Porre sotto i riflettori tematiche e concetti come il riciclo, l’attenzione all’ambiente, la condivisione dei saperi, la Demopraxia, l’educazione civica e la cittadinanza attiva, promuovendo insieme al legame con il territorio e le comunità locali gli obiettivi di sviluppo sostenibile Agenda ONU 2030: è stato questo, in sintesi, l’obiettivo di 100 panchine per Roma, un progetto artistico nato nel contesto del Rebirth Forum Roma 2019 e sviluppato da Cittadellarte. L’iniziativa, attraverso un fundraising diretto, ha attivato il tessuto sociale romano per la realizzazione nel 2021 di un’installazione temporanea del simbolo del Terzo Paradiso di Michelangelo Pistoletto attraverso 100 panchine in plastica riciclata. L’opera ha trovato spazio nel tempo, ad esempio nel Sito Archeologico di Gabi, poi al Festival delle Periferie organizzato da Giorgio de Finis, fino a Piazza di Siena, Villa Borghese, per la seconda edizione di Back to nature curata da Costantino D’Orazio. Le panchine, al termine di queste occasioni, sono poi state donate alla Città di Roma nell’ottica di divenire sede di laboratori di educazione civica e cittadinanza attiva per le scuole e le associazioni del territorio.
Gli obiettivi
“La panchina – aveva spiegato in una nostra precedente intervista Francesco Saverio Teruzzi, responsabile del progetto e coordinatore degli ambasciatori Rebirth/Terzo Paradiso – ha un ruolo sociale non indifferente, è un luogo dove si possono raccogliere delle idee, punto in cui magari ci si è dati il primo bacio, ma anche uno spazio dove possono dormire i senzatetto. La panchina, in questo senso, diventa un simbolo”. 100 panchine per Roma non era quindi solo teso a implementare l’arredo urbano della città di Roma, ma a coinvolgere il privato nell’iniziativa pubblica, a promuovere il concetto di partecipazione, ad avviare un percorso di sensibilizzazione all’incontro e al rispetto della natura e dell’altro, a presentare il percorso demopratico e a favorire una ripresa concettuale del territorio. Il progetto ha fatto registrare un’ampia partecipazione di privati e organizzazioni, che hanno finanziato il progetto non come compravendita, ma come adozione artistica con un impatto diretto sulla società. Le panchine adottate erano personalizzabili attraverso il nome del donatore e un messaggio/dedica di 150 caratteri da riportare nella postazione e un QR code della propria realtà di riferimento.
Le panchine al Caracalla Festival 2023
L’iniziativa, nel tempo, ha dato nuovi frutti di arte partecipata. La prossima occasione significativa riguarda le Terme di Caracalla: al Caracalla Festival 2023 (che propone 50 serate a tinte artistico-culturali dal 30 maggio al 10 agosto) verranno installate tre panchine. Francesco Saverio Teruzzi, responsabile del progetto e coordinatore degli ambasciatori Rebirth/Terzo Paradiso, ha messo in luce il dietro le quinte di questo nuovo viaggio delle opere: “Il coreografo Daniele Cipriani, uno dei donatori che aveva preso parte al nostro crowdfunding, mi ha contattato dopo essersi confrontato con Eleonora Abbagnato, direttrice della scuola di danza del Teatro dell’Opera. Inizialmente, dopo un confronto con la sovrintendenza, si era stabilito – ha affermato – che 3 delle 100 panchine andassero a questa scuola, ma dopo il dolo della Venere degli stracci a Napoli avrebbero voluto dar loro un nuovo spazio: le Terme di Caracalla. Ringrazio anche il Sovrintendente dell’Opera di Roma Francesco Giambrone che ha deciso di posizionare lì le panchine”. Come accennato, le opere in questione saranno poste al centro del programma del Caracalla Festival 2023 e saranno visibili e fruibili dal pubblico presente alla rassegna. “Si tratta – ha specificato Teruzzi – di una zona particolarmente significativa, perché alle Terme di Caracalla è già presente un’installazione del simbolo trinamico e una Mela Reintegrata in Marmo. Non nascondo – ha concluso – che questo luogo ha per me ha un valore affettivo: nel 2012 avevo contribuito in persona alla realizzazione del Terzo Paradiso”.