Un progetto per una moda più responsabile: Cittadellarte lancia la quarta edizione di “CirculART”
Ha preso il via l'11 febbraio, negli spazi della Fondazione Pistoletto, la nuova edizione dell'iniziativa che mira a esplorare e valorizzare la collaborazione e la circolarità sostenibile all’interno della filiera produttiva dell’industria tessile. Il progetto coinvolge tre artisti e tre fashion designer internazionali selezionati attraverso un processo di valutazione da parte dell’Advisory Board e del team curatoriale della Fondazione Pistoletto. “CirculART connette arte, moda e sostenibilità e riunisce diversi attori della filiera tessile impegnati in un'economia circolare - spiegano gli organizzatori -, mettendo in luce aziende manifatturiere che hanno scelto un modello di business innovativo”.

Si è alzato il sipario ieri a Cittadellarte sulla quarta edizione del progetto CirculART 4.0, in partnership con il Material Innovation Lab (MIL) del gruppo Kering e in collaborazione con altre 16 aziende d’eccellenza. Fino a settembre, tre artisti e tre fashion designer selezionati hanno l’opportunità di collaborare con le aziende manifatturiere per realizzare opere e abiti in una piattaforma dedicata alla ricerca sui temi della circolarità, trasparenza, tracciabilità e responsabilità di una ‘nuova’ filiera tessile. CirculART 4.0, sviluppato in collaborazione con UNIDEE Residency Programs e il team curatoriale di Fondazione Pistoletto, è ideato e realizzato da Fashion B.E.S.T. – Better Ethical Sustainable Think-Tank, il laboratorio di moda sostenibile di Cittadellarte nato per volontà del maestro Michelangelo Pistoletto e di Franca Sozzani nel 2009.

L’ispirazione
Seguendo la visione del Terzo Paradiso di Michelangelo Pistoletto, gli artisti e fashion designer selezionati per CirculART 4.0 collaborano con le aziende partner all’esplorazione di un nuovo equilibrio dinamico in armonia tra la natura e l’artificio. Dal 2019, CirculART promuove un’arte che dialoga in maniera efficace con la moda sostenibile, l’etica e l’innovazione, affrontando temi cruciali come il cambiamento climatico e contribuendo allo sviluppo della cultura degli SDGs delle Nazioni Unite.

I protagonisti
Il progetto coinvolge tre artisti e tre fashion designer internazionali selezionati attraverso un accurato processo di valutazione da parte dell’Advisory Board e del team curatoriale della Fondazione Pistoletto. Le artiste Camilla Alberti, Giulia Filippi, Mako Ishizuka, insieme ai fashion designer Francesca Basta di Made for a Woman, Piero D’Angelo e Martina Boero di Cavia, sono chiamati a realizzare le loro opere in dialogo con i materiali e il know-how delle aziende coinvolte come partner tecnici, con l’obiettivo di esplorare e valorizzare la collaborazione e la circolarità sostenibile all’interno della filiera produttiva dell’industria tessile, “a dimostrazione di come l’arte – si legge nell’apposita nota stampa – possa contribuire alla costruzione di un nuovo paradigma socio-ecologico a partire dalla filiera della moda attraverso la collaborazione e le sinergie produttive di artisti, designer e aziende. CirculART connette arte, moda e sostenibilità, riunisce diversi attori della filiera tessile impegnati in un’economia circolare, mettendo in luce aziende manifatturiere che hanno scelto un modello di business innovativo”.

L’Advisory Board e le collaborazioni
Questa edizione di CirculART si avvale di un Advisory Board che supporta la selezione degli artisti e fashion designer e indirizza le scelte strategiche per lo sviluppo internazionale del progetto. L’Advisory Board comprende le seguenti figure: Christian Tubito, Material Innovation Lab Director Kering; Maria
Fernanda Hernandez, Global Sustainability Expert e Sustainability Director Temera; Matteo Magnani, Senior Policy Analyst Ellen MacArthur Foundation; Cecilie Thorsmark, CEO Copenhagen Fashion Week; Sara Sozzani Maino, Creative Director Fondazione Sozzani; Michelle Francine Ngonmo, Fondatrice e CEO Afro Fashion Association e Black Carpet Awards; Jalaj Hora, Fondatore e CEO di Synthegrate, ex Global Vice President of Product Innovation and Consumer Creation Nike; Gabi Scardi, storica dell’arte, curatrice e direttrice del corso di Arte Pubblica di Accademia Unideee.

Le collaborazioni
CirculART 4.0 si avvale dell’importante collaborazione con Temera, azienda del gruppo Beontag e partner esclusivo per la tracciabilità e l’innovazione tecnologica. Temera, attraverso il suo know-how e le sue soluzioni, si occuperà di guidare la raccolta dei dati della filiera di produzione di ogni opera artistica del progetto per creare la spina dorsale del loro passaporto digitale di prodotto (DPP). Attraverso questo documento digitale, ogni creazione sarà in grado di raccontare al pubblico in maniera trasparente ed emozionante la propria storia. Per quanto concerne i partner manifatturieri di CirculART 4.0, si tratta di 17 aziende d’eccellenza che operano nel campo della moda innovativa e sostenibile: Albini Group, Brunello, Erica Industria Tessile, Filatura Astro, Lanecardate, Lenzing Group, Maglificio Maggia, Madiva, Maeba International SB, Officina39, Piacenza Group, Pulvera, Ratti S.p.a. Società Benefit, Successori Reda S.B.p.A., Regenesi, Tessuti di Sondrio, Zegna Baruffa Lane Borgosesia. Infine, il progetto CirculART si avvale di un partner scientifico, Acqua Foundation, un’organizzazione no-profit dedicata alla tutela e valorizzazione dell’acqua attraverso tre pilastri fondamentali, ossia Art, Advocacy e Aid.

Il racconto
Un docufilm accompagnerà il viaggio e racconterà i momenti più significativi del progetto a partire dal suo lancio, includendo le visite alle aziende partner e alla filiera tessile, lo sviluppo e la produzione delle proposte progettuali e l’inaugurazione delle opere. Il progetto CirculART 4.0 attraverso le opere degli artisti e fashion designer sarà presentato a settembre 2025, in occasione della Milano Fashion Week, a cui seguiranno altri eventi culturali ed espositivi.

La voce del direttore di Cittadellarte
Il cerchio centrale del simbolo del Terzo Paradiso – ha affermato Paolo Naldini – rappresenta uno spazio dove individui e organizzazioni diverse tra loro si incontrano per creare insieme le nuove forme del vivere. Imprese e artisti, designer e ricercatori, esperti di comunicazione, climatologi e scienziati insieme all’opera, l’opera di un’arte che assume la massima responsabilità possibile: quella che viene dalla massima libertà. Entrambe, libertà e responsabilità, non possono più restare come in gran parte del ‘900 fatti personali o singolari: oggi una filiera della creazione responsabile unisce in un cerchio, o meglio: in tre cerchi, gli autori di quest’opera”.