L’Anno Europeo delle Radici nei siti della Rete Museale Biellese
Scopriamo tutti gli appuntamenti in programma nei siti della Rete per il primo weekend di agosto: oltre agli eventi nelle realtà ecomuseali di Pettinengo, si terranno lo “Gnomo Festival” nel contesto del Lanificio Botto e “Bürsch in festival 2024” (che toccherà la prossima settimana anche il Santuario di San Giovanni d’Andorno). Non solo: è dallo scorso weekend visitabile la mostra “Sine sol, sineo. Senza il sole, io taccio. Le meridiane in Alta Valle del Cervo” alla Casa Museo dell’Alta Valle del Cervo.

La Rete Museale Biellese proporrà una nuova apertura per domenica prossima. Ricordiamo che è un progetto territoriale che si rinnova ogni anno dal 2012, intrecciando gradualmente un nuovo tessuto di relazioni tra molti attori culturali, pubblici e privati, e favorendo la condivisione di risorse per la valorizzazione dei patrimoni degli ecomusei, dei musei, dei castelli, dei palazzi, delle aree naturalistiche e di altri siti d’interesse del territorio biellese; quest’anno sono 30 i siti aderenti, tra i quali figura Cittadellarte, dove si è anche svolta la formazione dei nuovi operatori. Dal 2012 al 2023 la Rete ha coinvolto 46 differenti realtà museali situate in 32 comuni, selezionando 293 operatori appositamente formati e remunerati per affiancare i gestori dei siti e garantirne un’apertura costante nel periodo estivo. In 12 anni, i siti della rete hanno registrato oltre 167mila visitatori. Il progetto è proposto e coordinato dall’Ecomuseo Valle Elvo e Serra in collaborazione con l’Ecomuseo del Biellese, di cui è parte. Scopriamo ora tutti gli appuntamenti organizzati nei siti della Rete per il primo weekend di agosto.

Anno Europeo delle Radici, le proposte dei siti di Pettinengo
Un convegno, laboratori, concerti, passeggiate, ritrovi in piazza: sono queste le iniziative che le tre realtà ecomuseali (Museo delle migrazioni, Museo dell’Infanzia e Museo degli acquasantini e della sacralità dell’acqua) hanno preparato per il prossimo weekend a Pettinengo. Il 2024 è l’Anno Europeo delle Radici e da qui nasce l’ispirazione per una proposta che vuole sottolineare l’importanza di riappropriarsi delle storie di migrazioni, dei saperi tradizionali e del legame con il passato della comunità. Apre il programma il convegno del sabato mattina all’oratorio di San Grato e Sant’Eusebio – via Duca d’Aosta, a fianco del Museo delle Migrazioni – organizzato da Su Nuraghe in collaborazione con una serie di istituzioni. Interverranno esponenti della cultura locale che nelle loro relazioni affronteranno soprattutto tematiche e situazioni emblematiche dell’emigrazione biellese. Nel pomeriggio, attorno alle 17, prenderanno poi il via due laboratori aperti a tutti: al Museo delle migrazioni esperti artigiani lavoreranno alla costruzione di quelli che sono comunemente noti con il nome di ‘scacciapensieri’ e nell’immaginario collettivo restano legati alla tradizione siciliana, ma che in realtà appartengono a tutte le culture locali/regionali italiane, compresa la Valsesia e la Sardegna. Nella sede di Piccola Fata (via Maggia) si svolgerà invece un laboratorio dedicato soprattutto ai bambini per avviarli ai rudimenti della ricerca e della catalogazione archivistica, a cominciare dai piccoli archivi familiari presenti in tutte le case. Alle 21, nella piazza San Rocco appositamente chiusa al parcheggio e al traffico, prenderà il via l’esibizione A sonu du trunfa, un concerto di musica popolare sarda e piemontese, in cui lo scacciapensieri svolgerà il ruolo di protagonista, con il gruppo guidato da Guido Antoniotti. Per tutta la serata il Circolo ARCI garantirà il servizio di ristoro (cena compresa).
La domenica si aprirà alle ore 10 con la passeggiata sul Sentiero dei tessitori, da piazza San Rocco fino alla Machina brusà. La storia di migliaia di operai e operaie che hanno percorso il sentiero per raggiungere il posto di lavoro verrà raccontata durante il cammino da persone esperte del luogo, facendo rivivere un’epopea ormai conclusa. La passeggiata, andata e ritorno, durerà circa due ore e non comporterà particolari difficoltà, ma si raccomandano un abbigliamento e calzature adeguati. Un rinfresco offerto dalla sezione degli alpini della sezione di Pettinengo concluderà la mattinata. Il programma si completa nel pomeriggio con l’apertura e la visita guidata dei tre Musei. A San Rocco alle ore 16,30, all’interno della rassegna Suoni in movimento curata dalla Rete Museale Biellese, ci sarà anche il concerto Sfumature italiane. Qui sarà la tradizione melodrammatica italiana a essere recuperata, grazie a Gianluca Faragli (pianoforte) e Oliviero Cappellini (voce). Ad eccezione di questo concerto (ingresso 8 euro), tutte le iniziative sono a partecipazione libera e gratuita. È consigliata la prenotazione tramite Sms o WhatsApp al numero 370.3031220 oppure all’indirizzo mail segreteria@nuovoisi.it entro le 12 del giorno del concerto.
Le sorprese non finiscono qui: in occasione degli eventi del weekend, Su Nuraghe donerà dei libri a chi visiterà tre musei della Rete Museale Biellese: “Il Museo delle Migrazioni di Pettinengo – viene annunciato sul sito di Su Nuraghe – propone una speciale iniziativa per chi visita almeno tre musei aderenti alla Rete. Presentando la cartolina della Rete con i timbri, ottenuti visitando almeno tre tra i musei aderenti, sarà possibile ricevere in omaggio un libro”. Due i testi disponibili: il primo di Lelia Zangrossi è intitolato Da terra di emigrati a terra di immigrazione – la Mosso di don Debernardi e di don Motta (1913-1968), il secondo è invece Vittorio Besso (1828-1895): obiettivo Sardegna a cura di Battista Saiu Pinna, con testi di Maria Dolores Dessì, Dino gentile e Nicola Vassallo. I libri, distribuiti durante tutta la stagione estiva, potranno essere scelti e ritirati presso il Museo delle Migrazioni (info e contatti: Idillio, 3343452685).

