San Mauro Torinese, bambini e migranti uniti dal Terzo Paradiso
"Abbiamo creato cerchi di rispetto grazie al simbolo di Pistoletto". Così la docente Alessandra Basso, che ha seguito l'inaugurazione del progetto nella scuola piemontese.

Il Terzo Paradiso di Michelangelo Pistoletto unisce ancora. Grazie al progetto dell’Istituto Comprensivo di San Mauro Torinese, alunni e migranti hanno lavorato insieme alla realizzazione dell’opera del maestro biellese, posizionata nell’orto scolastico. All’interno dei cerchi, inoltre, sono state sistemate delle piantine, simbolo di quella rinascita che richiama i concetti del Terzo Paradiso. Dall’idea su carta si è passati all’installazione, con l’inaugurazione avvenuta nel pomeriggio di giovedì 6 aprile.

L’iniziativa è partita con l’arrivo in fila indiana dei bambini, che hanno raggiunto il cerchio centrale del Terzo Paradiso e hanno intonato parte della filastrocca del Rebirth-day. Le voci erano accompagnate da strumenti musicali e legnetti; un connubio pensato per far utilizzare contenitori artificiali ed elementi naturali. I bambini più piccoli si sono disposti intorno ai due cerchi laterali, mentre i ragazzi dell’ultimo anno sono stati raggiunti nella parte centrale dai migranti della comunità e dai loro educatori. Presenti per l’occasione anche il sindaco del paese piemontese Marco Bongiovanni, i progettisti dell’ufficio tecnico, il dirigente scolastico, i docenti e i rappresentanti dei genitori. All’inaugurazione è seguito il momento di convivialità, con una merenda preparata per tutti i presenti.

Entusiasta la docente che ha seguito il progetto, Alessandra Basso: “A mio avviso – spiega – bambini e migranti che costruiscono insieme il Terzo Paradiso è un’armoniosa  risposta all’allestimento della Venere degli Stracci – (opera di Pistoletto, ndr) – a Lampedusa. Prendendo ispirazione da un proverbio cinese, si può notare che quando soffia il vento del cambiamento qualcuno costruisce muri, invece la nostra scuola è riuscita a creare cerchi di rispetto grazie al progetto”.