“Forum Città Creative”, Biella caput mundi della sostenibilità nel nome di UNESCO
Da venerdì 1 a domenica 3 ottobre si è tenuta una tre giorni di incontri, prima iniziativa di "Arcipelago, Festival della Creatività Sostenibile". I talk - andati in scena a Città Studi, all'Auditorium del Santuario di Oropa, al Teatro Sociale Villani e a Cittadellarte - hanno visto come ospiti oltre 100 relatori internazionali e si sono focalizzati su una serie di temi sulla scia dell'Agenda 2030 delle Nazioni Unite: formazione, acqua, montagna, economia, rigenerazione urbana, nutrimento, turismo e moda.

Perché oltre 100 persone di differenti professionalità e provenienza geografica si sono riunite nella capitale italiana del tessile? In che modo creatività e sostenibilità si possono legare armoniosamente tra loro e diventare motore di un cambiamento in senso responsabile della società? Perché l’arte assume un ruolo primario in questo processo a dimensione glocal? L’evento in programma a Biella nel weekend appena trascorso non è stato solo ‘risposta’ a questi quesiti, ma ha consentito di fornire strumenti e stimoli per costruire un presente e un futuro all’insegna della sostenibilità a livello territoriale e globale. Il riferimento è al Forum Città Creative UNESCO (concepito e realizzato dall’associazione Biella Città Creativa), il primo appuntamento di Biella Città Arcipelago, festival dedicato alla creatività e alla sostenibilità, concetti chiave uniti in una formula innovativa e distintiva che esprime 2 trend forti e rilevanti, rappresentata dal simbolo del Terzo Paradiso con un programma declinato secondo gli assi di industria, arte e montagna; ogni incontro in programma, inoltre, faceva riferimento e si ispirava a uno o più dei 17 obiettivi di sviluppo sostenibile. L’evento, inserito nel Festival dello Sviluppo Sostenibilità di ASviS si è tenuto da venerdì 1 a domenica 3 ottobre in alcuni contesti clou del territorio per cultura, storia, tradizione e innovazione: Città Studi, l’Auditorium del Santuario di Oropa, il Teatro Sociale Villani e Cittadellarte.

 

Città Studi, l’inizio del festival
Il polo di cultura industriale ha ospitato la prima mattina del convegno con un’ampia partecipazione di studenti e di istituzioni e realtà territoriali. L’incontro all’auditorium ha preso il via con i saluti istituzionali di Pier Ettore Pellerey (Presidente Città Studi), Franca Tancredi (Prefetto di Biella), Giovanni Quaglia (Presidente dell’Associazione delle Fondazioni di origine bancaria del Piemonte), Enrico Vicenti (Segretario generale Unesco Italia), Paolo Naldini (direttore di Cittadellarte), Claudio Corradino (Sindaco di Biella) e Franco Ferraris (Presidente Fondazione Cassa di Risparmio di Biella). Il direttore di Cittadellarte, nel suo intervento, ha messo in luce il dietro le quinte dell’iniziativa: “La designazione di Biella nel cluster ‘Crafts and Folk Art’ da parte di UNESCO – ha esordito – è stata resa possibile anche grazie alle firme di tutti i sindaci della provincia. UNESCO, quindi, ha unito fin da subito nel segno della cultura e dello sviluppo sostenibile. Nel dossier di candidatura sono stati presentati sei filoni progettuali: questo forum li attraversa tutti, declinandoli in diversi ambiti sempre sul filo rosso della sostenibilità”. Naldini ha poi spiegato che uno degli obiettivi del Forum è che Biella trovi collaborazione nella rete Città Creativa UNESCO: “Rivolgiamoci a loro, scambiamo buone pratiche e stringiamo alleanze per rafforzare la capacità di competere per i bandi internazionali e tessere relazioni”. Il sindaco di Biella Claudio Corradino ha poi fatto emergere l’importanza del Forum e della rassegna per la città: “ Arcipelago è l’essenza di quello che sta capitando: tante realtà che da sole sarebbero piccole, ma insieme diventano un arcipelago di successo. Il mese di ottobre dovrà essere da stimolo e potrà regalare frutti importanti per la comunità. Biella Città Creativa indica la strada per un cambiamento di approccio al nostro territorio”. Anche Vittorio Salmoni, Coordinatore Città Creative Italiane, ha posto sotto i riflettori la parola chiave del festival: “È fondamentale fare rete e sistema, lavorando come un arcipelago in cui le singole isole impegnandosi insieme danno delle risposte importanti. Dobbiamo passare dall’idea del noi a quella del ‘noi insieme’, perché raccordandosi con gli altri si è più forti e più sostenibili”.


