“#apertiaporteaperte”, sabato 8 maggio riapre la Fondazione Pistoletto
Cittadellarte riapre le sue mostre sabato, in totale sicurezza, dopo i mesi di chiusura dovuta all’emergenza sanitaria. Ecco come prenotare e prendere parte a un visita guidata.

La Fondazione Pistoletto torna a proporre al pubblico la più vasta collezione esistente di opere di Michelangelo Pistoletto. Una raccolta unica, che si snoda dai primi autoritratti degli anni ’50 ai quadri specchianti fino ai lavori più recenti ad una variegata proposta di allestimenti che descrivono alcuni dei principali filoni di ricerca di Cittadellarte. Le guide accompagneranno i visitatori in piccoli gruppi, in un’esperienza di visita che è stata progettata per raccontare al pubblico se stessa e la collezione di opere del maestro biellese. Le visitatrici e i visitatori saranno accolti dalle guide, secondo un approccio che da sempre privilegia la dimensione del piccolo gruppo.

Le norme di sicurezza
Cittadellarte è sottoposta a una pulizia e sanificazione costante e, in quest’ottica, saranno messe scrupolosamente in pratica in tutte sale le norme di sicurezza previste, preservando comunque lo spirito di interazione che caratterizza l’esperienza di visita. Il personale della Fondazione, inoltre, garantirà il distanziamento sociale tra i visitatori ed eviterà qualsiasi forma di assembramento.

Come prendere parte a una visita guidata
Le visite saranno effettuate il sabato e la domenica in tre fasce orarie: alle ore 11, 14.30 e 16.30 (visita guidata di un’ora e mezza); dal martedì al venerdì, invece, saranno soltanto su appuntamento. Il pubblico, a prescindere dal giorno di visita, dovrà necessariamente prenotare inviando una mail all’indirizzo termeculturali@cittadellarte.it oppure telefonando al numero 3316676212.

Il commento del direttore di Cittadellarte
Oggi sono l’arte e la cultura la seconda vita di molte fabbriche sorte lungo i corsi d’acqua. Edifici che ormai hanno smesso la loro attività produttiva e che costituiscono un eccezionale patrimonio di archeologia industriale. “L’arte – spiega Paolo Naldini, direttore di Cittadellarte – opera come l’acqua: è un fluido energetico che mette in comunicazione le diverse parti dell’organismo, lo spirito e l’intelletto, le emozioni e la ragione, le percezioni sensoriali e le intuizioni dell’intelligenza, il conscio e l’inconscio, il razionale e l’irrazionale. Essa, connettendo e sciogliendo i nodi e le separazioni, opera tanto a livello del corpo dell’individuo, quanto a livello del corpo sociale”.