Coltivare un orto biologico, conoscere le tipologie di suolo, scoprire le rotazioni e le consociazioni, controllare le erbe infestanti, contrastare le eventuali malattie degli ortaggi in modo sostenibile e applicare operazioni meccaniche (sarchiatura, rincalzatura e pacciamatura): sono queste, in sintesi, le tematiche chiave del nuovo corso di Let Eat Bi, che verranno affrontate interamente online in videoconferenza. L’iniziativa intitolata Come coltivare un orto bio, curata dagli agronomi Alice Bordignon ed Enrico Regis, si svolgerà sulla piattaforma Zoom al giovedì in 4 serate dalle 21 alle 22, ossia il 18 e il 25 marzo e l’8 e il 15 aprile. Alice è un’agronoma di Santhià con origini biellesi, che si occupa di corsi e assistenza alle aziende frutticole e orticole (oltre che insegnante in una scuola secondaria di primo grado), mentre Enrico, anch’esso vercellese e docente di scuola media, è specializzato nei processi di stabilità delle piante, architettura del paesaggio e perizie. “Abbiamo proposto questo corso – ha esordito Alice – tra marzo e aprile perché è il periodo migliore per preparare l’orto. L’iniziativa si rivolge a neofiti, hobbisti di orticoltura e a coloro che hanno già le basi e desiderano ricevere un’infarinatura in più su questo argomento”. L’agronoma, insieme a Let Eat Bi, ha dovuto rimodulare la fruizione del corso per far fronte all’emergenza Covid-19, ma la proposta online consentirà di coinvolgere un bacino di utenza più ampio, non necessariamente biellese o vercellese. “Sarà un approccio nuovo – ha aggiunto – perché negli ultimi anni ho organizzato giornate di orticoltura e frutticoltura con la potatura delle piante nel periodo autunnale, alternando la parte pratica e quella teorica, sempre in presenza”.
L’agronoma si sofferma poi sull’impronta che darà al corso, che avrà numerose affinità coi principi di Let Eat Bi: “L’attività che proporremo sarà costruita sulla filosofia di agricoltura biologica e metteremo in luce l’importanza di alimentarsi e coltivare cibo bio. Oltre ai suggerimenti che daremo, saremo a disposizione dei partecipanti per venire incontro alle loro esigenze”. Alice ha inoltre anticipato ai nostri microfoni la differenza fra i metodi di coltivazione: “In quello convenzionale si fa uso di prodotti chimici, tra fertilizzanti, insetticidi e fungicidi; in quello dell’agricoltura integrata si utilizzano prodotti chimici soltanto quando c’è la necessità; nel metodo biologico, invece, vengono utilizzati solo concimi, fungicidi e insetticidi di origine vegetale e/o animale”. Con il corso gli organizzatori intendono inoltre sensibilizzare gli aspiranti partecipanti a coltivare un orto in casa propria, avvicinando le persone alla natura e all’agricoltura sostenibile. Non solo: “In questo periodo di pandemia – ha concluso – sarà interessante passare serate diverse, confrontandoci su argomenti positivi, legati alla natura e alla rinascita. L’iniziativa potrà essere un toccasana anche in un’ottica di benessere emotivo per tutti i partecipanti”.