Progetto Terre AbbanDonate: “Dono il mio ex cascinale a chi vuole prendersene cura”
Nell'ambito dell'iniziativa di Let Eat Bi, un nuovo spazio è stato inserito nel Catasto dei Terreni: un'area di circa 400mq con boschi, prati e una cascina. La proprietaria, nonostante il valore affettivo, lo regala perché non riesce più a prendersene cura. Sei interessato?

Mettere in contatto i proprietari di terreni incolti (inseriti nel Catasto dei Terreni) con chi è interessato a coltivare un appezzamento ma non lo ha a disposizione (Anagrafe dei Coltivatori): è questo, in sintesi, l’obiettivo di Terre AbbanDonate, progetto di Let Eat Bi che intende restituire ai terreni incolti o abbandonati presenti sul territorio biellese la loro vocazione agricola, favorendo lo scambio e il dialogo tra gli abitanti tentando inoltre di arginare episodi di abbandono e degrado del paesaggio rurale. Dal 2017, anno in cui è partita l’iniziativa, sempre più terreni e aspiranti agricoltori hanno aderito al servizio usufruendo del portale web dedicato. Di recente, un nuovo spazio è stato inserito nel Catasto dei Terreni: un cascina a Valle Mosso (a Valdilana, in provincia di Biella). L’area, di circa 4000mq, presenta un bosco, un prato, un cascina in lieve pendenza e un ruscello nelle vicinanze, mentre il posto auto è ubicato a soli 200 metri dalla struttura, a cui è possibile arrivare a piedi tramite un sentiero pianeggiante.

Tiziana Botto, proprietaria del cascinale, ha spiegato ai nostri microfoni la storia del cascinale che desidera donare: “È una struttura antica – ha esordito – che credo risalga al 1700. Il piano terra ospitava la stalla con la mangiatoia, mentre al primo piano c’era un fienile. Non solo: vicino è stata aggiunta una parte accatastata, una costruzione in legno attigua alla cascina che è possibile utilizzare o demolire in base alle esigenze dei nuovi proprietari”. La cascina apparteneva al padre di Tiziana, che l’ha poi ereditata: “Ha un enorme valore affettivo per me. In passato, in famiglia, ci passavamo molto tempo. Era il paradiso di mio papà, in cui lui teneva animali, coltivava e organizzava persino grigliate. Per vent’anni ho tagliato il fieno e curato lo spazio, ma ora non mi è più possibile dedicarci tempo e vorrei regalarla a qualcuno che possa mantenerla”. Secondo Tiziana, potrebbe risultare complesso, ad esempio, costruirci una baita, ma il terreno si presterebbe bene ad attività di allevamento o per trascorrere del tempo libero immersi nella natura. “L’acqua – ha aggiunto – si può prendere dal ruscello vicino, la luce e la corrente con l’installazione di pannelli solari sarebbero facili da ottenere”. Tiziana Botto conclude dedicando un pensiero a Let Eat Bi: “Ringrazio l’associazione per il progetto Terre AbbanDonate, è utilissimo a mettere in rete le esigenze delle persone”.

 

Sei interessato al terreno? Vuoi visionarlo? Scrivi a terreabbandonate@gmail.com per tutti i dettagli.