Alle loro parole hanno fatto eco quelle di Franco Ferraris, presidente di Fondazione CR Biella, che ha delineato l’importanza del Forum per la città: “Oggi è un giorno molto importante, una vetrina internazionale che ci permette di far conoscere al mondo i nostri valori di inclusione e sostenibilità, che disegnano il nostro futuro a cui dobbiamo guardare con ottimismo. Credo che il riconoscimento UNESCO possa essere un innesco per progettualità di grande concretezza. Il logo del Terzo Paradiso scelto è una bandiera, al di là dei colori politici, un’immagine di tutti e per tutti che impone rispetto e condivisione. Nel simbolo UNESCO il territorio si unisce per fare rete ispirandosi all’Agenda 2030: così ci può essere un cambio di passo per il biellese”. A seguire si è tenuto un dialogo tra Naldini e Michelangelo Pistoletto. In questo confronto il maestro biellese si è soffermato sulla nascita di Cittadellarte, dei quadri specchianti, del manifesto Progetto Arte e di Arcipelago. “A Cittadellarte, fin dalla sua nascita intesa come cittadella dell’arte, l’arte interagisce con tutto ciò che esiste. Volevo che l’arte moltiplicasse gli incontri. Oggi ci troviamo proprio dinnanzi ad un esempio straordinario di come questo allargamento della città diventa città arcipelago. La città così si allarga, acquisisce lo spazio non soltanto costruito, ma naturale”. L’appuntamento è poi entrato nel vivo con la tavola rotonda Formazione e sviluppo sostenibile – Il futuro della formazione. La formazione del futuro. Biella: i cambiamenti apportati dalla pandemia e dal lockdown come opportunità per un nuovo modello di Città Universitaria e dell’Alta Formazione, che ha visto l’introduzione di Paolo Naldini e la moderazione di Alessio Re, Segretario Generale Fondazione Santagata e la partecipazione del direttore di Accademia Unidee Francesco Monico (in un nostro precedente articolo tutti i dettagli sui relatori).

Oropa e il tema dell’acqua
Al pomeriggio, a partire dalle 16, si è tenuta la seconda parte della giornata all’auditorium del Santuario di Oropa, dove si è tenuto l’incontro Acqua e Sviluppo Sostenibile, sottotitolato Acqua bene naturale prezioso e fragile per un ecosistema sociale produttivo orientato alla prosperità sostenibile. Le sfide territoriali dell’acqua nel Biellese: risultati del tavolo di lavoro per il progetto Europeo SMART4Water. Verso un Osservatorio Biellese sull’Acqua?. L’appuntamento, che ha toccato gli SDGs 3, 6, 7, 14 e 15, è stato introdotto da Paolo Naldini, che si è soffermato sulla possibilità di dare vita nel biellese a un osservatorio sull’acqua, e moderato da Franco Piunti, Ex Direttore Sanitario ASL locale e Past President Tessile e Salute: “Il mio obiettivo è far emergere le esperienze che sono maturate nel biellese in questi anni sulla matrice acqua. Lo scenario lo conosciamo: ci si prospetta un futuro in cui la temperatura dell’acqua aumenterà anche a causa del cambiamento climatico”. La finalità, in quest’ottica, è fare rete tra esperti del settore e addetti ai lavori per prevenire eventuali criticità e disastri meteorologici e far sì che anche il territorio, dopo un processo di conoscenza ad hoc, sia pronto ad affrontare le possibili avversità del caso. Alla tavola rotonda hanno partecipato i seguenti relatori: Stefano Poma (Engie italia), Laura Leoncini (vice presidente Cordar Biella), Alice Cecchetti (Cordar Biella), Enrico Rivella (Arpa Piemonte), Paolo Maggia (presidente Enerbit), Marcello Vaudano (presidente DocBi), Luca Sala (Direttore Dipartimento Asl Biella), Giovanni Vietti (Ceo Lauretana e presidente UIB).

