Nel weekend arriva la seconda tappa del poker di eventi “Vino, il profumo del territorio”, kermesse de-gustativa organizzata dall’associazione Let Eat Bi nel contesto del programma dell’Accademia Verde: l’evento, titolato “Aromi secondari, tecniche di affinamento“, andrà in scena al Castello di Montecavallo domenica 24 marzo dalle 16 alle 18. Il primo appuntamento “Aromi primari, dall’uva al vino”, organizzato l’11 marzo scorso presso l’Azienda Agricola Zambolin, si rivelò un grande successo di partecipanti, al punto da registrare il “tutto esaurito”. Il protagonista di questo secondo “episodio” sarà il sommelier e produttore Andrea Manfrinati, che guiderà i presenti alla scoperta delle sue produzioni e degli spazi del castello. Anche in quest’occasione, per prendere parte alla giornata (costo di 15 euro) è necessario iscriversi mandando una mail all’indirizzo leteatbi@cittadellarte.it o scrivendo una messaggio (sms o WhatsApp) al numero 348.2106708.
Abbiamo contattato Andrea Manfrinati, per addentrarci nel mondo della sua azienda e per avere qualche anticipazione in vista dell’evento di domenica. “Dal 2016 – esordisce – insieme alla mia socia Chiara Reda, seguo la produzione dei vini del Castello di Montecavallo. Le nostre specialità si basano sul Nebbiolo, coltivato con metodi biologici: lavoriamo per offrire estrema qualità nei nostri vini, dalla vigna alla cantina, e non utilizziamo né diserbanti nel vigneto né prodotti di sintesi sulle foglie, producendo vini senza residui chimici al loro interno. Sono in costante dialogo, inoltre, con gli associati del movimento I Am Agricolo, per confrontarci sul tema vino con altri esperti del settore in merito a nuove metodologie su nozioni utili per il nostro lavoro. Cerchiamo anche soluzioni innovative per limitare il più possibile l’uso di prodotti artificiali, compresi quelli di rame e zolfo (che sono comunque ammessi nell’agricoltura biologica), favorendo invece quelli naturali ricavati, ad esempio, da alghe o propoli. Diamo tutta questa attenzione ai dettagli e alla qualità perché reputiamo fondamentale preservare la tradizione territoriale per favorire la diffusione di eccellenze locali. Porto avanti questa politica – aggiunge il produttore – anche in un progetto personale dedicato alla produzione di vini naturali non filtrati senza nemmeno l’aggiunta di lieviti e solforosa; per ottenerli senza nessun tipo di manipolazione e interventi tecnici, non essendoci un protocollo specifico, è indispensabile un grande lavoro di ricerca”.
Andiamo quindi a scoprire come si svolgerà il pomeriggio di domenica: “Prendendo spunto dal titolo dell’evento – continua – porrò l’attenzione dei partecipanti sugli aromi secondari del vino dovuti all’affinamento, ovvero il tempo che ogni specialità passa in cantina. Focalizzandoci sul programma, invece, è in programma un tour del castello con una visita nelle varie aree della struttura: prima l’ex cantina (datata 1830) dove attualmente sono presenti antichi attrezzi della viticoltura locale, poi le vecchie scuderie dei cavalli, sede della cantina attuale. In caso di bel tempo, inoltre, i partecipanti potranno vedere di persona il vigneto. La parte finale dell’appuntamento verterà sulla degustazione di due nostre produzioni: un Coste della Sesia Spanna 2014 e un Coste della Sesia Nebbiolo 2011. I due hanno diverse tipologie di affinamento e guiderò i presenti a comprenderne le differenze. Invito tutti gli appassionati – conclude Manfrinati – a partecipare, sarà possibile visitare un posto meraviglioso e scoprire la passione e il desiderio di rilancio del nostro territorio che c’è dietro alla produzione dei vini”.