“V.I.T.A. nello spazio extraterrestre”: in Val Ferret un incontro con Nespoli, Pistoletto e Grimaldi
Il 3 agosto, alle ore 11, Les Maisons de Judith ospiterà l'appuntamento presentato da Glorianda Cipolla e moderato da Fortunato D'Amico. L'evento, proposto sulla scia della Missione VITA aveva visto protagonista l'astronauta con la partecipazione creativa del maestro, sarà dedicato alla relazione tra arte e scienza.

In Val Ferret si terrà per la terza volta un incontro dedicato al Terzo Paradiso di Michelangelo Pistoletto. Quest’anno, l’evento si concentrerà sulla connessione tra arte e scienza, con uno specifico focus sulle missioni spaziali. Il titolo, a questo proposito, anticipa parte dei contenuti dell’iniziativa: V.I.T.A. nello spazio extraterrestre. “Il futuro dell’astronautica – spiegano gli organizzatori – si presenta come un periodo di continuo progresso e sfide interessanti. Le prospettive includono un’ulteriore esplorazione del sistema solare, missioni robotiche e umane su Marte e sulla Luna, ulteriori sviluppi tecnologici per migliorare l’efficienza delle missioni spaziali e l’approfondimento dell’esplorazione oltre il nostro sistema solare. Quali saranno gli impatti sulla sostenibilità, sulla coesione sociale e sull’organizzazione della vita planetaria provocati da questi progressi scientifici e spaziali? Quali principi etici ispireranno e guideranno le missioni spaziali perché diventino attività responsabili che tengano conto degli effetti e delle implicazioni a lungo termine?”. A discutere di questi temi il 3 agosto 2024, presso le Les Maisons de Judith, saranno presenti i seguenti relatori: Michelangelo Pistoletto, Paolo Nespoli e Fabio Massimo Grimaldi (direttore di ALTEC – Aerospace Logistics Technology Engineering Company); l’evento, presentato da Glorianda Cipolla, sarà moderato da Fortunato D’Amico.

Il dietro le quinte
Michelangelo Pistoletto e Paolo Nespoli sono stati i protagonisti nel 2017 di Expedition 52/53, destinazione la Stazione Spaziale Internazionale (ISS). La missione, denominata VITA, Vitality, Innovation, Technology, è stata la terza di lunga durata delle sei che la NASA ha messo a disposizione dell’ASI – Agenzia Spaziale Italiana nell’ambito dell’accordo per la consegna dei moduli logistici, Leonardo, Donatello e Raffaello (tutti i dettagli cliccando qui). Il protagonista della missione è stato l’astronauta dell’ESA Paolo Nespoli, stazionato sulla ISS per la terza volta. Tra i simboli rappresentati all’interno del segno formula Terzo Paradiso, assunto come emblema del progetto, vi erano un filamento di DNA per la vita e la scienza, un libro per la cultura e l’istruzione, e la Terra stessa come emblema dell’umanità. A questa missione è stata associata un’altra iniziativa, l’app SPAC3, sviluppata da ESA con RAM Radioartemobile, in collaborazione con ASI e Cittadellarte. L’app era finalizzata a sensibilizzare la salvaguardia della vita sul nostro pianeta, coinvolgendo il pubblico nella creazione di un’opera d’arte sociale. Con SPAC3 era possibile seguire la missione, creare collage artistici con le immagini catturate dalla piattaforma da Paolo Nespoli e partecipare attivamente all’opera collettiva basata sui concetti del Terzo Paradiso. Un’iniziativa che ha permesso di avvicinare lo spazio extraterrestre alla comunità planetaria e diffondere i concetti di sostenibilità condividendo messaggi relativi ai 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, focalizzati sulle questioni globali relative all’habitat, all’economia, alla prosperità del pianeta, al partenariato e alla pace preventiva.

La voce degli organizzatori
Solo una visione chiara dell’interconnessione tra progresso scientifico, esplorazione spaziale, sostenibilità e doveri etici – viene specificato nell’apposita nota stampa – potrà guidare l’umanità verso un futuro in cui l’espansione nello spazio diventi un’opportunità per crescere in simbiosi con il nostro pianeta e con l’ecosistema cosmico circostante. Il dialogo interdisciplinare e la cooperazione sono imprescindibili per massimizzare i vantaggi di questo avvincente cammino verso l’ignoto. Scienza e arte, nelle loro molteplici forme di creare e dialogare con l’ambiente e la società, devono collaborare per contribuire al progresso della cultura, alla realizzazione di progetti di rinascita e innovazione per favorire l’opera di umanizzazione attraverso una pace preventiva”.