In Calabria, nei pressi di San Floro (CZ), esiste una tra le più feconde startup agricole d’Italia (conta duecentoventi soci sparsi nel mondo): il ‘Mulinum’, un casolare biosostenibile, con macine in pietra naturale, dove è stata recuperata la filiera dei grani antichi e si cerca di sostenere e valorizzare il territorio attraverso attività culturali. Passando al dietro le quinte, è capitato che s’incontrassero le ambasciatrici Rebirth/Terzo Paradiso calabresi, ovvero Caterina Bettiga, Teresa Bevilacqua, Giovanna Costanzo, Savina Tarsitano, la sottoscritta Iole D’Agostino e Simona Mazzitelli; quest’ultima – portando tutte a conoscenza di questa realtà – propone di creare un gruppo di lavoro che, attraverso iniziative concrete, possa sostenere la vocazione culturale del ‘Mulinum’. Nasce così il progetto ‘Terzo Paradiso Mulinum’.

I presupposti sui quali è stato elaborato il progetto sono forti della consapevolezza che la cultura, come valore, possa essere un potenziale fattore di sviluppo del territorio dal punto di vista sociale, civile ed economico. Riappropriarsi, in termini di assunzione di responsabilità individuale, delle proprie tradizioni facendole dialogare con le necessità del contemporaneo ci è parsa la metodologia più concreta per gettare le basi di un progetto che possa avere una ricaduta nel tempo. Il ‘Mulinum’, legato alla fecondità della terra e alla trasformazione del grano, è diventato il luogo naturale dal quale lanciare un messaggio di rinascita della responsabilità collettiva che guardi alla sostenibilità come necessità, ma anche come risorsa alternativa.

Nella foto, da sinistra: Giovanna Costanzo, Iole d’Agostino, Paola Scuticchio, Simona Mazzitelli; in basso Yuval Avital.

In accordo con il coordinatore degli ambasciatori Rebirth/Terzo Paradiso Saverio Teruzzi, è stato proposto un percorso articolato da svolgersi tra maggio e luglio, fatto di appuntamenti che includono attività laboratoriali per grandi e piccini, installazioni, conferenze e seminari. Abbiamo capito, da molto tempo, che quando ci chiamano alle arti per progetti di lunga durata diventa fondamentale investire nella didattica. Le attività laboratoriali che propongono il modello di una didattica verticale, partecipata, inclusiva, divertente e attinente alle necessità della scuola riscuotono sempre grande interesse tra i docenti e inducono a grandi riflessioni.

A dicembre, grazie alla collaborazione dell’ambasciatrice Teresa Bevilacqua, sono stati avviati i primi laboratori didattici – condotti da Giovanna Costanzo, Caterina Bettiga, Saverio Teruzzi e la sottoscritta – con gli alunni dell’istituto ‘Perri Pitagora’ di Lamezia Terme. Sono workshop che promuovono l’educazione ambientale e che fanno parte di una proposta consolidata nell’ambito della didattica del Terzo Paradiso, legandosi al concetto portato avanti dal progetto ‘Visionidisuoni’. A questo proposito, la tradizione orale, i suoni della natura, la semina e il mito del grano sono stati gli argomenti oggetto dei due laboratori realizzati. Alla buona riuscita degli appuntamenti, hanno certamente contribuito lo scrittore Riccardo Rita, che ha ideato un racconto che guarda alla tradizione della Magna Grecia in Calabria e al mito del grano*, e l’ambasciatrice Giovanna Costanzo.

Al fine di promuovere le attività laboratoriali nelle giornate successive, sono state coinvolte due operatrici didattiche che operano sul territorio. Loro stesse hanno preso visione dei laboratori e della metodologia e hanno ricevuto la prima formazione per poter riproporre i laboratori anche in autonomia. La ricerca artistica nell’ambito delle attività del Terzo Paradiso è continuata con la graditissima visita dell’artista internazionale e ambasciatore Yuval Avital, in preparazione di una prossima, possibile, tappa. La suggestione dei suoni, dei colori, degli odori della Calabria è stata protagonista di un percorso artistico responsabile e sostenibile, che parte da noi e ‘chiama il mondo’.

*supporto all’attività di creatività e immaginazione attraverso oggetti e suoni per i bambini.