Let Eat Bi, due mesi di degustazioni: prima tappa del viaggio l’azienda agricola Zambolin
L'Accademia Verde ha organizzato il ciclo di appuntamenti "Vino, il profumo del territorio": quattro incontri alla scoperta delle produzioni di tre realtà biellesi e una novarese. L'11 marzo il primo evento con l'Azienda Agricola Fabio Zambolin, titolato "Aromi primari, dall'uva al vino - colori, profumi".

L’Accademia Verde, programma targato Let Eat Bi, ritorna con un nuovo ciclo di eventi dedicati al mondo del vino: Gianni Moggio, del movimento I Am Agricolo, e Andrea Manfrinati, sommelier e produttore, guideranno i partecipanti in un viaggio lungo quattro aziende vitivinicole, tre del biellese e una del novarese. Nello specifico, sono in programma 4 appuntamenti: l’11 marzo all’Azienda Agricola Fabio Zambolin di Cossato (Bi) e il 25 dello stesso mese presso il Castello di Montecavallo di Vigliano Biellese; il 15 e il 29 di aprile, due incontri rispettivamente all’Azienda Agricola Massimo Pastoris di Viverone (Bi) e alle Cantine del Castello Conti di Maggiora (No). Il poker di incontri sarà un per-corso degustativo, titolato “Vino, il profumo del territorio” che vedrà in ognuna delle quattro iniziative un approfondimento specifico sul mondo del vino.

Come detto, la protagonista di questo primo appuntamento titolato “Aromi primari, dall’uva al vino – colori, profumi” sarà l’Azienda Agricola Fabio Zambolin, dove si terrà l’incontro dalle 16 alle 18 (ritrovo in loco alle 15.45). Ai nostri microfoni il titolare ci ha raccontato la storia della sua attività e le specifiche dell’evento in programma. “Siamo una piccola realtà – esordisce Zambolin – di un ettaro di superficie. La mia azienda è nata nel 2010, mentre nel 2011 c’è stata la prima annata di produzione; una grande passione che, col tempo, si è tramutata in lavoro. Produco circa mille bottiglie all’anno, nello specifico di due tipologie: uno è un Coste della Sesia rosso, che si chiama ‘Feldo’; l’altro è un Coste della Sesia nebbiolo, chiamato ‘Vallelonga’. Quest’ultimo è un nebbiolo in purezza e il nome deriva dalla zona (a metà fra i comuni di Cossato e Lessona) dove hanno sede la cantina e le vigne. La mia è una realtà in evoluzione, dispongo di vigneti vecchi, nuovi e altri non ancora produttivi”.


Fabio Zambolin è anche uno dei fondatori di I Am Agricolo (e ne ha ideato il nome), movimento che si è rivelato la chiave di volta per organizzare l’appuntamento dell’11 marzo. Si tratta di un gruppo di persone composto da piccoli produttori e appassionati, che si attivano per promuovere il vino del territorio. L’obbiettivo di I Am Agricolo, infatti, è portare la bevanda derivata dalla fermentazione alcolica del mosto dell’uva, tramite eventi degustativi tecnici, a un target di pubblico più ampio, mettendo in luce le peculiarità delle produzioni in modo intuitivo.

Focalizzandoci sull’iniziativa dell’11 marzo, scopriamo i contenuti: “Nella prima parte dell’incontro – argomenta Zambolin – mi soffermerò sulla fase iniziale delle produzioni, dalla raccolta dell’uva alla vinificazione fino alla fermentazione. Non mancherà, inoltre, la visita alla cantina e una degustazione tecnica dei miei vini. I partecipanti, divertendosi, potranno assaggiare le specialità, avere nozioni tecniche e vedere di persona le attrezzature utilizzate per portare avanti tutti i processi che portano alla nascita del vino”.

Per partecipare agli appuntamenti è necessario iscriversi entro giovedì 8 marzo mandando una mail all’indirizzo leteatbi@cittadellarte.it o scrivendo una messaggio (sms o WhatsApp) al numero 348.2106708. Per confermare la presenza nelle occasioni successive bisogna registrarsi con tre giorni di anticipo rispetto alla data dell’iniziativa.
Il costo per prendere parte all’iniziativa è di 15 euro a incontro (da versare in loco), in alternativa, partecipando a tutti gli eventi, il pagamento previsto è di 50 euro.