Ci sediamo a tavola. Prima di prendere in mano forchetta e coltello, riflettiamo: il momento del pasto, determinante per il nostro benessere ed equilibrio psicofisico, ha l’adeguata rilevanza nella nostra quotidianità? Per ottenere una risposta veritiera occorrerebbe innanzitutto conoscere cosa stiamo per mangiare. L’informazione e la consapevolezza sono le prime alleate per la nostra salute e, a quel punto, il cibo non avrà più segreti. Non solo negli istanti finali, ossia quelli della colazione, del pranzo o della cena, ma in quelli iniziali, ovvero nei frangenti delle scelte, quando si comprano i prodotti tra gli scaffali di un supermarket o, ancor meglio, in un mercato di produttori ortofrutticoli territoriali. È proprio nel momento degli acquisti che incidiamo sulla nostra salute: leggiamo l’etichetta o ci focalizziamo solo sul packaging e sulla bellezza estetica della confezione? Controlliamo che la frutta e la verdura provengano dal nostro territorio di riferimento o che siano italiane? Verifichiamo che un alimento non contenga sostanze o ingredienti potenzialmente dannosi? Queste sono solo alcune questioni dell’articolato mosaico del nutrimento, ma il processo di conoscenza necessario per comprendere il macro-mondo del cibo risulta spesso lacunoso nelle informazioni o controverso nei contenuti. Frequentemente, infatti, quando ci si informa ci si destreggia fra nozioni opposte fra loro: i latticini fanno bene o male? La carne rossa è cancerogena o indispensabile per assumere ferro? Il biologico è efficace o fine a sé stesso? Perché lo zucchero è dannoso per il nostro organismo? Qual è la dieta più adatta al nostro metabolismo e al nostro stile di vita?
Mercoledì 15 giugno alle ore 20.45, a Biella, si terrà una serata che offrirà la risposta a queste e altre domande attraverso il sapere di una voce autorevole, ossia del dottore del Fondo Edo Tempia Francesco Andreoli. Il suo obiettivo, come medico nutrizionista, è il benessere del paziente, non il mero dimagrimento solitamente associato a eventuali privazioni; nel suo intervento ragionerà quindi in termini di alimentazione sulla salute, non limitandosi alla relazione cibo/linea. In quest’ottica, Let Eat Bi, proprio insieme alla realtà biellese impegnata nella prevenzione e nella lotta contro i tumori, propone Siamo ciò che mangiamo – Perché il cibo e l’alimentazione ti cambiano la vita, incontro – organizzato nell’ambito dell’Accademia Verde – a ingresso libero e gratuito in programma nella Sala Cervo della Fondazione Pistoletto, in via Serralunga 27 a Biella. L’evento, che prenderà il via con gli interventi introduttivi della presidente del Fondo Edo Tempia Viola Erdini e la presidente di Let Eat Bi Armona Pistoletto, si articolerà attraverso un’intervista del moderatore Luca Deias, direttore del Journal di Cittadellarte, al dottor Andreoli. Un dialogo informale, che potrà offrire ai presenti strumenti, risorse e informazioni per cambiare la propria vita a partire dalle scelte alimentari. Fin da subito. La terza parte del talk vedrà infine protagonista proprio il pubblico, che potrà interagire col medico nutrizionista per chiarire dubbi o avere consigli.
“Sono molto contenta di aver organizzato questa serata all’interno del programma dell’Accademia Verde di Let Eat Bi – ha affermato Armona Pistoletto – perché diventa sempre più fondamentale confrontarci, capire insieme e divulgare informazioni importanti come quelle che emergeranno nell’intervento del dottor Andreoli”. Alle sue parole sono seguite quelle di Viola Erdini: “Per me e per l’associazione che rappresento – ha commentato – è un piacere partecipare al progetto Let Eat Bi insieme al dottore Andreoli, esperto in Psiconeuroendocrinoimmunologia, per poter meglio comprendere come le sostanze presenti nel cibo influiscono sui processi biologici del nostro corpo”.
“Biella è una città fortunata – ha aggiunto Francesco Andreoli – per la sua natura ricchissima di cibo genuino, ma di sicuro più lontano di un supermercato. Sono felice e grato ad entrambe le fondazioni di avere questa occasione per scoprire con tutti voi questo talento nascosto della città”.