All’Avana, in concomitanza con la Settimana della Cultura Italiana a Cuba, dal 27 al 29 novembre 2017 è andato in scena il Forum Rebirth “Geografias de la trasformacion”, promosso da Cittadellarte, l’Ambasciata Rebirth/Terzo Paradiso Cuba e ARTE CONTINUA, in collaborazione con il Ministero della Cultura, il Consiglio Nazionale delle Arti Plastiche e la rappresentanza delle Nazioni Unite a Cuba. La nazione situata nell’arcipelago dei Caraibi è stata per la terza volta terra di trasformazione sociale responsabile, dopo i due Forum andati in scena nella capitala di Cuba nel 2015 e nel 2016. Come scritto in due nostri precedenti articoli (visionabili cliccando qui e qui), anche in questa edizione dell’evento politico-sociale è stato sperimentato il metodo trinamico di Michelangelo Pistoletto per organizzare e sviluppare i tavoli di lavoro. Nei tre giorni di evento, nello specifico, si è discusso di tre macrotematiche: partecipation/partecipazione, sostenibilidad/sostenibilità ed equidad/equità.
Abbiamo chiesto all’ambasciatrice di Cuba Laura Salas, una dei protagonisti del Forum Rebirth, di mettere in luce il terzo anno di “Geografias de la trasformacion”.
Continuità: dal primo Forum Rebirth all’ultimo sono passati 3 anni. Quali cambiamenti, evoluzioni e oper-azioni sono state avviate e sviluppate in questo periodo?
Il terzo Forum Rebirth a Cuba si è focalizzato sulla ricerca di modi per creare proposte che contribuiscano a una trasformazione sociale collettiva e partecipativa. L’incontro ha riunito soggetti “collegati” dall’interesse comune di sviluppo sostenibile del paese. Quest’anno il programma è stato più intenso rispetto ad altre occasioni, perché, oltre alle sessioni teoriche, siamo stati più ‘vicini’ alle comunità attraverso la pratica.
Modalità: alcuni esempi?
Abbiamo lavorato alla pratica con azioni parallele al Forum. Era in programma, ad esempio, la mostra Tercer Paraíso, un laboratorio d’arte responsabile, che si è tenuta al Castillo de los Jardines de la Tropical, in collaborazione con CISP e Galleria Continua. La mostra presentava opere di Michelangelo Pistoletto, ma anche dei giovani artisti il cui lavoro ha come impronta l’impegno sociale. Un altro appuntamento organizzato è stato l’intervento pubblico “Rayo.1”, realizzato nella Zona Rayo Activa, uno spazio pubblico accanto a Continua, a Chinatown. Lo scopo dell’incontro era permettere ai partecipanti di avere uno spazio di contatto con la comunità.
Contenuti: quali sono stati affrontati?
Sono state quattro le parole chiave attorno alle quali si è sviluppato il Forum: responsabilità, sostenibilità, partecipazione e agricoltura.
Pratica: quali progetti sono stati avviati o sono in cantiere?
Sono numerosi: la collaborazione con MAPRI/Farmacia a Pinar del Rio (fuori dell’Avana); la Zona Rayo Activa insieme alla Galleria Continua; la mostra “El tercer Paraiso. Un Laboratorio de Arte responsable” in collaborazione con giovani artisti, CISP; il Festival de las Artes con l’Istituto Superiore d’Arte (Isa); la realizzazione di un murales nell’ospedale pediatrico Borrás; la collaborazione con il World Food Program attraverso laboratori artistico-creativi e concorsi nazionale di Sicurezza Alimentare.
Tavoli di lavoro: quale ruolo hanno avuto i facilitatori?
Quest’anno abbiamo svolto un grande lavoro di preparazione all’evento. Abbiamo avuto, infatti, numerosi incontri prima del Forum con i facilitatori e con alcuni protagonisti dei cantieri di lavoro (COSUDE, Barrio Habana, CIPS, CISP, Red de Masculinadidades, La Marca, etc.), per decidere quali temi e argomenti affrontare durante gli incontri.
Michelangelo Pistoletto e Paolo Naldini: da Biella a Cuba, quali impronte e contributi hanno dato il maestro e il direttore di Cittadellarte?
Sono stati determinanti, hanno proposto uno “sguardo” diverso, frutto di un’esperienza preziosa data da tanti anni di lavoro nell’arte sociale.
Territorio: che valore e utilità ha avuto l’ultimo Forum per l’Avana e per i Cubani?
Si è rivelato uno spazio importante di dialogo e scambio sincero, un appuntamento di continuità che prosegue da tre anni. In questa edizione abbiamo avuto anche dei partecipanti di Matanzas, Pinar del Rio ed Artemisa (fuori dall’Avana). Durante il Forum abbiamo già discusso sui nuovi cantieri e analizzato cosa faremo durante il prossimo anno di lavoro.
Il grande lavoro di trasformazione sociale responsabile avviato da Michelangelo Pistoletto e Cittadellarte continua tra tre anni. I semi della demopraxia sono ormai germogliati a Cuba e stanno crescendo sempre più. Tanti i cantieri e i protagonisti uniti per un cambiamento virtuoso, che è passato e continua a svilupparsi attraverso la sostenibilità, la partecipazione e l’equità.