Sensibilizzare la comunità sulle tematiche della migrazione e dell’inclusione sociale: è questo, in sintesi, l’obiettivo della Giornata del rifugiato, iniziativa in programma per venerdì prossimo a Cittadellarte, in via Serralunga 27 a Biella. Nel dietro le quinte dell’appuntamento a ingresso libero e gratuito figura il Consorzio IRIS, ente titolare del Progetto SAI (Sistema di Accoglienza e Integrazione), che ha organizzato l’incontro in collaborazione con le Cooperative Tantintenti e Maria Cecilia. Il programma prevede, dalle 14:00 alle 17:00, una tavola rotonda dedicata alle questioni legali, antropologiche e legate alla mediazione linguistica e all’accoglienza dei rifugiati. Esperte del settore come Eleonora Peruzzo, Ana Cristina Vargas e Jahela Milani interverranno per offrire contributi preziosi in un dibattito aperto agli operatori dei servizi sociali territoriali. Roberta Lanzoni, assistente sociale del SAI Biella, ha spiegato che “questa tavola rotonda è stata organizzata a seguito di bisogni formativi emersi mediante un questionario somministrato agli operatori sociali del territorio, in riferimento a tale tipologia di utenza, ed ha l’obiettivo di fornire gli strumenti necessari per supportare al meglio i rifugiati nel loro percorso di integrazione.” Alle 18:00 si proseguirà con un aperitivo di benvenuto aperto alla cittadinanza, seguito dalla mostra fotografica Mostrami ciò che SAI e un dialogo tra gli autori Riccardo Venturi, Arianna Massimi e i beneficiari del SAI Biella, offrendo uno sguardo intimo sulle esperienze dei rifugiati e narrando storie di speranza e resilienza.
“Questa giornata – questa la presentazione di Cristiano Giacomini, coordinatore del SAI Biella – non è solo un momento simbolico, ma diventa un’opportunità per riflettere sul nostro lavoro e sulle connessioni che si innescano con la comunità e con gli altri servizi alla persona del territorio nella ricerca di una maggiore sinergia“. Giacomini ha inoltre confermato l’importanza del ruolo svolto dal SAI nel territorio biellese in termini di inclusione. Grazie all’equipe multidisciplinare e alla conoscenza del territorio, il SAI è in grado di offrire progetti individualizzati ai propri beneficiari, lavorando sull’accoglienza diffusa e su un percorso di integrazione. Attraverso l’assistenza legale, i corsi di lingua italiana, la formazione professionale, l’inserimento lavorativo e il supporto psicologico, il progetto contribuisce a costruire un futuro migliore per chi è costretto a lasciare forzatamente il proprio Paese d’origine. Alle sue parole hanno fatto eco quelle dell’avvocato Marco Romano, Presidente del Consiglio di Amministrazione del Consorzio I.R.I.S.: “Il SAI del Consorzio è stato il primo SAI avviato sul territorio Biellese. Il Consorzio – ha sottolineato – ha da subito sollecitato la creazione di una ‘filiera’ tra sai e servizi sociali per una maggiore efficacia degli interventi, cercando di utilizzare al meglio le risorse specifiche a disposizione”. Nel corso del 2023, a Biella il SAI ha accolto 57 beneficiari tra giovani e adulti, dimostrando l’impegno tangibile nel supportare coloro che fuggono da guerre e persecuzioni. “Nell’ambito di questo progetto, nell’ultimo triennio il 90% delle famiglie beneficiarie che hanno terminato il percorso – ha concluso Romano – ha raggiunto un’autonomia socio-economica. Il 52% con almeno un contratto di lavoro a tempo indeterminato e/o di apprendistato. Ottimo risultato che conferma l’efficacia del progetto e la reale possibilità di favorire l’integrazione nel nostro territorio”.