 

Teatro Sociale Villani tra montagna e rigenerazione urbana
Il secondo giorno di convegni si è tenuto al Teatro Sociale Villani e ha preso il via con l’incontro intitolato Montagna, Economia e Sviluppo Sostenibile (con sottotitolo Le montagne: risorsa per il buon vivere locale e potenziale di attrazione e accoglienza. L’economia e la finanza motore di sviluppo sostenibile e territoriale), introdotto da Barbara Greggio (assessore Unesco Città di Biella) e moderato da Silvano Esposito, che ha visto come ospiti Matteo della Bordella, alpinista, ed Emanuele Montibeller, Direttore Artistico Arte Sella. Al pomeriggio si è poi tenuto il convegno Distretto UNESCO Piemonte e Rigenerazione Urbana, con sottotitolo Covid19, lessons learnt: prospettive e modelli di rigenerazione urbana e territoriale. Le designazioni come motore di sviluppo sostenibile e rigenerazione urbana. L’introduzione è stata curata da Barbara Greggio, Paolo Naldini e Vittoria Poggio (Assessore alla Cultura Regione Piemonte), mentre la moderazione da Salmoni. “Nella nostra natura – ha spiegato Naldini – l’antropizzazione è molto presente, non è una natura da sola abbandonata, ma convive con noi. Essa va protetta, non ridensificata, come se fossimo dei custodi. Uno dei nostri slogan, in quest’ottica, è ‘il nuovo green – o dream! – è il politico’, in riferimento a un impegno civico e a una partecipazione attiva e diretta che dovrebbe iniziare dalla propria organizzazione, sempre orientandosi agli SDGs delle Nazioni Unite“. Prima della tavola rotonda si è tenuto il keynote speech di Ezio Manzini (Professore Onorario Politecnico di Milano, esperto in design per l’innovazione sociale, autore di Abitare la Prossimità), che ha tenuto l’intervento intitolato Progettare la prossimità – la costruzione sociale di luoghi e comunità. “Il ruolo della cultura nella rigenerazione urbana – ha argomentato – è piuttosto il ruolo delle attività che si definiscono culturali. Una città si può intendere creativa se le persone o il tessuto stesso della comunità creano molecole capaci di inventarsi qualcosa fuori dagli schemi. Questo processo ha un nome: innovazione sociale”. In quest’ottica, Manzini si è soffermato sulle città creative come possibile motore di innovazione sociale e urbana e ha preso come esempio Riace e il caso Mimmo Lucano: “In questo paese c’è stato qualcosa di rigenerativo, una rivitalizzazione di un luogo in via di spopolamento che, con l’accoglienza dei migranti, è riuscito a mettere in moto un processo virtuoso. Da quella esperienza dobbiamo imparare il valore della prossimità”. Manzini si è poi concentrato sugli effetti della pandemia, da lui definita come “il più grande esperimento di innovazione sociale, perché centinaia di migliaia di persone, chiuse in casa, hanno reinventato la loro vita, scoprendo gli spazi digitali, la micro-socialità e il valore della prossimità”. Si è poi tenuta la tavola rotonda, che ha visto la partecipazione di una serie di relatori internazionali, in presenza e online (in un nostro precedente articolo la lista di tutti gli ospiti) e il concerto dell’Orchestra Sinfonica G. Rossini di Pesaro in collaborazione con l’Accademia Rossiniana “Alberto Zedda” del Rossini Opera Festival, intitolato Il Barbiere di Siviglia.

