Shakespeare, Pistoletto, Preziosi: lo spettacolo teatrale “Aspettando Re Lear” fa tappa a Biella
Martedì 10 dicembre, alle ore 20.45, il Teatro Odeon ospiterà la pièce, diretta e interpretata da Alessandro Preziosi, che si avvale degli "abiti di scena" di Cittadellarte Fashion B.E.S.T e delle "opere di scena" del maestro. “L’uomo - ha affermato l'attore e regista - deve cercare di non essere debitore alla natura di ciò che indossa: il senso dell’abito, del superfluo, dello stretto necessario sono tematiche di Michelangelo Pistoletto che porto a teatro”.

Alessandro Preziosi continua la tournée nei più importanti teatri italiani con lo spettacolo Aspettando Re Lear, versione contemporanea dell’omonima celebre tragedia di Shakespeare che si concentra sulle vicende dei personaggi positivi della trama, approfondendo con grande attualità il rapporto tra padri e figli scandagliato mirabilmente dalla poesia del Bardo. L’attore e regista è affiancato da Nando Paone nel ruolo di Gloucester e da una compagnia affiatata di interpreti, ossia Arianna Primavera nel ruolo di Cordelia, Roberto Manzi nel ruolo di Kent e Valerio Ameli nel ruolo di Edgar. Le musiche originali, rinnovando la lunga collaborazione con Giacomo Vezzani, seguono con tensione e pathos tutto il percorso della discesa nella follia del patriarca e lo sprofondare nell’oblio della cecità della fidata corte, alternando ritmi martellanti a struggenti epiche fino al commovente finale. E la regia? “Con immersiva visionarietà – si legge nell’apposita presentazione – si avvale dell’innovativa presenza nello spazio scenico delle opere del maestro Michelangelo Pistoletto, materiali artistici che rappresentano tutto il percorso del maestro biellese e che si animano magicamente della presenza degli attori definendo la scacchiera onirica e concettuale della messa in scena”. Occorre, su questa scia, un dietrofront: è il caso, parola cardine della filosofia pistolettiana, l’artefice dell’incontro tra Michelangelo Pistoletto e Alessandro Preziosi, complice la mostra personale del maestro biellese Infinity tenutasi al Chiostro del Bramante di Roma nel 2023. Quello è stato il primo capitolo che ha portato a una inedita collaborazione artistica: sul palcoscenico, ad accompagnare gli attori, vengono proposte nello spettacolo alcune opere di Michelangelo Pistoletto, che divengono anche materiali di scena per raccontare il rapporto tra padri e figli, la relazione tra tradizione e innovazione e tra uomo e natura. E, tra le tappe della tournée, non poteva mancare la città di Pistoletto, Biella: martedì 10 dicembre, alle ore 20.45, il Teatro Odeon ospiterà lo spettacolo.

Lo spettacolo
Aspettando Re Lear è un adattamento da Shakespeare con un evidente richiamo ad Aspettando Godot di Samuel Beckett. “Ho immaginato un re – ha spiegato Preziosi – non semplicemente arrivato alla fine dei suoi anni, ad un passo anagraficamente dalla morte, ma piuttosto spinto dalle circostanze e dalla trama a cercare nella maturità, e non nell’età, il tassello conclusivo della propria vita. L’impazienza che accompagna il rocambolesco circolo di eventi in cui Re Lear travolge prima di tutto se stesso e quindi gli altri, mi ha suggerito di creare uno spazio mentale teatralmente e scenicamente reso materico dalle opere in scena”. L’adattamento di Tommaso Mattei si concentra sul momento chiave della tragedia, rappresentato dalla tempesta che colpisce il re proprio mentre vaga alla mercè degli eventi atmosferici dopo disastro combinato con ognuna delle ‘amate’ figlie. Lear, accompagnato dal conte di Kent, sotto le mentite spoglie del servo Caio, e dal fedele Fool, a sua volta ‘interpretato’ con arguzia della figlia Cordelia amorevolmente impegnata a farlo rinsavire, sembra assistere inerme allo sconvolgimento dell’ordine naturale fino all’inaspettato finale. “Re Lear – viene spiegato nella sinossi – è la metafora della condizione umana: caduta e creazione. Ama solo se stesso, la mancanza d’amore l’ha portato alla follia e alla solitudine; vaga in una landa di nulla con cui il sovrano senza più corona dovrà fare i conti. È come se Re Lear prevedesse l’inevitabile nulla che ci attende come risultato del fatiscente ordine permanente, proprio come Aspettando Godot ci rivela quel che accade ‘dopo che il vecchio cade’. A pagare le conseguenze della ‘cecità’ dei padri, dovranno essere i figli?”.

