“The Forum on Democracy and Peace 2022-27”: a Berlino un dialogo sull’importanza della cooperazione internazionale
La capitale tedesca dal 10 al 13 ottobre ha ospitato il forum su democrazia e pace, in programma ogni anno dal 2022, organizzato da Academy for Cultural Diplomacy in collaborazione con organizzazioni governative globali, governi nazionali, società internazionali e con le principali istituzioni accademiche. Savina Tarsitano, ambasciatrice Rebirth/Terzo Paradiso, ha partecipato come membro del Parlamento Europeo della Cultura, presentando il progetto “Cultural Diplomacy & Art”: ripercorriamo insieme all’ambasciatrice il progetto.

L’arte può essere motore di cambiamento sociale? La risposta positiva è stata evidenziata da Savina Tarsitano, ambasciatrice Rebirth/Terzo Paradiso, che, in occasione dell’edizione 2023 del Forum on Democracy and Peace 2022-27, ha partecipato all’incontro con i membri dell’European Cultural Parliament, di cui fa parte insieme al direttore di Cittadellarte Paolo Naldini e Michelangelo Pistoletto, senatore. “Sono stati tre giorni – racconta l’ambasciatrice – di discussioni su pace, democrazia, cooperazione, migrazione e di tutte le tematiche connesse all’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Il forum – prosegue – ha coinvolto la parte diplomatica, ma anche artisti, sociologi e filosofi che, insieme, hanno discusso su possibili soluzioni per migliorare il mondo e implementare l’impatto di tutte le politiche”.

In particolare, Savina Tarsitano ha avuto l’occasione di presentare il progetto Cultural Diplomacy, che mira a tessere una rete partecipativa attraverso l’arte, strumento in grado non solo di riflettere le importanti tematiche di attualità, ma anche di accompagnare la società verso un futuro migliore: “La prima edizione di ‘Cultural Diplomacy’, realizzata assieme al consolato tedesco di Barcellona, si è basata su pace, solidarietà e diplomazia. Nella mia presentazione al forum di Berlino – specifica l’ambasciatrice – ho raccontato il lavoro svolto, con l’utilizzo del logo del Terzo Paradiso di Michelangelo Pistoletto”. Savina Tarsitano ha basato il suo intervento sul ruolo dell’artista e dell’arte: “Come ambasciatrice, come artista e come membro del Parlamento Europeo avevo l’intenzione di aprire un dialogo sull’importanza delle collaborazioni, di trovare una buona pratica che possa unire arte, cultura, diplomazia ed economia per trovare possibili soluzioni alle problematiche del mondo odierno. Inoltre – prosegue – abbiamo anche discusso del progetto lanciato da Pistoletto sul concetto di ‘pace preventiva”.


Savina Tarsitano e Karl-Erik Normanni, ambasciatore e segretario generale ECP, European Cultural Parliament.

Lungo il forum si sono poste molte domande che hanno portato a numerose riflessioni: “Sicuramente – afferma Savina Tarsitano – ciò che è stato messo in risalto è l’importanza del ruolo dell’arte, in quanto può essere mediatrice con la società civile, e dell’educazione per costruire processi di pace. Il focus è dunque partire ‘dal basso’ per arrivare alla parte di comunità normalmente non coinvolta in questo processo”. Costruire nuove alleanze permette di aprire dialoghi costruttivi sulla questione dei diritti, sulla pace, sulla solidarietà, ma permette di aiutare coloro che non hanno voce: “Abbiamo quindi parlato sulla libertà di espressione, sui rifugiati, sulle problematiche che vengono a capo in questo momento di conflitti”. A questo si connette indissolubilmente il progetto Cultural Diplomacy, promosso da Espronceda Institute of Art and Culture di Barcellona in partnership con il Consolato tedesco di Barcellona, del quale Savina Tarsitano ha esposto gli obiettivi: “È stato presentato il primo livello del progetto, con il lavoro svolto dagli artisti in residenza, e il secondo, che lo ha legato con la comunità locale. ‘Cultural Diplomacy’, però, non si ferma qui: è in programma una seconda edizione”. L’ambasciatrice ha raccontato del coinvolgimento delle famiglie e dei rifugiati ucraini nelle scuole catalane, che hanno creato una tela collaborativa sulla pace, Kids’ Guernica, tela che ha fatto il giro del mondo: esposta in Nepal e in Giappone, ha dimostrato tramite l’arte quanto la collaborazione sia il motore per la creazione di buone pratiche.
Sono dunque importanti – conclude Savina Tarsitano – l’arte, il tempo, l’empatia, l’educazione, la coscienza e la conoscenza. Soprattutto, però, è necessario attivare insieme delle pratiche per portare avanti un dialogo collettivo per affrontare le problematiche dei nostri tempi”.