Cittadellarte tra nutrimento, turismo e moda
La giornata di chiusura, tenutasi interamente a Cittadellarte, si è concentrata sui macrotemi di turismo, food e moda. Termini chiave non casuali per la Fondazione Pistoletto, che vede nell’associazione Let Eat Bi e nel progetto Fashion B.E.S.T. due cuori pulsanti della propria identità artistica e sociale. La giornata ha preso il via con l’incontro Food, Enogastronomia, Turismo e Sviluppo Sostenibile – Filiere agroalimentari e turismo sostenibile: casi e prospettive con l’introduzione di Paolo Naldini, Barbara Greggio, Andrea Paoletti, artista che ha si è soffermato sul progetto Wonder Grottole, e Roberto Fiori (giornalista de La Stampa). Quest’ultimo si è focalizzato sul tema dell’enogastronomia con l’intervento La rivoluzione copernicana del turismo enogastronomico: “Anni fa, quando intervistavo i produttori di vino, li trovavo sempre lontani dalla loro cantina, sparsi in ogni zona del mondo. Dovevano infatti cercare di vendere le loro eccellenze. Ma oggi – ha spiegato –, molti di loro, anche a causa del Covid, hanno deciso che faranno solo la metà dei viaggi di prima, perché hanno constatato che è sufficiente lavorare online, non solo perché riduce costi e tempi, ma perché consente loro di dar maggior spazio all’accoglienza nella loro cantina. Attualmente, infatti, è molto importante dar rilevanza a una ‘wine experience’, che si affianca al lato agricolo e commerciale. Vendere una bottiglia direttamente in cantina è significativo. In questo quadro un’ulteriore parola chiave è sostenibilità: i turisti desiderano partecipare a esperienze etiche: il 71% dei visitatori italiani, infatti, tende a voler conoscere realtà che si impegnano in ambito sostenibile”.
Nel pomeriggio, sempre a Cittadellarte, si è tenuto il convegno* Tessile, Moda e Sviluppo Sostenibile – Il territorio della produzione e la produzione del territorio: industria, artigianato, sviluppo sostenibile, tecnologia e identità. L’incontro si focalizzava sulla necessità di implementare la produzione sostenibile come fulcro del futuro di territorio arcipelago biellese. Il convegno è organizzato in collaborazione e sinergia con le tematiche portate avanti da Cittadellarte Fashion B.E.S.T.
Paolo Naldini, che ha aperto il lavori del pomeriggio, ha messo in luce uno dei ruoli dell’appuntamento: “Questo forum è un momento in cui le relazioni si tessono con l’obiettivo di costruire insieme scenari di lavoro e progetto scambiandosi buone pratiche, perché ci sono città creative che negli anni passati hanno fatto molto; quindi possiamo reinventare e adattare le loro pratiche alle nostre specificità”. Dopo un video-intervento di Maria Teresa Pisani, si è poi tenuta una conversazione tra Cristina Gabetti e Michelangelo Pistoletto, con la giornalista che ha condotto il maestro a ripercorrere la sua cronistoria in un gioco di specchi: “L’arte ha una responsabilità enorme perché rappresenta il lato creativo degli esseri umani, non solo degli artisti. L’arte, inoltre, attraversa il tempo con una responsabilità di portare idee nuove e di far sì che queste siano funzionali e funzionanti e quando ciò accade le idee diventano organizzazioni sociali. Noi – ha concluso il maestro – abbiamo l’ambizione di agire per cambiare la società in senso responsabile”.

 

Nei prossimi giorni pubblicheremo un articolo con tutte le video-interviste realizzate durante il Forum. Stay tuned!

*La tavola rotonda che ha visto la partecipazione, tra i vari relatori, di Olga Pirazzi, responsabile Ufficio Moda di Cittadellarte.
Crediti fotografici: Marco Cherubini.