Promuovere il confronto tra giovani progettisti sul tema dell’educazione diffusa, dell’apprendimento e della conoscenza del territorio attraverso esperienze in luoghi identitari: è questo, in sintesi, l’obiettivo della VIII edizione del Premio Federico Maggia, dal titolo Imparare dal territorio. Giovani progettisti fabbricano spazi di conoscenza. Il nome dell’iniziativa si riferisce a Federico Maggia (1901-2003), ingegnere e architetto biellese, che ha donato a Fondazione Sella l’intero archivio della sua opera e delle tre precedenti generazioni di progettisti Maggia. Per sua esplicita volontà il premio a lui intitolato deve dare un aiuto tangibile ai giovani che si apprestano a entrare nel mondo della professione. Il suo desiderio è stato realizzato: il Premio Federico Maggia è un riconoscimento nazionale di architettura e ingegneria a cadenza biennale che ha lo scopo di favorire la progettualità dei giovani professionisti, sensibilizzare il pubblico circa il contributo sociale della figura del progettista e, al contempo, fornire soluzioni spaziali innovative per la conoscenza e lo sviluppo del territorio biellese.
Con cosa concorrere
Come riportato dagli organizzatori, ai dieci gruppi finalisti selezionati con le modalità descritte nel bando e affiancati dalla curatela è richiesta la progettazione e la realizzazione di un manufatto architettonico di dimensioni contenute rispondente al tema dell’edizione 2022, ossia educazione diffusa e apprendimento dal territorio. I lavori finalisti saranno pubblicati in un apposito catalogo, mentre al vincitore verrà assegnato il Premio Federico Maggia 2022 che comprende un riconoscimento di 10.000 euro; saranno inoltre assegnate due menzioni speciali.
I partecipanti
Il Premio è riservato ai laureati nelle facoltà di Ingegneria e Architettura (laurea o laurea magistrale), residenti in Italia, nati dopo il 18 febbraio 1992. È ammessa esclusivamente la partecipazione in gruppi formati da due a quattro partecipanti e in ogni gruppo devono essere presenti almeno un ingegnere e un architetto. Gli organizzatori incoraggiano la presenza nel gruppo di progetto di componenti afferenti ad altri campi disciplinari anche non in possesso del requisito di laurea, anch’essi nati dopo il 18 febbraio 1992; nel team deve essere individuato un referente.
Il dietro le quinte
Sono numerose le realtà territoriali coinvolte nel premio. L’iniziativa promossa da Fondazione Sella con l’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Biella e l’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Biella è stata organizzata in collaborazione con Fondazione Agnelli, Casabellaformazione e Cittadellarte – Fondazione Pistoletto e con la partecipazione di Biella Cresce, Big Picture Learning, Istituto comprensivo San Francesco d’Assisi e Teatrando. Si registrano, inoltre, i patrocini di Associazione Italiana per il Patrimonio Archeologico Industriale, Associazione Nazionale Costruttori Edili Biella, Camera di Commercio Monte Rosa Laghi Alto Piemonte, Città di Biella, Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori, Consiglio Nazionale degli Ingegneri, Federazione Architetti Piemonte e Valle d’Aosta, Federazione Interregionale degli Ordini degli Ingegneri del Piemonte e della Valle d’Aosta, Fondazione Biellezza, Fondazione Inarcassa, Inarcassa, Mibact, Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Varese, Politecnico di Milano, Politecnico di Torino, Provincia di Biella, Rotary Club Biella e Unione Industriale Biellese.
I 10 finalisti
Il Comitato di selezione, a suo insindacabile giudizio e nel rispetto dei principi di imparzialità e trasparenza, individuerà dieci finalisti tra gli ammessi al concorso. Il Comitato di selezione comunicherà ufficialmente la decina finalista il 28 febbraio 2022 attraverso pubblicazione sul sito del Premio e dandone comunicazione ai selezionati via posta elettronica. I selezionati, coadiuvati dalla curatela, saranno poi chiamati a progettare e costruire il manufatto architettonico accennato in precedenza; saranno apprezzate dalla giuria la sostenibilità e la reversibilità dei lavori. È in programma, infine, l’esposizione degli elaborati di progetto e dei vide in uno spazio allestita in una sede dedicata all’interno del Lanificio Maurizio Sella.