Il miglioramento estetico del contesto paesaggistico di un territorio contribuisce alla qualità della vita di chi lo abita e di chi lo frequenta: in quest’ottica, Il Rotary Club di Valle Mosso, costituendone un comitato di gestione, si è reso promotore nel 2019 dell’istituzione del Premio +bellezza in Valle, finalizzato al riconoscimento ed alla valorizzazione di qualunque intervento effettuato sul territorio che comporti un miglioramento del contesto paesaggistico. La partecipazione al Premio è aperta fino al 31 maggio 2022 a tutti i soggetti, privati e pubblici, su base volontaria e le candidature possono essere a cura del soggetto realizzatore cosi come di terzi con il consenso del soggetto realizzatore. L’area di riferimento si è nel tempo allargata: prevedeva inizialmente di 13 Comuni della Valle di Mosso, nel 2021 a tutto il Biellese orientale e nella prossima edizione, la terza, si riferirà a tutta la provincia di Biella anche grazie alla collaborazione con Fondazione BIellezza. “Questa iniziativa – hanno specificato gli organizzatori – rappresenta una risposta positiva alle esigenze della Valle ed è in linea con le aspettative del Consiglio d’Europa nei confronti del nostro Paese, coerentemente con gli impegni assunti all’atto della sottoscrizione della Convenzione Europea del Paesaggio e con la Costituzione italiana”. Il Premio ha cadenza annuale e gli interventi candidabili dovranno essere stati realizzati nei 5 anni precedenti il termine di presentazione. Il concorso ha due sezioni e gli interventi potranno concorrere solo ad una: quelli di natura edilizia (Sezione Edilizia) e quelli a verde e ambientali¹ (Sezione Ambiente).
La bellezza
“La bellezza è un equilibrio risolto – si legge nella nota stampa del concorso – che noi percepiamo intorno a noi (negli oggetti, nelle opere, nelle persone, nei paesaggi) attraverso il coinvolgimento dei nostri sensi. Il modo di percepire rapporti e equilibri tra le forme non è soggettivo e risponde a delle regole proporzionali che ritroviamo in noi e nella natura che ci circonda. La bellezza, e la sua percezione, coinvolge anche gli aspetti culturali in cui siamo immersi. Al di là del suo apparire fisico deve essere portatrice di un significato che riconosciamo come di valore. Risponde a dei parametri che sono plasmati dalla nostra cultura, dal nostro essere parte di un mondo di opinioni comuni, che condiziona in definitiva il nostro giudizio. Nella bellezza quindi si coniugano valore e aspetto, etica ed estetica ed è per questo che ha una forza coinvolgente a cui è difficile resistere. L’equilibrio risolto genera una naturale condivisione. La bellezza è stata usata da sempre per comunicare valore perché il suo linguaggio trasmette positività e benessere. Aumentare la bellezza di un luogo non può che avere effetti riconoscibili e generare più qualità”.
Giuria e premiazioni
La giuria del Premio, nominata dal comitato di gestione, è composta dalle seguenti figure: Corrado Panelli (presidente), dottore forestale; Elena Accati, agronomo e scrittrice; Alberto Barberis Canonico, imprenditore; Luisa Bocchietto, architetto e designer; Andreas Kipar, architetto paesaggista; Cristina Natoli, architetto, funzionario Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio; Michelangelo Pistoletto; Andrea Rolando, ingegnere, docente universitario; Giovanni Vachino, architetto. La procedura di valutazione comporta una prima selezione di 5 interventi per ciascuna Sezione del Premio e gli interventi cosi selezionati saranno resi pubblici come finalisti. Successivamente, nell’ambito degli interventi selezionati, la giuria individuerà l’intervento vincitore per ciascuna sezione; i risultati della selezione saranno pubblicati sul sito del Premio e promossi pubblicamente. Agli interventi che risulteranno vincitori verrà consegnato un riconoscimento e, congiuntamente al conferimento dei premi, la giuria potrà attribuire menzioni speciali cosi come ulteriori riconoscimenti a soggetti, persone o enti, che si siano distinti per la particolare qualità delle iniziative volte al miglioramento della bellezza nel territorio di riferimento.