi cerca di superare la divisione tra opera e spettatore, tra arte e vita”.
Condividendone quindi gli stessi valori, la Real Academia de España di Roma ha voluto dedicare una sezione del programma celebrativo al maestro, “ambasciatore a livello globale – così viene presentato il maestro – di una pratica artistica incentrata su compartecipazione e responsabilità. Un’arte basata sulla limitazione degli ego e sulla valorizzazione e promozione del noi, sul capovolgimento dell’ideologia della moltiplicazione (del capitale) in ideologia della condivisione. In mostra – viene concluso – tre opere rappresentative della pratica artistica di Pistoletto ci portano all’interno di questo straordinario progetto artistico che ci invita ad essere partecipi di ciò che accade nel mondo, di ciò che accade al nostro vicino, di ciò che ci caratterizza e distingue dall’altro ma anche dalla volontà di costruire un futuro con gli altri”.