Studi e ricerche sul Biellese: è questo il titolo del libro che verrà presentato giovedì prossimo a Palazzo La Marmora, storico sito ubicato nel quartiere storico della città di Biella, al Piazzo, e appartenente sin dal XVI secolo alla famiglia La Marmora. Il volume è il 37° numero del bollettino annuale del DocBi, che quest’anno ha carattere monografico e costituisce il secondo volume dedicato al tema del collezionismo. I venti contributi ospitati nel libro saranno illustrati dagli autori presenti, coordinati da Giovanni Vachino, curatore del volume. Il DocBi – Centro per la Documentazione e Tutela della Cultura Biellese, infatti, opera dal 1985 con l’intento di contribuire al recupero e al mantenimento dell’identità biellese, alla conoscenza, alla documentazione, alla conservazione della cultura e dell’ambiente biellese nei loro vari aspetti: “storia, tradizioni, costumi, arte, architettura, paesaggio, letteratura, cultura materiale ecc., attraverso un’azione di volontariato qualificato, con l’appoggio di specialisti nei vari campi del restauro e della ricerca, operando – si legge in una nota sul sito ufficiale – in collaborazione con le Amministrazioni locali, con gli organismi preposti alla conservazione dei beni culturali, con i centri di ricerca e le Università”.
Chi sono gli autori protagonisti dello scritto? Francesco Alberti La Marmora, con “Destino volle…”. Per un’archeologia domestica di Palazzo La Marmora; Alessandra Alberto, con Collezioni tessili, collezioni di umanità. Il filo che lega una collezione londinese al manto di Oropa; Fulvio Conti, con Monete, che passione!; Pierangelo Costa, con Una collezione di telai a mano; Danilo Craveia, con Le (quasi) collezioni dell’UIB; Piero Crida, con Ricordi di un collezionista; Carlo Gavazzi, con Una collezione sommersa; Marziano Magliola, con I meriti dei collezionisti; Claudio Oddone, con Figurine, figurine…; Michelangelo Pistoletto, con Arte Povera a Cittadellarte; Simone Riccardi, con L’inventario di Amedeo Dal Pozzo del 1634. Note su alcuni pittori del Cinquecento; Gian Mario Tha, con Una collezione di artisti biellesi e non; Giovanni Vachino, con Una collezione “funzionale”; Mauro Zola, con Auto d’epoca, una collezione “geniale”; Dino Arena, con Un bar per collezionisti; Giulia Belvedere, con La collezione d’arte contemporanea Valeria Belvedere; Désirée Bruna, con Indossare un’epigrafe; Mina Novello, con Paesaggi da collezione.
Come accennato, anche il maestro biellese è presente nel libro con un contributo: nel suo testo si è concentrato sulla nascita dell’Arte Povera, illustrando inoltre le peculiarità dei suoi Oggetti in meno, fino a focalizzarsi su una collezione del movimento artistico in questione presente a Cittadellarte, con un focus sulle opere di Anselmo, Fabro, Merz, Paolini, Penone e Zorio.
La presentazione sarà preceduta alle ore 16:45 da una visita guidata da Francesco Alberti La Marmora alla Sala Fratelli Galliari e alla Grande Galleria di Palazzo La Marmora.