Il Coronavirus ha frenato bruscamente le attività formative di un’intera nazione. La chiusura delle scuole è stata uno dei primi provvedimenti adottati per contenere il contagio della pandemia. Gli inevitabili contatti, naturalmente, in una classe non possono essere evitati e la chiusura degli istituti di ogni ordine è grado è stata la logica conseguenza. L’istruzione, però, non si ferma. L’Italia intera sta adottando nuove misure tese a garantire – seppur in modalità inedite – la normale, per quanto possibile, attività didattica. La tecnologia si sta rivelando l’ingrediente determinante che permette a questo processo educativo di concretizzarsi, con le lezioni a distanza. Ci sono famiglie, però, con non dispongono di PC, tablet o risorse che permettano ai figli di seguire questi programmi da remoto.
A Lecce, un nuova iniziativa ha permesso di ovviare al problema: saranno consegnati computer e tablet agli studenti delle scuole secondarie di primo grado che ne sono sprovvisti e che hanno difficoltà a seguire la didattica online; gli alunni, così, non correranno il rischio di restare indietro sui programmi di studio. Nel dietro le quinte dell’iniziativa figura il comune pugliese e L‘Acchiappalibri*, la prima biblioteca di comunità interamente dedicata ai bambini di fascia d’età compresa dai tre ai 13 anni. Ecco quindi il contributo della struttura: 14 computer portatili e 29 tablet della biblioteca saranno consegnati agli studenti bisognosi, individuati attraverso il confronto tra l’assessorato alla Pubblica Istruzione del Comune di Lecce e la Rete degli istituti scolastici cittadini, che ha fornito un elenco di famiglie sprovviste di dispositivi tecnologici.
La Giunta comunale, infatti, ha dato mandato al dirigente del settore Pubblica Istruzione di favorire, in collaborazione con la Società Orione – che gestisce la biblioteca –, la messa a disposizione della strumentazione a titolo di comodato gratuito dei ragazzi fino alla riapertura delle scuole. La proposta è venuta da Luigi Orione, gestore della biblioteca, le cui attività sono al momento sospese in ottemperanza alle norme vigenti. “Siamo da sempre attenti – ha affermato Orione – alle fasce più deboli e bisognose ancor più in questo particolare frangente. Essendo consapevoli che la dotazione di computer e tablet sarebbe rimasta inutilizzata in questo momento di distanziamento sociale, abbiamo proposto all’assessore Fabiana Cicirillo e Silvia Miglietta, che hanno sposato la proposta condividendola con il Sindaco Carlo Salvemini, di cedere l’attrezzatura de L’Acchiappalibri a i richiedenti per poter portare a termine l’anno scolastico”.
L’assessore alla Pubblica Istruzione Fabiana Cicirillo ha dato il suo punto di vista su questo proposta a tinte solidali: “Questa iniziativa, per quanto limitata nei numeri, ci consentirà di andare incontro ad alcuni ragazzi delle scuole medie che non hanno la possibilità, in questo momento, di accedere alla didattica a distanza. La garanzia del diritto allo studio anche nelle modalità online e a distanza è un grande tema che l’emergenza sanitaria sollecita. Il nostro obiettivo – ha argomentato – è garantire a chi non ha i mezzi di poter accedere al pari di tutti gli altri a lezioni e materiali di studio online, ed è molto incoraggiante che il ministro Azzolina abbia annunciato un cospicuo stanziamento da parte del Governo proprio a questo fine. Noi, nel frattempo, facciamo del nostro meglio con i mezzi che abbiamo”. Questa è una bellissima l’iniziativa, certo, ma in un paese in cui la costituzione prevede il diritto all’istruzione, il fatto che dopo più di un mese ancora migliaia di ragazzi non vi abbiano potuto accedere resta un problema che andrà affrontato da tutti gli enti preposti.