Una due giorni all’insegna della pratica, scoprendo da vicino una realtà impegnata su differenti ambiti, gli stessi che sono presenti in parte del programma didattico: è questo quanto avvenuto a Cittadellarte lunedì e martedì scorso, quando alcune classi del Liceo Cardarelli di La Spezia hanno partecipato a tre diverse attività nel contesto dell’ex Alternanza Scuola Lavoro. I 45 studenti, di età compresa tra i 16 e i 18 anni, hanno prima visitato gli spazi della Fondazione Pistoletto, poi si sono divisi in tre gruppi per prendere parte ad altrettanti workshop. Fotografia, moda sostenibile e marketing dell’alimentazione consapevole sono stati i tre topic chiave delle iniziative, coordinate rispettivamente dalla fotografa Federica Russo, dagli Uffici Moda e Nutrimento di Cittadellarte. La prima relatrice ha condotto un laboratorio a tema, facendo documentare agli studenti i momenti chiave degli altri due due seminari a cui hanno preso parte i compagni.
“Durante il nostro laboratorio – spiega la fotografa – abbiamo trattato diverse tematiche. Siamo partiti dalla problematica che caratterizza la società contemporanea: il senso di noia e sopraffazione provocato dal surplus delle immagini. Per questo motivo, oggi, è fondamentale attuare un’economia dell’immagine, ovvero cercare di immettere nel sistema immagini responsabili, capaci di ‘pungere’, affascinare lo sguardo del fruitore. Per fare questo è necessaria una consapevolezza nei confronti della propria produzione e la cultura è la variante imprescindibile. I ragazzi hanno quindi lavorato in prima battuta sul concetto di ‘punctum’ teorizzato da R. Barthes, per poi passare agli elementi fondamentali che costituiscono un’immagine: soggetto e sfondo (inquadratura), luce e contrasti. Ci siamo confrontati con lavori di grandi fotografi per visualizzare e fissare meglio questi concetti per poi attuarli sul campo. I ragazzi hanno infatti realizzato un reportage fotografico dei laboratori di fashion design e marketing della nutrizione documentando, passo dopo passo, il lavoro dei loro compagni. Il laboratorio si è concluso con un’intensa indagine sulla tematica del ritratto utilizzando l’escamotage del travestimento”.
Il secondo, intiolato Dalla sommatoria di ciascuna sensibilità al risultato, si è svolto negli studios di Fashion B.E.S.T. ed è stato curato da Laura Cortinovis in collaborazione con Laura Faraone. Gli studenti, per questo workshop, hanno preparato un tessuto di feltro avendo a disposizione prefeltro di lana bianco, tops di lana bianco e tops in seta colorata, mentre il tema dell’iniziativa è stato la Terra: “Sono stati disposti, tutti insieme sul pavimento, i singoli lavori di ogni ragazzo – si legge nell’abstract del workshop – per decidere l’aspetto compositivo del grande pannello che ha poi costituito il risultato finale; si è procedeto alla mordenzatura dei tessuti ed ogni ragazzo ha scelto un colore fra quelli a disposizione. Sono inoltre state illustrate differenti tecniche per dipingere in modo naturale i pannelli realizzati. Una volta terminata la mordenzatura e riassemblato a terra il pannello d’insieme dell’opera, ciascun ragazzo ha provveduto a fornire il proprio apporto per dipingere, con una tecnica a scelta, l’opera”. Ogni ragazzo ha quindi preso il proprio pannello e ha pensato al fissaggio del colore e, terminata questa fase, li ha nuovamente disposti per vedere il risultato finale dell’opera.
Il terzo workshop ha visto nel dietro le quinte Armona Pistoletto, presidente di Let Eat Bi, che si è avvalsa dei saperi e delle competenze della dottoressa Antonia Tosi, biologa e attrice, esperta in educazione alimentare consapevole e teatro. La dottoressa ha prima curato una parte teorica sul nutrimento e sulla lettura delle etichette alimentari, poi ha fatto preparare ai ragazzi delle confezioni di sale aromatico e muesli (per ulteriori dettagli è possibile visionare una nostra precedente intervista alla dottoressa).
“Questa esperienza – hanno spiegato ai nostri microfoni i docenti Linda Ferravante (grafica), Francesca Auddino (matematica e fisica) e Enrico Robustelli (fisica) – è stato uno stimolo per i ragazzi e ha permesso loro di lavorare in squadra conoscendo un contesto nuovo. Tutti si sono rivelati molto interessati alle attività che hanno svolto: basti dire che non si distraevano con i cellulari! Grazie a queste giornate hanno conosciuto il mondo del lavoro fuori dalla scuola e qui a Cittadellarte hanno avuto la possibilità di vedere confluiti in un’unica realtà più settori. Non solo: sono rimasti affascinati da questo luogo e dalle opere di Michelangelo Pistoletto”.
Di seguito alcune delle immagini realizzate al workshop sulla fotografia.