Si alza il sipario con il via alle candidature del premio +bellezza in Valle, giunto alla quinta edizione, teso a promuovere l’attenzione e la ricerca della bellezza negli interventi sul territorio biellese. Il riconoscimento, promosso dal Rotary Club di Valle Mosso in collaborazione con Fondazione BIellezza, rappresenta una risposta positiva alle esigenze della Provincia di Biella ed è in linea con le aspettative del Consiglio d’Europa nei confronti della nostra penisola, coerentemente con gli impegni assunti all’atto della sottoscrizione della Convenzione Europea del Paesaggio e con la Costituzione italiana. “Possono partecipare – annunciano gli organizzatori – privati o istituzioni che hanno contribuito alla gradevolezza del nostro territorio”. Il premio ha due sezioni, ma si potrà concorre per una sola aree, ossia interventi di natura edilizia (sezione edilizia) e quelli a verde e ambientali (sezione ambiente): la prima comprende gli interventi di nuova costruzione, ristrutturazione, restauro, risanamento conservativo e manutenzione di edifici, strutture o infrastrutture, che abbiano comportato un miglioramento del contesto architettonico; la seconda riguarda quelli effettuati su aree urbane, extraurbane, agricole o naturali, che abbiano comportato un miglioramento del contesto paesaggistico. In entrambi i casi, saranno candidabili operazioni realizzate nei 5 anni precedenti il termine di presentazione.
La giuria e le premiazioni
La giuria del premio, nominata dal comitato di gestione, è composta da persone con profili ed esperienze che attengano alla qualità del contesto paesaggistico, architettonico e alla qualità della vita. Tra i membri figura anche Michelangelo Pistoletto, fondatore di Cittadellarte. Oltre al maestro, scopriamo tutte le personalità che faranno parte della giuria: Corrado Panelli (presidente), dottore forestale; Luisa Bocchietto, architetto e designer; Alessandro Ciccioni, imprenditore Andreas Kipar, architetto paesaggista; Cristina Natoli, architetto e funzionario Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio; Andrea Rolando, ingegnere e docente universitario; Giovanni Vachino, architetto; Andrea Vigetti, agronomo paesaggista. Agli interventi che risulteranno vincitori verrà consegnato un riconoscimento; congiuntamente al conferimento dei premi, la giuria potrà attribuire menzioni speciali così come ulteriori riconoscimenti a soggetti, persone o enti, che si siano distinti per la particolare qualità delle iniziative volte al miglioramento della bellezza nel territorio. Nello specifico, verranno selezionati 10 progetti finalisti tra i quali verranno scelti i vincitori, uno per ogni sezione. I risultati della selezione saranno pubblicati sul sito del premio e promossi pubblicamente, mentre la cerimonia di premiazione si terrà il 5 ottobre. La giuria attribuirà infine “il Premio Reda – si legge nella nota stampa dedicata – destinato a chi negli anni si è distinto con un percorso di particolare attenzione nella realizzazione, recupero e messa in evidenza della bellezza nel Biellese. Inoltre il Premio Sellalab verrà conferito al progetto candidato che meglio coniuga il miglioramento estetico alla crescita economica e sociale del territorio, declinando l’obiettivo di valorizzare il contesto paesaggistico con lo sviluppo di un modello di business sostenibile ed innovativo”.
Il tema della bellezza
“La bellezza è un equilibrio risolto – viene specificato nel bando del premio – che noi percepiamo intorno a noi (negli oggetti, nelle opere, nelle persone, nei paesaggi) attraverso il coinvolgimento dei nostri sensi. Il modo di percepire rapporti ed equilibri tra le forme non è soggettivo e risponde a regole proporzionali che ritroviamo in noi e nella natura che ci circonda. La bellezza, e la sua percezione, coinvolge anche gli aspetti culturali in cui siamo immersi. Al di là del suo apparire fisico deve essere portatrice di un significato che riconosciamo come di valore. Risponde a dei parametri che sono plasmati dalla nostra cultura, dal nostro essere parte di un mondo di opinioni comuni, che condiziona in definitiva il nostro giudizio. Nella bellezza quindi si coniugano valore e aspetto, etica ed estetica ed è per questo che ha una forza coinvolgente a cui è difficile resistere. L’equilibrio risolto genera una naturale condivisione. La bellezza è stata usata da sempre per comunicare valore perché il suo linguaggio trasmette positività e benessere. Aumentare la bellezza di un luogo – viene concluso – non può che avere effetti riconoscibili e generare più qualità”.