“Tourou-bune-nagashi”, a Nagasaki gli studenti lanciano messaggi di pace con lanterne e barche di carta
La città giapponese, nel mese di agosto, ospiterà l'evento che vedrà protagonisti i più piccoli: sulla riva del fiume Shimono verranno esposte opere - realizzate da bambini di tutto il mondo - che riporteranno messaggi di pace. L'iniziativa si terrà in concomitanza con la mostra di "Kids-Guernica" organizzata ogni anno nel Parco della pace sulle rive del corso d'acqua in memoria dei bombardamenti atomici. In questa occasione saranno anche esposte le tele collaborative di Kids'-Guernica e Terzo Paradiso curate dagli ambasciatori Rebirth/Terzo Paradiso Savina Tarsitano e Takuya Kaneda.

Dare voce ai bambini e far loro elaborare messaggi di pace e di speranza in tempo di pandemia: è questo, in sintesi, l’obiettivo di Tourou-bune-nagashi, evento commemorativo che si tiene annualmente a Nagasaki, in Giappone. L’appuntamento, nelle edizioni precedenti, aveva visto protagonisti i bambini della città giapponese capoluogo dell’omonima prefettura, situata sulla costa sud-occidentale della grande isola di Kyūshū: i più piccoli, come da tradizione, hanno fatto galleggiare sul fiume Shimono barche di carta che portavano diversi messaggi di pace. A partire da quest’anno, invece, gli organizzatori – in seguito alla pandemia – hanno deciso di coinvolgere giovani di tutto il mondo nell’iniziativa. La rassegna, in programma dal 6 agosto fino alla fine del mese, vedrà esposte nell’ambito del progetto Kids’ Guernica (ispirato all’opera Guernica di Picasso di 3,5 m × 7,8 e curato dal Comitato Internazionale Kids-Guernica di Nagasaki) le tele collaborative curate dagli ambasciatori Rebirth/Terzo Paradiso Savina Tarsitano e Takuya Kaneda. Da una parte si vedranno fluttuare le barche*, dall’altra saranno messe in luce le lanterne. Cosa si utilizzerà per la produzione? Solo carta riciclata. “I materiali cartacei utilizzati per realizzare il tourou-bun – ha spiegato Savina – sono costituiti da carta riciclata proveniente dal ‘senbaturu’, ovvero 1000 gru di carta, perché in Giappone le gru si offrono nei templi come auspicio per vedere realizzata una propria preghiera”.

 

Le opere sono tese a innestare una sensibilizzazione sociale sul tema della pace dando parola, attraverso la creatività, alle giovani generazioni. Il contesto di Nagasaki, in quest’ottica, non è casuale, ma anzi serve a ricordare le due bombe atomiche che colpirono la città in questione e Hiroshima. Il Kiwanis club dell’Università di Nagasaki si occuperà del dietro le quinte dell’iniziativa, ‘preparando’ le opere pervenute in forma digitale (mandando una mail a s_tarsitano@yahoo.it) e cartacea. Chi desidera partecipare, infatti, è tenuto a scrivere una frase o realizzare un disegno che sarà poi spedito a Nagasaki e stampato su un foglio; una volta concluso questo processo verranno create le opere in carta riciclata. I bambini di Nagasaki, insieme agli universitari, attaccheranno infine i messaggi e i disegni ricevute nelle navi di carta. Le lanterne, inoltre, saranno esposte per alcuni giorni nella hall del Museo di storia e cultura di Nagasaki.

 

Per ulteriori dettagli o per partecipare all’iniziativa (entro il 15 giugno) è possibile scrivere una mail all’indirizzo all’ambasciatrice Terzo Paradiso/Rebirth Savina Tarsitano: s_tarsitano@yahoo.it.

*Lo spazio per scrivere illustrazioni o messaggi è di 7 cm × 7 cm. In questo spazio si può scrivere liberamente illustrazioni o messaggi. Inoltre, qualsiasi forma delle illustrazioni è utilizzabile purché sia ​​inferiore alla misura suggerita.