UNIDEE Residency Programs, a Barcellona il public programme “Circular Tides. Encounters in Mediterranean Timescapes”
Oggi e domani - 5 e 6 aprile - presso La Escocesa e il Barcelona Maritime Museum si terrà una due giorni che inviterà i partecipanti a intraprendere un'esplorazione delle temporalità intessute nel cuore del Mar Mediterraneo, incontrando alcune delle storie e dei racconti portati dalle sue onde. L'appuntamento - inserito nel contesto del biennio di ricerca "Neither on Land nor at Sea" di UNIDEE Residency Programs - vedrà protagonisti il duo d'artista HUNITI GOLDOX, Mafe Moscoso, Helios (Ilyas) F. Garcés, Serahboo.m e Chiara Cartuccia.

Scorgere un futuro non desiderabile mentre si è in piedi su una riva perduta, con i piedi in fondo a un passato che riemerge senza mai allontanarsi veramente”: questa frase profonda, riflessiva, ispiratrice, presenta allegoricamente e fa da sfondo a Circular Tides. Encounters in Mediterranean Timescapes, un public programme nato da una collaborazione tra La Escocesa e UNIDEE Residency Programs di Cittadellarte; non solo, fa parte del biennio di ricerca Neither on Land nor at Sea, un progetto – curato dalla visiting curator Chiara Cartuccia – che esplora i rischi e le possibilità insite nell’immaginazione geografica attraverso un’analisi plurale e collettiva delle complessità mediterranee. Proprio presso La Escocesa e il Barcelona Maritime Museum si articolerà oggi e domani l’iniziativa, che vedrà protagonisti il duo d’artista HUNITI GOLDOX, Mafe Moscoso, Helios (Ilyas) F. Garcés, Serahboo.m e la stessa Chiara Cartuccia, presente per l’occasione insieme ad Annalisa Zegna, Research and Production Coordinator di UNIDEE Residency Programs. Il programma di talk e performance invita a intraprendere una piccola esplorazione delle temporalità intessute nel tessuto del Mar Mediterraneo, incontrando alcune delle storie e dei racconti portati dalle sue onde. “Attraverso i loro contributi, gli artisti e ricercatori invitati HUNITI GOLDOX, Mafe Moscoso e Helios (Ilyas) F. Garcés compongono un mosaico narrativo – si legge nell’apposita presentazione – che scava nelle viscosità del Mediterraneo storico – il paesaggio marino in cui le ambizioni coloniali dell’Europa sono state concepite e realizzate per la prima volta e in cui le aspirazioni imperiali dell’Occidente continuano a manifestarsi e ad agire – per estendersi in proiezioni speculative di profondi futuri post-umani. Inscritto in uno spazio di scambio aperto, adottando i linguaggi intrecciati del suono, della performatività e della comunanza informale, questo incontro cerca di rompere gli approcci lineari alla comprensione del Mediterraneo come territorio di creazione del mondo e di resistenza”.

Scopriamo ora tutto il programma, che inizierà alle 19 presso La Escocesa, dove la curatrice Chiara Cartuccia introdurrà l’evento e dialogherà con HUNITI GOLDOX, Mafe Moscoso e Helios (Ilyas) F. Garcés, artisti e ricercatori invitati al programma. Alle 19.30 si terrà poi Topo Terra curato da HUNITI GOLDOX, che vedrà il duo d’artista presentare “una performance screening – così gli organizzatori – che svela terreni nuovi o nascosti che fanno o disfano le geografie e la loro composizione materiale e resistenza”. All’interno di un laboratorio fittizio, in risposta a una richiesta dei futuri abitanti della Terra, gli artisti hanno creato un archivio di campioni digitali e fisici che percorreranno attraverso storie, proiezioni video e materia. Non solo: sarà posta sotto i riflettori la ricerca di Huniti Goldox sull’ecologia, la mutazione forzata e la politica dell’acqua degli ultimi 5 anni in Giordania, Tunisia, Germania e Albania guiderà i diversi punti di contatto del viaggio. “Questa cornice – viene aggiunto nella presentazione – offrirà spunti di riflessione sull’interconnessione delle realtà ecologiche e geopolitiche, sull’intervento e sulla violenza che vi è insita”. Alle 20.30 si concluderà la giornata con un Dj set curato da Serahboo.m.
Sabato, invece, le attività si svolgeranno dalle ore 11 alle 13.30 al Barcelona Maritime Museum, dove è previsto The sea in the museum. Fiction and repairing colonial liquid wounds, un workshop curato da Mafe Moscoso e Helios F. Garcé. “Se il Mar Mediterraneo è stato un mezzo per esplorare e colonizzare altri territori, come prendono forma le narrazioni coloniali nella Catalogna del XXI secolo? Qual è il posto dell’acqua – queste le domande attorno alle quali si articolerà il laboratorio – nel museo, quali storie vengono raccontate e quali no? Quali sono gli incroci tra il Mar Mediterraneo e i processi coloniali? È possibile trovare aree di resistenza antirazzista all’interno del Museo?”. L’attività sarà divisa in due parti: la prima prevede una visita guidata che porterà i partecipanti a scoprire quanto esposto nel museo, mentre nella seconda – attraverso una narrativa speculativa – sarà proposto un esperimento di scrittura incentrato sul Mar Mediterraneo.

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