Il simbolo trinamico genera arte, sostenibilità e creatività anche in Nord Africa: domani il Collettivo Terzo Paradiso Tunisia, realtà che opera nel campo della sperimentazione creativa e della ricerca urbana, della produzione culturale e dell’educazione, curerà uno speech online incentrato sul segno-simbolo che vedrà come relatore Michelangelo Pistoletto. L’incontro, proposto in presenza e da remoto alla Selma Feriani Gallery di Sidi Bou Said dalle ore 18:00 alle 19:30, è intitolato Arte e territorio. Riflessioni intorno al Terzo Paradiso con Michelangelo Pistoletto e sarà visionabile in diretta Facebook nelle pagine della galleria tunisina e di Cittadellarte. Come specificato nell’apposita nota stampa della curatrice Viviana Longo, la presenza di Michelangelo Pistoletto sarà l’occasione per riflettere su come la poetica del Terzo Paradiso possa essere il motore generativo per una nuova idea di cittadinanza, che specchiandosi nel Mediterraneo riconosce ed esprime diversità e similitudini per una rinnovata splendente civiltà, attraverso l’arte e la cultura. “Una pratica artistica – così gli organizzatori – che proprio al margine agisce in potenza per una riappropriazione e trasformazione dello spazio urbano e sociale e per la costruzione di collettività e comunità che si generano dall’incontro”. Nel dietro le quinte dell’evento figurano i seguenti curatori: Ahmed Ben Nessib, Aymen Mbarki, Calogero Tornese, Daniele Fabio, Francesco Saverio Teruzzi, Iole D’Agostino, Nizar Rejeb, Salma Kossemtini e Viviana Longo.
“Artista di fama internazionale – si legge nel comunicato in riferimento a Pistoletto –, da sempre il suo lavoro persegue un obiettivo, quello di porre l’arte al centro di una trasformazione sociale responsabile. Nella presa in carico delle questioni inerenti alla società, oggi porta avanti un grande e ambizioso progetto per un’opera planetaria, aperta e partecipata. È il Terzo Paradiso, un segno che diventa il simbolo del cambiamento. Un invito a compiere azioni per la ri-definizione dell’equilibrio tra natura e artificio, alterato da un progresso incontrollato. Una mobilitazione collettiva e collaborativa per la creazione di un’opera d’arte globale che pratichi una riconciliazione tra le azioni che l’uomo compie e gli effetti che queste producono sull’ambiente, naturale e umano. In nome di questa visione persone da tutto il mondo si sono attivate divenendo ambasciatori di un’idea di trasformazione sociale responsabile e sostenibile”.
A questo proposito, partendo dal manifesto di Michelangelo Pistoletto Coltivare la città, si rifletterà insieme al fondatore di Cittadellarte sull’arte come agente di trasformazione urbana e sociale. Ribaltando il normale svolgimento delle conferenze, a Tunisi le Istituzioni si metteranno in ascolto e, mettendo l’arte al centro, si tenterà di creare un terreno progettuale e di incontro in cui pratiche politiche, culturali e urbane si integrino. Con l’idea di far crescere il dibattito critico sul ruolo dell’arte nei processi di trasformazione dei territori e grazie alle riflessioni di Michelangelo Pistoletto, inizia così a Tunisi la riflessione su ‘Arte e Territorio’ del Collettivo Terzo Paradiso Tunisia, perché, come sottolineato da Francesco Saverio Teruzzi, coordinatore degli ambasciatori Rebirth/Terzo Paradiso, il Terzo Paradiso “è un simbolo, ma anche un’occasione. Il poter indirizzare grandi azioni artistiche e piccole azioni quotidiane in un’unica direzione che incredibilmente è tutta intorno a noi. Il simbolo del Terzo Paradiso, attraverso il terzo cerchio, rappresenta il superamento di tutte le scuse: non si può semplicemente incolpare il passato né attendere passivamente un eventuale futuro, la nostra responsabilità è adesso, è presente, è il presente e non ci possiamo tirare indietro”.