“Creare la pace”: a Givoletto un murale ispirato al Terzo Paradiso e al goal 16 dell’Agenda 2030
Gli alunni della classe 2A della scuola Primaria di Givoletto dell'Istituto Comprensivo di Druento - in provincia di Torino - hanno realizzato, col supporto della docente Donatella Tuberga, un murale a Givoletto nella piazza della Concordia dedicato al simbolo trinamico e al sedicesimo obiettivo di sviluppo sostenibile. L'opera, che verrà inaugurata il prossimo settembre, è frutto di un percorso educativo sulla pace condotto dalla maestra che ha portato i suoi studenti a visitare Cittadellarte e la mostra "Molti di Uno" di Michelangelo Pistoletto al Castello di Rivoli: “La mia intenzione - ha affermato - è continuare a rendere i miei allievi protagonisti e piccoli messaggeri di sostenibilità e arte". Vi proponiamo il racconto dell'insegnante.

Il murale realizzato racchiude la progettualità e gli approfondimenti di due anni di lavoro sulla tematica della pace da parte delle classi 2A e 2B della Scuola Primaria di Givoletto. Nell’anno scolastico 2022-23 le due classi hanno strutturato percorsi trasversali all’interno delle loro progettazioni annuali per praticare la convivenza in gruppo e comprendere le relazioni umane positive (il dialogo) e negative (il litigio). I bambini sono entrati nella parola ‘pace’ attraverso le azioni possibili per promuoverla e con i percorsi di outdoor hanno sperimentato il legame con la natura e il territorio abitato e hanno compreso l’urgenza di perseguire comportamenti corretti e sostenibili. Sono emerse parole-valore (amore, insieme, giusto, armonia, grazie, vita, aiutarsi, sorriso, bellezza, amici, felicità, benessere) essenziali per intraprendere il cammino verso la pace vera, duratura e per tutti. Il lavoro di esplorazione, conoscenza, semina e cura delle piante ha ‘radicato’ concetti e azioni di cui i bambini si sentivano custodi e messaggeri. Il 16 maggio 2023 è stata organizzata una grande attività didattica per la Giornata nazionale del vivere Insieme in Pace, dove tutte le classi del plesso di Givoletto hanno praticato la ‘Scuola all’aperto’ nella piazza del paese e, per un giorno, la scuola non ha avuto muri! In quella attività di service learning ogni gruppo classe ha mostrato i suoi lavori e i suoi approfondimenti sui goal dell’Agenda 2030, proponendo la partecipazione reciproca e attiva tra studenti. La performance collettiva finale ha suggellato le emozioni provate e ha creato un legame di pace con la comunità globale: l’umanità, che va oltre il luogo e oltre il tempo. Nell’anno scolastico 2023-24 i bambini hanno attinto da tutte quelle ricche esperienze del passato per avviare la progettazione dell’immagine del goal 16 trasformato dalle azioni sostenibili intraprese, da realizzare sul muro. Alle idee si sono aggiunte le nuove progettazioni del presente anno scolastico ed anche l’immaginazione di ciò che di significativo poteva essere stimolante come messaggio per il futuro.


Il murale
Il goal 16 centrale all’opera è grande ed evidente, alla sinistra vi è un gruppo di bambini che toccano e spingono il pannello dell’obiettivo; alla destra emerge lo sfondo delle montagne di Givoletto. Dietro al gruppo di bambini spunta in modo più o meno evidente il tratto del Terzo Paradiso, simbolo creato dall’artista Michelangelo Pistoletto. Il murale rappresenta lo sforzo e la determinazione dei bambini che hanno capito l’importanza della pace sopra ad ogni cosa e la spingono dentro al territorio di Givoletto. Quel blocco (il goal 16) è di dimensioni grandi, supera l’altezza dei bambini stessi, ma loro non sono preoccupati di ciò, sanno che la pace è un desiderio, una tensione di tutti e come tale va perseguita da chiunque. Il territorio di Givoletto (il signor Givoletto con le sue montagne) non aspettava altro che diventare la base di una comunità attenta e dedita alla pace. Sulle sue montagne si leggono evidenti alcune parole costitutive per le relazioni di una comunità: ‘memoria’, che dà il senso a ciò che è stato in quanto è insegnamento utile per comprendere e migliorare; ‘dialogo’, quale esercizio di libertà e di rispetto reciproco; ‘gentilezza’, come atteggiamento per porsi e proporsi nella vita e nelle relazioni. Il gruppo di bambini vuole essere rappresentativo e inclusivo di tutti i bambini del mondo. I visi hanno espressioni sorridenti e fiduciose, il gesto che compiono di spingere insieme li fa sentire gruppo, l’energia del noi che fa la differenza ed è generatrice di cambiamento. Il ‘noi’ rappresenta l’equilibrio creativo tra l’io e il tu. Ed ecco la formula della creazione: 1+1=3, proposta dall’artista Michelangelo Pistoletto e ben compresa dai bambini autori del murale. Tutti loro hanno desiderato inserirla nell’immagine come concetto che l’arte può rendere visibile e accessibile alla comprensione chiunque si soffermi di fronte all’opera murale realizzata. Io + tu = noi, la forza del gruppo che valorizza l’identità di tutti e crea la relazione e tutte le opportunità che da essa scaturiscono. L’aver tracciato il simbolo del Terzo Paradiso come sfondo e avvio dell’immagine complessiva sul muro, sta a significare sentirsi artefici di cambiamento, grazie al gesto artistico che comunica e trasforma.

Trasformazione del goal 16
Gli elementi del simbolo del goal 16 dell’Agenda 2030 sono una colomba, un rametto di ulivo e il martelletto del giudice. Nell’immagine proposta nel murale realizzato rimane fondamentale la colomba come simbolo di pace, ma il suo piumaggio si è trasformato; sulle penne bianche compaiono le parole-valore essenziali per avere la pace, il corpo si tinge dei colori dell’arcobaleno per richiamare alla speranza e alla serenità, l’arcobaleno dona colore e aiuta a guardare avanti. La colomba così trasformata è più forte e determinata. La nostra colomba porta nel becco un rametto di quercia: il significato di tale scelta è rendere evidente il legame tra il territorio e questo albero autoctono; i bambini hanno imparato ad amare la quercia seminando ghiande e curando la crescita di piccole ‘quercette’ e la quercia è simbolo di forza e solidità (l’essenza della quercia compare nell’emblema della Repubblica Italiana e anche lo stemma di Givoletto ha un ramo di quercia). La nostra colomba non porta tra le zampette il martelletto del giudice per richiamare alla giustizia, ma porta un libro importante, il più importante per la comunità democratica italiana, ossia la Costituzione della Repubblica Italiana, con la legge fondamentale dello Stato Italiano. In particolare, tra le pagine della Costituzione si intravede la scritta ‘Art. 11’, per ricordare ciò che prescrive quell’articolo: “L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo”. Nel murale ci sono due piccoli personaggi che richiamano due tematiche che devono sempre essere tenute in considerazione e i bambini hanno scelto di rappresentarle con fantasia attraverso gli animali. Sono un’ape e una farfalla: l’ape per richiamare alla sostenibilità e all’attenzione all’ambiente e la farfalla per ricordare la bellezza e la trasformazione come valori inclusivi.

Donatella Tuberga, insegnante referente del progetto