Le opere di Pistoletto
Nello show si parla di follia, di potere che distrugge, di solitudine di caos dentro e fuori, “l’unico ordine possibile” per Michelangelo Pistoletto. E in scena ci sono le opere del maestro e i costumi iconici realizzati dal collettivo Fashion B.E.S.T. con materiali sostenibili, come anche delle musiche composte da Giacomo Vezzani sono ispirate ad opere dell’artista. Preziosi, nelle vesti di regista, si è soffermato su questa commistione multidisciplinare tra arte contemporanea e teatro: “Ho condiviso la messa in scena dei presupposti del Terzo Paradiso, la terza fase dell’umanità, che si realizza nella connessione equilibrata tra l’artificio e la natura. L’uomo deve cercare di non essere debitore alla natura di ciò che indossa: il senso dell’abito, del superfluo, dello stretto necessario sono tematiche di Michelangelo Pistoletto che porto a teatro. L’uomo nella sua nudità trova se stesso, e così anche noi attori durante lo spettacolo veniamo privati dei vestiti, per farci vedere per quello che siamo”.

Il contributo di Fashion B.E.S.T. 
Modularità, unicità e caratterizzazione: sono stati questi i tre principi d’ispirazione per gli abiti in questione. Studiati come pezzi unici e iconici, raccontano ogni personaggio seguendone l’evoluzione durante lo spettacolo, permettendo una trasformazione e una vestizione scenica che si concretizza nella visione e nella gestualità del racconto. Il materiale scelto per i costumi è il denim, particolarmente resistente all’usura ma anche agli stress; un tessuto contemporaneo, popolare e versatile che permette ai costumi di essere, a fine ciclo vita, interamente riciclati. Nello specifico, è stato utilizzato Candiani Denim e COREVATM, mentre la tintura è stata realizzata con la tecnologia RecycromTM che utilizza scarti pre o post consumer per creare una polvere di pigmento che colora il tessuto; oltre alla tintura i capi spalla sono laserati con simboli che raccontano i personaggi (il tutto realizzato da Officina+39). L’abito modulare di Cordelia è invece stato prodotto con un tessuto di recupero del laboratorio di Cittadellarte, in color naturale e con applicazioni floreali a ricordare la bellezza della flora. La tuta del matto, anche questa realizzata in Coreva tm e tinta con RecycromTM, vuole ricordare la tuta d’artista di Michelangelo Pistoletto, così come il cappello si ispira al panama del maestro. Tutti i costumi sono stati confezionati in Piemonte e realizzati attraverso una filiera tessile trasparente e tracciabile. Sono stati dunque realizzati attraverso una filiera tessile trasparente, tracciabile ed etica e con l’utilizzo di processi e materiali sostenibili con la direzione artistica e creativa di Olga Pirazzi e dei fashion designer Flavia La Rocca e Tiziano Guardini. “I personaggi che nello spettacolo si svestono per esprimere uno stato di nudità – viene concluso nella presentazione – vengono coperti con un completo nero in mussola di cotone. Il nero è proposto come il non-colore che permette di ritornare a fare parte del tutto, scomparire per poi ricomparire con consapevolezza, ma se lo si interpreta dal punto di vista artistico il nero è l’assenza del colore ed è quindi espressione del denudarsi per permettere poi ai colori di tornare a dipingersi sui corpi e esprimere l’essenza di noi stessi”.


Crediti immagine di copertina: Salvatore Pastore.
I PROTAGONISTI
Alessandro Preziosi e Nando Paone – Aspettando Re Lear
di Tommaso Mattei
da William Shakespeare
Re Lear – Alessandro Preziosi
Gloucester – Nando Paone
Kent – Roberto Manzi
Cordelia – Arianna Primavera
Edgar – Valerio Ameli
opere in scena – Michelangelo Pistoletto
abiti di scena – Cittadellarte Fashion B.E.S.T. (Olga Pirazzi, Flavia La Rocca, Tiziano Guardini)
musiche – Giacomo Vezzani
supervisione artistica – Alessandro Maggi
regia – Alessandro Preziosi
assistente alla regia – Roberto Manzi
coordinamento editoriale – Chiara Belliti
assistente Michelangelo Pistoletto – Alessandro Lacirasella
grafica – Mauro Luccherini
ufficio stampa – Margherita Cugini
trasporti – Montenovi Trasporti
direttore di scena – Mimmo Pirolla
sarta – Silvia Lombardi
capo elettricista – Carmine Corrado
service audio e luci – Emmedue srl
produzione – PATO srl,  TSV-Teatro Stabile del Veneto, Teatro della Toscana