Bürsch in festival 2024
Dal 27 luglio – fino al 17 agosto – si tiene Bürsch in festival 2024 – Gli emigranti della vallata: storie di emigrazione dalla Bürsch e dal fondovalle che ha come tema “Gli emigranti della vallata: storie di emigrazione dalla Bürsch e dal fondovalle”. Si tratta di un itinerario in 8 puntate per (ri)scoprire e valorizzare il patrimonio storico e, soprattutto, umano legato alle storie degli emigranti valligiani. L’obiettivo è raccontare l’esperienza straordinaria vissuta da generazioni di valìt a partire dal Cinque-Seicento fino alla prima metà del Novecento. L’evento è proposto sotto l’egida della Fondazione Opera Pia Laicale Santuario San Giovanni D’Andorno in stretta collaborazione con il Centro di Documentazione Alta Valle Cervo – La Bürsch, i comuni di Campiglia Cervo, Rosazza, Piedicavallo, Sagliano Micca, Andorno Micca, Tavigliano, Miagliano e l’Unione Montana Valle del Cervo La Bürsch; il festival ha inoltre ottenuto il sostegno economico della Fondazione Cassa di Risparmio di Biella per il quarto anno di seguito e, come sempre, è organizzato in collaborazione di Ars Teatrando e Opificiodellarte.
Il progetto intende proporre – hanno affermato gli organizzatori – la formula di Bürsch in festival che nelle precedenti estati ha incontrato il favore del pubblico e della popolazione residente ed è quindi stato creato un palinsesto di iniziative organizzato in ognuna delle serate a partire dalle ore 20,45 partendo da una breve introduzione storica per proseguire con una scena teatrale curata da ARS Teatrando su testi di Danilo Craveia e Anna Bosazza per conto del Centro di Documentazione Alta Valle Cervo – La Bürsch”. L’appuntamento si concluderà con performance musicali e di danza curate da Opificiodellarte, che ha selezionato artisti che proporranno un repertorio coerente ai temi trattati nella parte storica e teatrale; ogni borgata, a conclusione della parte artistica, organizzerà un piccolo benvenuto per il pubblico intervenuto così come è successo negli anni precedenti. Il pubblico verrà accompagnato in un vero e proprio racconto itinerante, nello spazio e nella storia a partire dalle testimonianze raccolte e custodite presso gli archivi comunali, parrocchiali e del Centro di Documentazione dell’Alta Valle Cervo. Tra gli eventi in programma, uno vedrà protagonista un sito della Rete Museale Biellese: domenica 11 agosto 2024 il Santuario di San Giovanni d’Andorno sarà sfondo di una serata all’insegna della danza e del teatro. Scopriamo il programma: alle ore 20:45 1607, l’antico editto dei valìt emigranti a cura di ARS Teatrando; alle ore 21 circa introduzione storica di Anna Bosazza e Giulia Magliola; alle ore 22 circa Patrizia Addaris con le ragazze della Crazy Swing Hornet “vi trascineranno – si legge nell’annuncio – in un’atmosfera d’altri tempi, tra ritmo, allegria, danza e spensieratezza, con tanto di esibizione di Lindy Hop & Jazz Roots”.

