Era l’anno 2018 quando l’artista e professore di educazione artistica, nonché ambasciatore Rebirth/Terzo Paradiso, Takuya Kaneda, iniziò a operare nel villaggio di Mulabari, in Nepal, proponendo progetti artistici partecipati. Il villaggio, ai piedi dell’Himalaya, nel 2015 fu colpito da un grande terremoto che mise in ginocchio lo sviluppo socio-economico della popolazione. “È una sfida – ha scritto il professor Kaneda in merito ai progetti – realizzare iniziative artistiche in un luogo in cui gli abitanti dei villaggi non hanno un concetto preciso di arte e in cui non esistono musei o gallerie d’arte. Nonostante non parlino spesso di arte riescono, però, a comprenderne il significato originario”.
Contemporaneamente, nel sud Italia, l’artista Savina Tarsitano, anch’essa ambasciatrice Rebirth/Terzo Paradiso, operava sul territorio calabrese conducendo varie attività artistiche con una visione parallela a quella del professore Kaneda. Fu durante la pandemia che i due artisti, uniti attraverso le ambasciate Rebirth/Terzo Paradiso, iniziarono a collaborare fondando il progetto Hearts for the Earth – Towards contemporaryart for sustainable villages per esplorare e approfondire la possibilità di uno sviluppo sostenibile nelle aree rurali e remote attraverso l’arte contemporanea.
Creato per instaurare ponti con le città, generare dialogo e sinergie all’insegna della demopraxia e dei significati del segno-simbolo di Michelangelo Pistoletto, il progetto ha coinvolto Lila Bishwakarma, un’insegnante del villaggio attraverso cui è stato possibile coordinare le iniziative artistiche per la comunità. Queste ultime, includendo bambini, bambine e in particolare modo le donne, hanno permesso la trasformazione di uno dei villaggi rurali del Nepal in “Mulabari Art Village”. Vari sono stati i progetti che hanno condotto a una sensibilizzazione orientata a questa visione: dalle rappresentazioni del simbolo del Terzo Paradiso che hanno coinvolto studenti e intere famiglie, a opere di Land Art, al progetto Kids’ Guernica e ad altre iniziative nate sulla base fondamentale del processo creativo.
La collaborazione con Ecolint International School of Geneva
Ecolint International School of Geneva ha permesso la nascita di un ulteriore programma sostenibile per lo sviluppo del villaggio, realizzato direttamente tra gli studenti dell’istituto di Geneva e gli allievi del Nepal. Oltre a workshop e laboratori realizzati da remoto, grazie a un crowfunding sviluppato direttamente degli allievi, nel 2021 venne raggiunto l’obbiettivo di realizzare una piantagione di avocato a Mulabari, seguendo il tracciato del simbolo del Terzo Paradiso. Le piante, attualmente produttive, sono diventate un motore alimentare, economico e sostenibile per gli studenti e i cittadini del villaggio, i quali non solo hanno a disposizione frutti sani e altamente proteici per la loro alimentazione, ma hanno potuto inserirsi nei circuiti mercantili continuando a espandere la propria foresta di avocado.
Kids’ Guernica
Kids’ Guernica è un progetto artistico che ‘affida’ all’arte preziosi messaggi di pace, coinvolgendo la creatività dei bambini di tutto il mondo attraverso la realizzazione di grandi tele dipinte da inviare in altri paesi. Tutte quelle realizzate da questo progetto hanno in comune la dimensione, la stessa della nota opera firmata Pablo Picasso, da cui il progetto prende il nome. Da Bali a Yokohama, da Nikko a Gaza, lo scambio di queste ‘opere di pace’ non conosce limiti. L’iniziativa, realizzata, qui, grazie agli ambasciatori Kaneda e Tarsitano, ha visto durante il Forum, l’arrivo in Nepal di una tela dipinta realizzata dai bambini di Nikko, un piccolo comune giapponese sulle montagne a nord di Tokyo. Allo stesso tempo, nel città nipponica è in arrivo un dipinto di pace proveniente da Gaza, in Palestina. Il progetto è stato coordinato da un’insegnante d’arte palestinese, in arrivo da una scuola elementare della Florida che, tornata nel suo luogo natale, quale Gaza, di fronte al conflitto e a una situazione così complessa, ha condiviso e trasmesso il forte desiderio di pace con i suoi studenti che trascenderà i confini per arrivare in Giappone.
