Arte al Centro 2022: il Minimum Prize a Monika Wührer
Venerdì 1 luglio, in occasione di Arte al Centro 2022, è stato assegnato il riconoscimento a Monika Wührer, Direttore Artistico di Open Source Gallery oltre che ambasciatrice Rebirth/Terzo Paradiso, per il progetto "Backyard Utopias", che è “una rete di iniziative radicate nel paesaggio urbano - si legge nelle motivazioni del premio - con l’obiettivo di sviluppare nel tessuto urbano un capillare sistema di produzione alimentare sostenibile. L’obiettivo di Backyard Utopias è ridurre l’impronta dell’umanità sul mondo naturale attraverso l’educazione e la sperimentazione con il biochar". 

Il Minimum Prize è un premio che si pone al minimo grado rispetto ai massimi premi destinati ai grandi personaggi che hanno dedicato la loro vita alla causa della pace o del progresso civile nel mondo. Il Minimum Prize vuole essere alla base della ricerca, lo stimolo e il movente di un processo che punta ad un traguardo di valori nelle nuove prospettive di civiltà. È un premio di partenza anziché di arrivo. È un riconoscimento che celebra chi si fa promotore di una trasformazione sociale responsabile. È inteso come rapporto primario tra le persone che, attraverso l’interazione delle differenti singolarità, produce la grande svolta della civiltà umana. Minimum come embrione, come principio generativo di nuova società, come chiave d’ingresso ad uno stadio evolutivo in cui la creatività e la scienza umana trovano i modi per convivere con l’intelligenza della natura. Giunto alla quindicesima edizione, il Minimum Prize è stato assegnato quest’anno – nel contesto di Arte al Centro 2022 – a Monika Wührer*.

Motivazioni
Monika Wührer è Direttore Artistico di Open Source Gallery. Open Source Gallery – queste le motivazioni del premio – è un’organizzazione senza scopo di lucro basata sull’arte ispirata al movimento open source. Nello spirito di questo libero scambio di conoscenze, è uno spazio in cui l’arte si interseca con la comunità. Monika è nata in Austria. Dopo gli studi a Milano, Monika è tornata nel suo paese natale dove ha conseguito il Master of the Arts in scultura presso l’Accademia di Belle Arti di Vienna, come allieva del corso di Michelangelo Pistoletto che, dal 1991 al 1999, ha costituito un programma innovativo superando le tradizionali barriere tra le discipline artistiche e aprendo le basi per la stessa Cittadellarte. Monika si è trasferita a New York nel 1999. Monika e Gary Baldwin sono genitori di Oskar, Hugo e Peter. Il progetto con cui Monika ha partecipato e vinto il Minimum Prize è Backyard Utopias, in italiano traducibile con Utopie dal cortile. Si tratta di un progetto collaborativo con Katerina Marcelja e molti altri abitanti di Brooklyn.
Backyard Utopias è una rete di iniziative radicate nel paesaggio urbano con l’obiettivo di sviluppare nel tessuto urbano un capillare sistema di produzione alimentare sostenibile. L’obiettivo di Backyard Utopias è ridurre l’impronta dell’umanità sul mondo naturale attraverso l’educazione e la sperimentazione con il biochar. Che si tratti delle emissioni delle auto che guidiamo, degli edifici che costruiamo, del cibo che mangiamo o dei sottoprodotti di quasi tutto ciò che facciamo, gli esseri umani sono una specie che produce carbonio. Il biochar ha il potenziale di ridurre le emissioni e sequestrare il carbonio che sta già creando problemi alla nostra atmosfera”.

Che cos’è il biochar
Produrre biochar è un processo carbon-negativo, cioè induce una rimozione permanente di CO2 dall’ecosistema: per esempio, una foresta assorbe anidride carbonica eliminandola dall’atmosfera, ma non la ingabbia in modo permanente e sicuro perché la trasferisce semplicemente nella biosfera. Questo processo ha il limite di essere potenzialmente reversibile, basta un incendio per riversare nuovamente l’anidride carbonica nell’atmosfera. Invece un processo carbon negative ha il pregio di eliminare in modo definitivo la CO2 perché è irreversibile, almeno per migliaia di anni. Inoltre, la produzione di biochar riduce/riutilizza i rifiuti, funziona per curare la fertilità dei suoli insieme al compost ed è altamente efficace nella bonifica del suolo e dell’acqua.
Il biochar è carbone prodotto dalla pirolisi della biomassa. In assenza di ossigeno, il carbonio non può essere rilasciato nell’atmosfera sotto forma di CO2 e il carbonio nella biomassa si trasforma in una forma più stabile nel biochar ricco di carbonio. Poiché il carbone non si degrada e può mantenere questa forma per migliaia di anni, è una forma efficace di sequestro del carbonio.


* Il premio è stato ritirato da Roberto Scenna; Monika Wührer era in video-collegamento.
Immagine di copertina, da sinistra: Giuliana Setari, Roberto Scenna, Marina Maffei e, in collegamento, Monika Wührer. Foto di Pierluigi Di Pietro.
Tutti i premiati di ogni edizione del Minimum Prize:
2001 – I edizione – Sislej Xhafa con/with DIAFA
2002 – II edizione – Tal Adler
2003 – III edizione – progettozingonia
2004 – IV edizione – Jamil Hilal e/and Ilan Pappe
2005 – V edizione – Richard Stallman
2006 – VI edizione – ReMida
2009 – VII edizione – Dipartimento Educazione Castello di Rivoli
2012 – VIII edizione – Jeanne van Heeswijk
2013 – IX edizione – Charles Esche
2014 – X edizione – Emergenza Primavera
2016 – XI edizione – El Puente_lab e/and Juan E. Sandoval
2017 – XII edizione – Cucula
2018 – XIII edizione – Create London
2019 – XIV edizione – Andrea Paoletti
2021 – XV edizione – Luigi Coppola