“La possibilità di stare in modo umano di fronte alla propria fragilità”: sarà questa la frase chiave attorno alla quale si svilupperà l’evento in programma domani a Cittadellarte in Sala Cervo “Una strada c’è. Una compagnia“, organizzata dall’Associazione Inchiostro e dalla Compagnia Opere Piemonte (Cdo). La tematica delicata sul quale verterà l’iniziativa sarà il suicidio: un fenomeno che, tristemente, è sempre più diffuso nel biellese, al punto da collocare questa provincia piemontese nelle posizioni più alte della classifica italiana delle aree colpite da questo drammatico fenomeno. È all’ordine del giorno, nelle cronache cittadine, sentire di biellesi che si tolgono la vita o tentano di farlo. Ma in questo scenario oscuro si accende una fiamma di vita. La scintilla viene dall’Associazione Inchiostro, che, da un anno, lavora a un progetto che potrebbe dare il via a una svolta: realizzare un osservatorio nazionale sui suicidi. Una location che non si limiterebbe a ricoprire il ruolo di centro di assistenza, ma che porrebbe le basi per un cambio di mentalità sociale e comunicativo, anche con l’istituzione di un master universitario.
“Domani sera – esordisce Marta Florio, presidente dell’associazione – presenteremo il progetto per la prima volta. Noi associati crediamo molto a questa iniziativa e ne siamo coinvolti a causa di vicende passate personali. Ci stiamo occupando della raccolta fondi, in modo che in futuro il centro possa offrire un servizio gratuito. Ci sentiamo in dovere di dare una risposta al territorio, non possiamo rimanere indifferenti a questa piaga sociale. Punteremo sulla prevenzione: chi è depresso potrà venire da noi e trovare sostegno. Un aspetto molto importante è che le persone non devono avere timore di farsi aiutare: il nostro supporto sarà rivolto anche ai familiari che hanno subito una perdita, che definirei come ‘sopravvissuti’. Un lutto è uno choc, un percorso in salita difficile da superare e, se si tratta di suicidi, la strada è ancora più ripida. Aiutando i familiari, quindi, vogliamo fare in modo che questi non ricadano, a loro volta, nello stato depressivo che li ha privati della persona cara”.
La prevenzione, però, si fa anche nella mentalità: per questo, nello stesso spazio, l’Associazione Inchiostro sta lavorando per istituire un master universitario ad hoc – sono in corso i contatti con l’Università degli Studi di Torino – che funga da luogo di formazione per interrogarsi sul fenomeno suicidi. Un polo che studi non solo la mera casistica di morti, ma anche gli aspetti sociali, psicologici e comunicativi attorno al fatto. Non a caso, infatti, parte del master verterebbe sul giornalismo e su come, un addetto ai lavori, debba affrontare la notizia di un suicidio nel migliore dei modi. Come collimare direttive editoriali e sensibilità?
I tempi di lancio del progetto non sono brevi, l’osservatorio dovrebbe partire a settembre o ottobre 2019, ma è già stata scelta la location. Si tratta di un vecchio stabile industriale a Cossila, quartiere del comune di Biella, che ospitava una tipografia. La riqualifica di uno spazio che ha il sapore di rinascita, termine che si sposa perfettamente agli obbiettivi dell’associazione.
Tornado all’appuntamento di domani promosso da Cdo Piemonte, sono circa 150 i partecipanti iscritti. Un numero che, di per sé, è una risposta importante del territorio, che si rivela, per una volta, unito per combattere una causa comune. Per quanto concerne le informazioni logistiche, alle 18 l’appuntamento inizierà con una visita guidata agli spazi della Fondazione Pistoletto, alle 19 continuerà con un aperitivo di benvenuto e alle 20 con la cena. Alle 21.30 l’appuntamento entrerà nel vivo: dopo l’introduzione di Felice Vai, Presidente Cdo Piemonte, sarà data voce a testimonianze autorevoli: interverranno, infatti, Paolo Campisi, psichiatra, e Don Michele Berchi, Rettore del Santuario di Oropa.