“Home Vintage Market è un’occasione per unire tempo libero, solidarietà e sensibilizzazione sul tema delle patologie emato-oncologiche, alle quali la fondazione da oltre venticinque anni si dedica”: Nicola Miccichè, della Fondazione Clelio Angelino, ha presentato così il mercatino organizzato presso la Fondazione Pistoletto il prossimo fine settimana, che proporrà in vendita una selezione di piatti, oggetti, piccoli mobili e accessori vintage per la casa. Il ricavato verrà successivamente donato a LaborARTE, iniziativa promossa dalla fondazione.
La Fondazione Angelino è un’organizzazione non lucrativa di utilità sociale e si pone come obiettivo il miglioramento dell’assistenza e della cura dei malati emato-oncologici, oltre al sostegno dell’attività di studio e di ricerca nel medesimo campo. Lo scorso anno l’ente ha organizzato, sempre a Cittadellarte, in occasione della festa della mamma, il Charity Vintage Market a sostegno della raccolta di sangue da cordone ombelicale, uno tra i progetti sostenuti dalla fondazione in collaborazione con ADISCO a Biella e attivo in accordo con l’Asl Bi: dopo il prelievo, il sangue cordonale è destinato alla Banca Regionale, ospitata presso l’Ospedale Regina Margherita di Torino. Il sangue del cordone ombelicale e della placenta è ricco di cellule staminali simili a quelle del midollo osseo, che sono di fondamentale importanza nella cura di gravi malattie del sangue. In particolare, queste cellule sono utilizzate nel trapianto per leucemie e linfomi, malattie congenite e metaboliche.
Come menzionato, “il ricavato dell’evento, organizzato sabato 10 e domenica 11 giugno, sarà destinato al Progetto Bambini”, ha specificato il coordinatore Nicola Miccichè. L’ente supporta infatti il progetto LaborARTE, avviato nel 2015, che propone laboratori artistico-ludici “rivolti ai bambini dai quattro agli undici anni – ha illustrato il responsabile creativo – toccati da malattie emato-oncologiche, portatori di handicap, in presenza di disagio o povertà educativa, proponendo attività creative di pittura, musica unita al colore e teatro come espressione corporea”. I partecipanti sono quindi accompagnati tramite attività artistiche di diverse forme “ad osservare, ad ascoltare, a muoversi, a sentire, a pensare in modo più consapevole di prima”, come si legge nell’apposita sezione del sito dedicata al progetto. I bambini, sempre guidati da artisti, terapeuti ed educatori, esplorano diverse attività artistiche: è fondamentale per loro l’utilizzo di differenti forme pittoriche a seconda delle sensazioni che provano nel momento laboratoriale, così da canalizzare l’esperienza, creando “un ponte reale tra il loro interno/esterno, tra conscio e inconscio”, viene specificato nel sito. L’arte in questi frangenti diviene un reale strumento di conoscenza di sé ed è dunque finalizzata al miglioramento del benessere dei bambini, che troveranno, grazie al percorso offerto dal laboratorio, il proprio equilibrio, vedranno rafforzarsi la propria autostima e la capacità di azione anche nelle situazioni più difficili. “Per poter essere più vicini a questi laboratori – ha concluso Nicola Miccichè –, dallo scorso anno la fondazione ha trasferito la propria sede in via Pietro Losana 4, sempre a Biella”.