Giovani fashion designer e B.E.S.T. insieme per la moda sostenibile
Oggi - venerdì 9 novembre - negli studios di Cittadellarte Fashion B.E.S.T. si terrà un incontro tra alcuni giovani fashion designer. Per l'occasione, si porranno le basi per il nuovo progetto "Sustainable Fashion Best Platform". Scopriamo i dettagli.

Una piattaforma, costantemente aggiornata, che permetta di esplorare e conoscere il tema della sostenibilità nella moda, con una visione completa del tema attraverso esempi virtuosi: queste sono le principali finalità del nuovo progetto di Cittadellarte fashion B.E.S.T., iniziativa che vedrà il coinvolgimento e la partecipazione ‘attiva’ di alcuni giovani fashion designer di caratura internazionale. A questo proposito, domani andrà in scena un incontro tra l’Ufficio Moda di Cittadellarte e i nuovi volti/brand della moda sostenibile: Tiziano Guardini, Flavia La Rocca, Bav Tailor, Matteo Wrad e Silvia Giovanardi (di Wrad). Per l’occasione, inoltre, saranno presenti Maria Teresa Pisani (Economic Cooperation and Trade Division dell’United Nations Economic Commission for Europe) e il Milano Fashion Institute, nella figura di Francesca Romana Rinaldi (direttore del master in Brand and Business Management del Milano Fashion Institute e del corso ‘New Sustainable Fashion’ del 2018).

B.E.S.T., così, si allarga ancora: oltre ad operare nella filiera tessile, il progetto vuole sostenere i giovani fashion designer che mirano diventare sempre più concreti nell’applicazione della sostenibilità nell’ambito moda.
Lo staff di B.E.S.T., inoltre, sempre con un’impronta etica, si riflette nei principi del Terzo Paradiso di Michelangelo Pistoletto e lavora in linea con i 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite. Con il progetto, titolato ‘Sustainable Fashion B.E.S.T. Platform’, Olga Pirazzi (responsabile Ufficio Moda di Cittadellarte) intende supportare proprio il lavoro dei giovani fashion designer che lavorano nell’ambito della moda sostenibile. Sotto il cappello di B.E.S.T., infatti, i nuovi “protagonisti” del settore potrebbero essere favoriti nei processi produttivi e nelle relative fasi. “Se riuscissimo a creare una sinergia attiva in questo ambito – ha affermato ai nostri microfoni Pirazzi – mettendo a disposizione le nostre competenze e la nostra esperienza con quella dei nostri partner, potremmo diventare un polo internazionale al servizio dei giovani fashion designer di tutto il mondo”.