Natura, ecologia, integrazione ed educazione: tematiche e parole chiave che si associano sempre più al progetto del Terzo Paradiso portato avanti dall’Istituto Comprensivo di San Mauro Torinese titolato “L’installazione del Terzo Paradiso nell’orto scolastico in continuità con le altre scuole del territorio”. Si tratta di uno specifico ramo del percorso didattico che ha sullo sfondo il segno-simbolo di Michelangelo Pistoletto: il 27 novembre scorso, infatti, attraverso un incontro formativo, la scuola dell’infanzia V.Galante Garrone ha accolto una classe prima della scuola secondaria di primo grado Silvio Pellico per una nuova attività. Gli alunni di quest’ultima hanno portato in dono e realizzato, durante l’ora di educazione artistica, pietre colorate, coordinati dalla docente Maria Casassa. Questi sassi, piccole opere d’arte, sono stati aggiunti dagli scolari nell’orto (scolastico) del Terzo Paradiso. Un’opera d’arte che si adorna così di tante piccole creazioni frutto della fantasia dei bambini.
Il progetto del Terzo Paradiso è stato persino inserito nel PTOF (Piano triennale offerta formativa) dalla scuola di San Mauro Torinese. Quali sono gli obiettivi del progetto? Sensibilizzare le nuove generazioni e loro famiglie sui problemi ambientali avvicinando i bambini alla Terra e alle sue trasformazioni; porre attenzione al rispetto di se stessi, degli altri e del pianeta che ci ospita; proporre la trinamica come metodologia didattica interdisciplinare. Il programma dell’iniziativa, che dura tutto l’anno scolastico, è destinato a tutte le classi di ordine e grado del territorio di San Mauro che desiderano raggiungere la scuola dell’Infanzia “V.Galante Garrone” per visitare l’installazione lasciando un segno del loro passaggio (un seme, un bulbo, una pietra colorata). Nello specifico, questa rappresentazione del segno-simbolo di Pistoletto è un’opera d’arte vivente composta prevalentemente da piante.
Non è la prima volta che l’Istituto Comprensivo piemontese è protagonista di un progetto che ha messo in relazione i bambini con il Terzo Paradiso e l’orto in questione: lo scorso aprile, alunni e migranti contribuirono insieme alla realizzazione dell’opera che richiama il segno-simbolo di Michelangelo Pistoletto nell’appezzamento della scuola (come scritto in un nostro precedente articolo). All’interno dei tre cerchi, inoltre, sistemarono delle piantine come simbolo di rinascita che richiama i significati del simbolo dai tre cerchi. Il 6 aprile, quando si tenne l’inaugurazione di questa speciale opera, non venne solo celebrata la nuova installazione ma si trasmise un messaggio di uguaglianza, frutto del lavoro – sotto forma di laboratorio, nel caso dei bambini – tra migranti e giovanissimi. Un’iniziativa che potrebbe portare a breve a una svolta positiva all’insegna dell’integrazione: c’è la possibilità che a uno dei migranti – nel caso vi sia un soggetto con le competenze richieste – venga affidata la manutenzione dell’orto. Una sorta di “adozione”, come ha definito la docente referente del progetto del Terzo Paradiso Alessandra Basso.
La professoressa Basso non si è limitata a organizzare le iniziative del progetto, ma si è occupata di insegnare e spiegare ai bambini i significati del segno-simbolo dell’artista biellese (agli alunni più grandi ha persino presentato l’app SPAC3), analizzandoli in modo differente a seconda della fascia d’età. Anche grazie all’insegnante, infatti, molte altre scuole del territorio hanno aderito al progetto: alcune classi di altri istituti sono andate in visita alla scuola dell’infanzia V.Galante Garrone per dare il proprio contributo alla crescita dell’orto, piantando nuovi semi di cambiamento.