A Michelangelo Pistoletto il premio “Ordine della Minerva”
L'11 dicembre l'Università degli Studi "Gabriele d'Annunzio" di Chieti-Pescara, in occasione dell'evento di inaugurazione dell'anno accademico 2019/2020, assegnerà il prestigioso riconoscimento all'artista biellese.

Non un semplice evento di presentazione, ma molto di più: domani, dalle 10.30, verrà presentato il nuovo anno accademico dell’Università d’Annunzio di Pescara-Chieti presso l’auditorium del Rettorato con una serie di interventi di relatori d’eccezione. Il programma prevede i saluti introduttivi del magnifico rettore Sergio Caputi, a cui seguiranno quelli di Francesco Di Giovanni per il personale amministrativo e tecnico ed Esterina Flammia a nome degli studenti dell’Ateneo. La giornata entrerà nel vivo con una prolusione del professor Umberto Bultrighini, intitolata Accoglienza e sostenibilità: Marsiglia e la riflessione degli antichi, e con la testimonianza di Rosa Maria Carletti, neo-laureata d’eccellenza dell’Università d’Annunzio. Avrebbe dovuto partecipare anche Lorenzo Fioramonti, ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, ma impegni di governo legati all’esame e all’approvazione della legge finanziaria lo tratterranno a Roma.

In conclusione, calerà il sipario sull’inaugurazione con un momento celebrativo: il conferimento dell’Ordine della Minerva a Michelangelo Pistoletto, che terrà un breve intervento dopo la consegna del riconoscimento. Il premio in questione è un’onorificenza accademica istituita dall’Università degli Studi Gabriele d’Annunzio nel 1986 a Chieti. L’Ordine della Minerva, nello specifico, viene assegnata a personalità nazionali ed internazionali che tramite le proprie opere hanno svolto un ruolo fondamentale per il progresso della scienza, della cultura e della società civile. “La massima onorificenza concessa dall’Università – recita così la nota stampa dell’appuntamento – quest’anno è stata attribuita a Michelangelo Pistoletto, artista di fama internazionale, protagonista assoluto della corrente dell’arte povera”.