La mostra Sine sol, sineo alla Casa Museo dell’Alta Valle del Cervo
Domenica 28 luglio la Casa Museo dell’Alta Valle del Cervo ha allestito per la nuova stagione di aperture estive una mostra fotografica dal titolo Sine sol, sineo. Senza il sole, io taccio. Le meridiane in Alta Valle del Cervo. Resa possibile grazie al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Biella, la mostra vuole valorizzare un importante lavoro di studio che ha portato a censire le antiche meridiane dipinte biellesi, in particolare in Valle Cervo. Tale mappatura, realizzata nel 1988, è frutto delle ricerche condotte da Giuseppe Pidello, oggi architetto e coordinatore della Rete Museale Biellese, insieme ad Alessandro Negro, nell’ambito del loro percorso universitario. Tale materiale è stato donato dagli autori, nell’estate 2023, alla Casa Museo dell’Alta Valle del Cervo; è stato poi interamente digitalizzato e può essere visionato nella sua interezza grazie a un filmato messo a disposizione dei visitatori, nella Sala Video, al primo piano. In mostra si può ammirare una selezione di immagini che divengono una testimonianza importante laddove tali manufatti siano, oggi, particolarmente ammalorati o completamente perduti, anche se non mancano esempi virtuosi in cui si è intervenuti con operazioni di ripristino e di restauro. Il progetto collega, idealmente, i Comuni e le frazioni dell’Alta Valle del Cervo evidenziando quanto sia costante la presenza di questi manufatti, conservati sui muri di abitazioni private, chiese e Municipi. “Oggi – spiegano gli organizzatori – le meridiane sono viste quasi come reliquie artistiche di cui si apprezza anche l’aspetto decorativo, un tempo erano invece nate con la sola funzione pragmatica di indicare il tempo e scandire la giornata e le faccende dei Valit”. La mostra vuole essere un invito per destare curiosità nel visitatore che si troverà invogliato a scoprire il territorio dei comuni e delle frazioni dell’Alta Valle, attraverso immagini suggestive e, talvolta inconsuete, come la meridiana oggi inglobala in un comignolo o la stessa ripetuta sulla stessa casa per avere più a lungo l’indicazione del tempo o, ancora, quella ad uso di tutto il paese sul campanile di Piedicavallo o sulle facciate degli oratori frazionali. Alcune immagini diventano invece testimoni di ciò che non esiste più perché cancellato dall’alluvione del 2002 o demolito insieme alla casa pericolante su cui era stata dipinta. “Non fosse che per ricordare quelle due meridiane e quelle due case – così gli organizzatori – siamo certi che sia valsa la pena di allestire questa mostra”.


“Gnomo festival” nel contesto del Lanificio Botto
Ritorna lo Gnomo Festival a Miagliano (Bi) il 2, 3 e 4 agosto, l’evento di Amici della lana per famiglie giunto alla sua seconda edizione, dopo il grande successo della scorsa che ha dato vita ad una festa con 800 persone presenti. Lo Gnomo Festival quest’anno aggiunge un giorno: si parte alle ore 18 del venerdì e si concluderà alle 18 della domenica con un mercatino artigianale, l’area food, animazioni, laboratori, spettacoli e un concerto inaugurale. Le varie attività saranno distribuite tra il Lanificio Botto, i piazzali adiacenti alla struttura, gli spazi del Comune in prossimità della roggia, l’area verde del teatrino all’aperto P408 e il sentiero lungo il canale fino al Bosco degli Gnomi. L’evento – inserito nella rassegna Wool Experience che ha il contributo di Fondazione CRB – intreccia una parte della rassegna Storie Biellesi di Storie di piazza. Si comincia alle 20.30 del 2 agosto al Lanificio Botto con il gruppo Steam Swing in collaborazione con la Pro Loco di Miagliano. Sabato e domenica si aggiungeranno i laboratori manuali di manipolazione lana e terracotta. Storie di piazza aps presenterà poi lungo la roggia uno spettacolo il sabato sera, fatto di luci e suggestioni: Lucciole e fuochi fatui lungo la roggia e la domenica pomeriggio Storie di Fate canterine. Prenotazioni WhatsApp: 351.8862836. Gli spettacoli e i laboratori avranno luogo al chiuso in caso di maltempo.