Promuovere l’uso collettivo degli immobili pubblici, abilitare i soggetti capaci di progettualità sociale, sostenere l’imprenditorialità civica: questi i macro-temi di dibattito che verranno affrontati durante il “Festival internazionale dei beni comuni”, in programma a Chieri dal 29 giugno al 1 luglio. La kermesse, giunta alla seconda edizione, avrà l’obiettivo di identificare gli strumenti per innescare una rigenerazione virtuosa degli spazi delle città. Le tre giornate, che si terranno in vari punti cardine del comune torinese come l’ex cotonificio Tabasso e le Case di Città, si articoleranno in incontri, workshop, laboratori, concerti e spettacoli. “La Città di Chieri – si legge nella nota stampa – si è affermata nel panorama italiano per la sperimentazione di nuovi modelli di collaborazione tra amministrazione pubblica, cittadinanza attiva e imprenditori civici. Per affiancare alla sperimentazione quotidiana uno spazio di riflessione e di advocacy sul tema dei beni comuni, è nato nel 2015 AREA – Festival Internazionale dei beni comuni. La prima edizione del Festival ha richiamato a Chieri, con un programma di eventi di natura divulgativa, artistica e culturale di notevole spessore, protagonisti del mondo culturale e attivisti dei movimenti per i beni comuni di tutta Europa. L’edizione 2018 del Festival ha come tema la riattivazione degli immobili pubblici intesa come politica di ricostituzione di beni comuni”.
Tra i vari appuntamenti in programma nelle tre giornate, domenica 1 luglio alle 10.30 in Piazza Pellico è prevista anche l’inaugurazione di una nuova installazione permanente del Terzo Paradiso, con la presenza delle autorità cittadine e di Alberto Guggino, ambasciatore Rebirth/Terzo Paradiso e ideatore del progetto Pistaaa: La Blue Way del Piemonte(*1). L’opera, ispirata al segno-simbolo di Michelangelo Pistoletto, è composta da 50 piastrelle (ciascuna di 40 x 40 cm) nelle quali sono state disegnate, in bassorilievo, immagini evocative della storia del luogo(*2). Alcuni esempi? Il monastero, la scuola, un macchinario per la tessitura e raffigurazioni del simbolo dell’artista biellese. Le mattonelle, così, attraverso l’arte, si faranno voce della memoria sociale e culturale di Chieri, in un’opera di 13 x 6,9 metri. La realizzazione di quest’ultima è stata resa possibile grazie a: Comune di Chieri, Servizi in Rete, Istituto Superiore Vittone, Scuola Secondaria Oscar Levi, Munlab di Cambiano e, naturalmente, con il contributo dell’ambasciata del Terzo Paradiso delle Colline Chieresi nella figura di Alberto Guggino.
“Rivolgo un particolare ringraziamento – ha affermato Alberto Guggino ai nostri microfoni – a Marco Sapino di ‘Servizi in Rete’, per il grande lavoro svolto per l’ideazione e la realizzazione di quest’iniziativa. ‘Servizi in Rete’ progetta eventi di visibilità ed incontro, svolge laboratori per scuole e centri estivi e crea opere di arredo urbano per i comuni dell’area e per promuovere integrazione ed inclusività sociale. È una realtà che s’impegna affinché le persone disabili possano essere soggetti attivi, capaci di restituire alla collettività, in termini di visibilità e bellezza. Nel 2015, inoltre, ‘Servizi in Rete’ ha promosso il progetto ‘Noi Siamo Voi’, volto a integrare e formare nuove competenze manuali e progettuali dei disabili attraverso l’uso dell’argilla, creando installazioni artistiche di immediato impatto comunicativo per collocazioni urbane”.
(*1) – L’istallazione del Terzo Paradiso farà parte dei “Punti di Interesse” della ciclovia “Pistaaa: La Blue Way del Piemonte”.
(*2) – A tal fine è stato consultato l’ Archivio Storico della Biblioteca Civica di Chieri con il supporto di Vincenzo Tedesco.