Un progetto ambizioso e visionario, capace di rigenerare un asse strategico di Biella, con al centro il Polo formativo di Città Studi e l’Accademia dello Sport Pietro Micca e che ha coinvolto una vasta rete di enti e associazioni presenti sul territorio: il riferimento è a Cascina Oremo, che sarà frutto di un investimento di risorse per circa 10,5 milioni di euro – tra valore dell’immobile, ristrutturazione e avvio delle attività – che la Fondazione Cassa di Risparmio di Biella metterà in campo entro il 2022 in occasione dei suoi 30 anni di attività. Il progetto, fortemente voluto dal presidente della Fondazione CRB Franco Ferraris, prende forma attorno a tre parole chiave: talento, inclusione e sostenibilità, ispirandosi nei contenuti a tre dei 17 SDGs dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Si tratta, nello specifico, dell’obiettivo 3 (Fornire un’educazione di qualità, equa ed inclusiva, e opportunità di apprendimento per tutti) del 10 (Ridurre l’ineguaglianza all’interno di e fra le nazioni) e dell’11 (Rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, duraturi e sostenibili). “Mettere a disposizione – ha affermato il presidente della Fondazione CRB Franco Ferraris – i propri immobili per il bene comune: è questa la filosofia che ispira la Fondazione e che nel caso di Cascina Oremo si traduce in una grande opportunità per il Biellese. Non solo infatti l’immobile verrà completamente ristrutturato e dotato di servizi e strutture all’avanguardia, tra cui due piscine a disposizione dei cittadini, con particolare attenzione a bambini e disabili, ma l’intera struttura si ispirerà agli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’agenda ONU 2030 dando vita a progetti e servizi innovativi e potenzialmente attrattivi per le famiglie dell’Asse MI-TO”.
Cascina Oremo verrà proposta non solo come luogo fisico, ma anche ideale di scambio e circolazione di persone, idee, metodi per la valorizzazione del talento e il superamento dei deficit rivolto a bambini e ragazzi da 0 a 17 anni e alle loro famiglie che qui potranno trovare un ambiente innovativo e inclusivo.
Il progetto, in quest’ottica, avrà come destinatari diretti anche soggetti con disabilità (senza limiti di età) e come indiretti la comunità educante (genitori, insegnanti, operatori), la comunità locale e gli stakeholders territoriali (pubblici/privati, profit/non profit).
Come precisato nell’apposita nota stampa, il progetto e il relativo cantiere saranno in linea con la filosofia green per la quale l’Italia potrebbe in futuro, anche grazie alla forte spinta del recovery plan, ritagliarsi un ruolo di nuova leadership europea. Affidato all’architetto Gianluca Bassetto e ad un team di specialisti, il progetto rappresenterà un’importante occasione di lavoro per le ditte biellesi e metterà in campo le più innovative tecniche di edilizia sostenibile per portare a nuova vita circa 6.000 mq di fabbricati finora destinati ad uso agricolo e nei quali troveranno spazio laboratori, uffici, spazi comuni oltre a due piscine di cui una da 25 metri su tre corsie.
“Tra le soluzioni tecniche che verranno impiegate – viene specificato nel comunicato – ci saranno impianti fotovoltaici e solari termici sulle coperture e sulle strutture dei parcheggi, coperture verdi (cool roof), tetto freddo che garantirà maggior efficienza della copertura nei periodi estivi e invernali; inoltre verranno impiegati moderni sistemi di recupero delle acque sorgive biellesi per l’alimentazione delle piscine. Verrà installato un impianto di riscaldamento e condizionamento a pompa di calore del tipo ‘acqua-acqua condensata’ alimentata da acqua di falda, per una struttura NO GAS e zero emissioni di CO2, e saranno presenti ampi spazi verdi e una corte centrale che collegheranno l’immobile con le strutture adiacenti per favorire la circolazione di persone e idee”.
Il sindaco Claudio Corradino si è detto entusiasta del progetto: “Biella e il territorio biellese hanno necessità di essere attrattivi per catturare nuovi residenti e Cascina Oremo è un contenitore ambizioso rivolto ai giovani e alle famiglie. Durante le prossime settimane il progetto sarà presentato in Consiglio Comunale e mi auguro che possa essere apprezzata da tutti unanimemente la bontà e la finalità dell’iniziativa. In questo momento la nostra città ha bisogno di muoversi, di evolversi e di rigenerarsi. Ho sempre sostenuto che Biella ha bisogno di riconvertire una fetta importante del suo tessuto urbanistico. Per questo ringrazio e faccio un in bocca al lupo in vista del cantiere e del progetto di avvio e in particolare un grazie alla Fondazione Cassa di Risparmio di Biella e al suo presidente Franco Ferraris. Cascina Oremo va a unire una serie di attività e mi piace l’idea che potrà diventare anche un supporto di Città Studi, aumentando la proposta per i futuri studenti. Ma è nel suo insieme che Cascina Oremo sarà un’offerta in più per la cittadinanza e per le famiglie del futuro con spazi dedicati alla scuola, ai laboratori, allo sport e con un occhio di riguardo per le persone diversamente abili. È un contenitore – ha aggiunto – che aspetta solo di essere vissuto. Il tutto in una prospettiva dove termini come inclusione e sostenibilità saranno dominanti. Il progetto mi ha colpito favorevolmente e rispecchia la Biella del futuro che immaginiamo”.
Superati gli iter amministrativi (la cascina che risale al 1.600 è in parte sottoposta al vincolo della Soprintendenza) il progetto potrà dunque entrare nel vivo nei mesi estivi per quanto riguarda la parte tecnica, mentre verranno parallelamente messe a punto anche le attività che vi troveranno sede operativa e per le quali farà da capofila il Consorzio Il filo da Tessere. “La realizzazione del Progetto di Cascina Oremo rappresenta una fantastica occasione di sviluppo per il territorio e per le persone che vi abitano. Siamo orgogliosi della responsabilità che la Fondazione ci sta affidando. Un luogo di eccellenza per l’educazione e l’inclusione – ha concluso il presidente Enrico Pesce – in stretto raccordo con APD Pietro Micca, Città Studi, Università mondo della scuola. Un luogo di Economia Civile sostenibile ed inclusiva”.