Innestare una sensibilizzazione sociale sull’importanza sanitaria della Raccolta del Sangue da Cordone Ombelicale: è questo, in sintesi, l’obiettivo del Charity Vintage Market, appuntamento che si terrà il 7 e l’8 maggio a Cittadellarte, a Biella. L’iniziativa, curata dalla Fondazione Clelio Angelino, mira infatti a raccogliere fondi attraverso offerte da parte dei visitatori grazie a una serie di capi d’abbigliamento e gioielli. C’è una forte relazione tra le giornate in cui si terrà l’evento e le finalità del market, ossia la figura della madre. L’appuntamento, infatti, sarà proposto nel contesto della festa della mamma: a tutte coloro che prenderanno parte all’evento con il proprio bambino, di ogni età, sarà omaggiato il bracciale Love di Cruciani per AIL; non solo, al termine dell’evento verrà sorteggiato e assegnato un gioiello donato da Gioielleria Boglietti di Biella. “Nel cordone ombelicale, che lega mamma e bimbo durante i nove mesi della gravidanza, sono custodite – spiegano gli organizzatori – cellule staminali multipotenti impiegate nella cura di alcune importanti patologie ematologiche. Aderire alla donazione del sangue cordonale offrirà un’importante possibilità di cura. Madre e bimbo donatori resteranno anonimi ma nel cuore sapranno di aver aiutato una vita”. Il progetto della Fondazione Clelio Angelino di Raccolta Sangue da Cordone Ombelicale in collaborazione con ADISCO a Biella è attivo in accordo con l’Asl Bi, che consente il prelievo e la raccolta del sangue cordonale da destinarsi alla Banca Regionale, ospitata presso l’Ospedale Regina Margherita di Torino.
La donazione del sangue cordonale
Il sangue del cordone ombelicale e della placenta, come spiegato dalla Fondazione Clelio Angelino, è ricco di cellule staminali simili a quelle del midollo osseo, che hanno un ruolo fondamentale nella cura di gravi malattie del sangue. In particolare, queste cellule sono utilizzate nel trapianto per leucemie e linfomi, malattie congenite e metaboliche: attualmente vengono curate con il trapianto di cellule staminali del cordone ombelicale circa 80 varianti di malattie appartenenti al gruppo delle leucemie, dei linfomi, delle talassemie, dei deficit del sistema immunitario e dei difetti metabolici. “Donare il sangue cordonale a una Banca pubblica – sottolineano gli organizzatori – è un investimento per il futuro. La donazione solidaristica consente infatti a chiunque abbia la necessità di sottoporsi ad un trapianto di trovare un’unità con ottimi livelli di compatibilità e con una dose cellulare adeguata. Se al momento della nascita del bambino esiste un parente stretto (fratello/sorella) del neonato a cui sia stata diagnosticata una malattia curabile con il trapianto di cellule staminali, la raccolta del sangue ombelicale potrà essere riservata al parente malato e utilizzata tramite servizio sanitario. Aderire alla donazione del sangue cordonale offrirà un’importante possibilità di cura. Madre e bimbo donatori – hanno specificato – resteranno anonimi ma nel cuore sapranno di aver aiutato una vita”.
La testimonianze di Renata Zegna Schneider e Franca Fagioli
“L’importanza del progetto che presentiamo in occasione della Vendita Vintage – ha argomentato la presidente della Fondazione Clelio Angelino Renata Zegna Schneider – è testimoniata dalla presenza della dottoressa Franca Fagioli, direttrice del reparto di oncoematologia pediatrica del Regina Margherita di Torino, e dalla signora Francesca Lavazza, Presidente di Adisco Piemonte, che saranno con noi domenica. Sappiamo che sono particolarmente impegnate in questi tempi, anche per l’arrivo di bimbi dall’est Europa, e ci onora averle al nostro fianco. D’altro canto, la raccolta del sangue cordonale che abbiamo eseguito in tanti anni passati e che anche ora è seguita con grande professionalità qui a Biella, ha fornito campioni molto preziosi alla Banca delle Cellule Staminali di Torino, permettendo di curare molti pazienti italiani ed esteri. In questi tempi così bui, noi desideriamo proteggere e appoggiare la vita”. Alle sue parole hanno fatto eco quelle di Franca Fagioli, che ha illustrato il processo di donazione a livello tecnico: “Il sangue del cordone ombelicale, una volta considerato materiale di scarto, contiene invece cellule staminali ematopoietiche in grado di dare origine alle cellule mature del sangue. Tramite il trapianto di sangue di cordone ombelicale, in Italia e nel mondo, sono stati guariti migliaia di pazienti pediatrici adulti affetti da gravi patologie quali, ad esempio, leucemie e linfomi. Il sangue di cordone ombelicale può essere raccolto senza alcuna conseguenza, né per il neonato né per la mamma, e viene comunemente conservato all’interno delle banche di sangue cordonale dove è a disposizione di chiunque nel mondo ne abbia bisogno. Se l’unità di sangue cordonale arrivata all’interno della banca non fosse idonea per il trapianto, vi sono però molteplici altri utilizzi alternativi per quest’unità di sangue cordonale. Ci sono quindi – ha concluso – ottime motivazioni per donare, non solo per i pazienti leucemici, ma anche per guarire tante altre gravi patologie”.