Il prossimo anno Kids Guernica celebrerà il suo 30° anniversario e avverrà la premiazione Guernica Peace Prize nella città di Guernica, in Spagna.
Il Forum
Durante gli scambi e i dialoghi del Forum, a cui ha partecipato Nicola Ashrome dell’Università di Brightone con il progetto Remaking Guernica, diverse sono state le tematiche affrontate in merito all’impatto dei progetti artistici sulla gente del villaggio. Come riportato nella documentazione del Forum, Lila, insegnante e coordinatrice del progetto, ha espresso che, nonostante la scarsità delle risorse materiali necessarie per poter praticare arte a scuola, i progetti artistici realizzati nel villaggio hanno sostenuto l’espansione dei circoli creativi dei bambini attraverso varie attività artistiche. Un estratto della testimonianza scritta di Lila, recita: “In genere, gli abitanti dei villaggi hanno il loro modo di sopravvivere lottando contro la povertà. Pur avendo scarsa conoscenza dell’arte e della sua importanza per la loro vita quotidiana, lentamente, hanno riconosciuto il significato e l’importanza del progetto artistico ‘socialmente impegnato‘”. Osservando vari eventi artistici e partecipando a diverse attività artistiche, i bambini dei villaggi hanno potuto liberare la propria creatività, ma non solo. Come ha continuato a spiegare Lila: “Se un progetto artistico mira a generare reddito per le famiglie povere, può aumentare la positività delle persone nei confronti del progetto artistico, come ad esempio la piantagione di avocado“.
Il valore demopratico dei progetti artistici, in questo caso, si è rivelato un mezzo per combattere le povertà nella vita del villaggio e incentivare l’equilibrio tra le caste, come si può comprendere dalla testimonianza della signora Bachchuram: “Gli abitanti del villaggio ritengono che la povertà sia la loro grande maestra che insegna loro a lottare per sopravvivere con un reddito basso e risorse limitate. In questo contesto, il progetto artistico condotto con l’obiettivo di uno sviluppo rurale sostenibile può svolgere un ruolo vitale per lo sviluppo della comunità e la trasformazione sociale“.
“Il simbolo del Terzo Paradiso – ha riportato il figlio della professoressa Lila, anch’esso partecipante del Forum di Mulabari – ha contribuito a connettere i bambini, le donne e le persone di diversa generazione ed etnia. Questo progetto potrebbe continuare a portare amicizia e armonia sociale per tutta la vita grazie e attraverso la comprensione artistica”.
I report 2024
Mulabari Village, a marzo 2024, ha ricevuto una nuova visita da Takuya Kaneda, a distanza di 1 anno dal Rebith Forum. “Nel corso di quest’anno – ha esposto il professore Kaneda – abbiamo cercato di continuare la collaborazione con il villaggio Mulabari a distanza, in particolare cercando di sviluppare nuove attività con le donne, principali attrici della vita quotidiana“. Durante la visita si sono compiute diverse attività e pratiche artistiche: è stato realizzato un giardino del Terzo Paradiso con piante ornamentali e, in particolare alle donne, è stato insegnato come stampare il Terzo Paradiso su seta utilizzando materiali naturali come la curcuma, incentivando nuove pratiche artistiche e artigianali.
La visita del professor Kaneda, inoltre, ha consentito alla comunità di prendere parte virtualmente – e per la prima volta – al meeting degli ambasciatori Rebirth/Terzo Paradiso a Cittadellarte, in una profonda connessione che ha annullato le distanze geografiche.