A Baku una mostra personale di Michelangelo Pistoletto
Dal primo aprile fino al 10 giugno 2018, nella capitale dell'Azerbaigian, andrà in scena la mostra personale dell'artista biellese titolata "Do it", grazie alla collaborazione tra Cittadellarte e l'organizzazione artistica non profit YARAT. L'esposizione avrà come fulcro il manifesto di Pistoletto del 2003 "Il Terzo Paradiso".

L’arte di Michelangelo Pistoletto “vola” in Azerbaigian: YARAT – Contemporary Art Space proporrà una mostra personale di lavori nuovi e storici dell’artista biellese. L’esposizione, titolata “Do it”, visitabile dal primo aprile al 10 giugno 2018 a Baku, avrà come fulcro “Il Terzo Paradiso”, il testo scritto dallo stesso Pistoletto nel 2003. Si tratta di un manifesto per un futuro in cui natura e società coesistono in armonia. “Il Terzo Paradiso” riflette la responsabilità sociale di perseguire un mondo più sostenibile “portando tutto ciò che è artificiale – come scritto nel manifesto di Pistoletto – cioè la scienza e la tecnologia, insieme all’arte, a ridare vita al nostro pianeta”. In occasione della personale allo YARAT, l’artista continua a usare questa ideologia come catalizzatore per nuove istallazioni, che saranno presentate in conversazione con una selezione dei suoi primi lavori.

“La nozione di sostenibilità – si legge in una nota stampa nel sito internet di YARAT – si manifesta anche attraverso una serie di programmi educativi concepiti per studenti e incentrati sulla metodologia di Pistoletto e della sua Fondazione (Cittadellarte), che includono laboratori per bambini e giovani artisti e lezioni per studenti universitari. Questa componente educativa si svilupperà nel corso di un anno e mostrerà a educatori locali di scuole in tutto l’Azerbaigian come sviluppare ed espandere il modo in cui i bambini si approcciano alla sostenibilità e ai processi creativi”.

Scopriamo quindi YARAT (in azero significa ‘creare’): è un’organizzazione artistica non profit fondata da artisti con sede in Baku – istituita da Aida Mahmudova nel 2011 – ed è dedicata all’arte contemporanea con un impegno a lungo termine di costituire un polo di pratiche artistiche, ricerca, pensiero ed educazione per il Caucaso, l’Asia centrale e le zone limitrofe. Lo YARAT comprende lo YARAT Art Centre (un edificio navale dell’era sovietica di 2mila metri quadrati, inaugurato nel 2015, che è lo spazio espositivo principale), l’ARTIM Project Space, gli YARAT Studios, la YAY Gallery e un esteso programma didattico.

A ottobre del 2015 l’organizzazione azera ha aperto l’ARTIM (nella lingua locale significa “progresso”): uno spazio centrale, accessibile e dinamico nella città vecchia di Baku, che presenta pratiche sperimentali e nuovi lavori di professionisti del mondo dell’arte emergenti del territorio e degli artisti internazionali che partecipano al programma di residenza. Espone 12 progetti su piccola scala ogni anno. La YAY Gallery, invece, è una galleria commerciale aperta nel 2012 per supportare ulteriormente l’infrastruttura artistica in Azerbaigian. La galleria espone artisti azeri in carriera o affermati sia localmente sia all’estero. La YAY (che in azero significa ‘condividere’) condivide tutti gli introiti dalle vendite delle opere tra gli artisti e lo YARAT.

Nel 2016 l’organizzazione ha lanciato un nuovo programma di residenza. Mirato allo sviluppo di nuove voci azere e artisti emergenti internazionali, si focalizza su pratiche innovative e artisti con un interesse per la regione. Il programma di residenza si svolge negli YARAT Studios, che può ospitare 11 artisti. L’educazione è stata al cuore delle attività dello YARAT fin dalla sua creazione. Con un programma pubblico dedicato che include laboratori, lezioni e proiezioni, oltre a uno specifico programma di residenze d’artista, lo YARAT ambisce a dare accesso a un ampio pubblico di ogni età. Il programma investe in modo pro-attivo nel costruire comunità e nel coltivare una maggiore comprensione e coinvolgimento nell’arte contemporanea.

Foto di Paolo Naldini.