“WeFree”, a Biella una campagna per contrastare il disagio giovanile ai tempi del Covid-19
Fondazione CRT, Fondazione CRB e Comunità San Patrignano proporranno ad oltre 120 alunni dell'Istituto “Bona” e ad altre scuole del territorio l'iniziativa tesa a prevenire l'uso di sostanze stupefacenti. Il progetto si articolerà attraverso una narrazione filmica con specifiche testimonianze a cui seguirà un momento di dialogo tra gli studenti e i protagonisti dell'opera.

Esistono numerose campagne rivolte a sensibilizzare soggetti su temi delicati, spesso di fragilità sociale di vario tipo. Ma in ogni problema, chi ha vissuto davvero uno specifico dramma o crisi ha una ‘marcia in più’ nel condividere quella che è stata una sua storia. Anche in una narrazione, il semplice racconto di fatti altrui (un momento che può essere visto come una lezione distaccata) non è equiparabile alla testimonianza, a prescindere dalle abilità oratorie del soggetto. Quanto accennato, chiaramente, è frutto di pareri soggettivi, non da esperto, ma da ‘semplice’ persona. Così, a livello personale, l’impressione è che la nuova campagna lanciata da Fondazione CRT, Fondazione CRB e Comunità San Patrignano abbia tutto per risultare efficace. L’obiettivo dell’iniziativa è aiutare prevenire casi di disagio giovanile anche grazie a una narrazione che mette al centro chi ha vissuto sulla propria pelle una dipendenza da sostanze stupefacenti.

WeFree – Il mondo che vorrei dipende da noi (del Progetto Diderot della Fondazione CRT, realizzata con il cofinanziamento della Fondazione Cassa di Risparmio di Biella) propone infatti un vero e proprio prodotto cinematografico in cui Carolina, Melita e Federico – tre ragazzi che hanno svolto il percorso di recupero in comunità e oggi si sono reinseriti – raccontano la loro storia, i loro errori e la vita ritrovata, guidati dall’attore Francesco Apolloni. Dopo la visione dell’opera, intitolata #Chiaroscuro, gli studenti partecipanti al progetto prenderanno parte a un dibattito online con alcuni dei giovani protagonisti, mentre la moderazione degli incontri sarà a cura della giornalista Angela Iantosca.

WeFree, nello specifico, è condotta dalla Comunità San Patrignano ed è stata rimodulata a distanza in tempi di Covid-19: incontri online, webinar e un documentario forniscono ai giovani i contenuti, gli strumenti e gli stimoli per la prevenzione all’uso delle sostanze stupefacenti e per educarli a stili di vita consapevoli. A Biella, prenderà parte al progetto l’Istituto di istruzione superiore ‘Eugenio Bona’, coinvolgendo complessivamente 126 ragazzi di 6 classi; non solo, come nell’anno precedente la Fondazione CRB ha aperto l’attività anche ad altri istituti comprensivi e per ora si sono iscritte già 6 le classi terze dell’Istituto comprensivo San Francesco di Biella e alcune classi dell’Istituto comprensivo di Trivero.

La consapevolezza e la responsabilità – ha affermato il presidente della Fondazione CRT Giovanni Quaglia – si costruiscono soprattutto a scuola: è qui che germogliano le aspettative, i sogni, le speranze dei cittadini di oggi e di domani. Ecco perché Fondazione CRT con la Comunità di San Patrignano propone agli studenti una campagna ad hoc per prevenire le dipendenze e il disagio giovanile, tanto più significativa in un periodo così complesso come quello attuale”. Anche il presidente della Fondazione CR Biella Franco Ferraris ha messo in luce l’importanza dell’iniziativa: “I nostri giovani – ha sottolineato – sono il patrimonio più prezioso, tutto quello che oggi facciamo per il loro benessere, la loro formazione culturale ed umana, la loro crescita è un investimento sul futuro. In questo anno così difficile purtroppo i dati ci parlano di un aumento significativo dei fenomeni di dipendenza ed esclusione, per questo la Fondazione Cassa di Risparmio di Biella ha aderito con convinzione al progetto WeFree perché attraverso la voce e l’esempio di altri giovani i nostri ragazzi possano trovare conforto e ispirazione – ha concluso – per mettere in campo quelle forze vitali capaci di cambiare il loro futuro e quello della comunità in cui vivono”.


* L’iniziativa fa riferimento al progetto Diderot della Fondazione CRT.
Foto di copertina di karosieben da Pixabay.