Precursori delle pratiche artistiche impegnate in chiave ecologica, Caretto/Spagna (Andrea Caretto e Raffaella Spagna) identificano nell’arte il campo di un’esperienza radicale di apertura, di ricerca indisciplinata e di engagement con le “cose” del mondo: la terra, i semi, le persone, le rocce, il museo, il fiume, la cava, l’albero, i microrganismi. Bright Ecologies. Caretto/Spagna: Experiences, Forms, Materials ripercorre e documenta il loro lavoro ventennale, orientato da linee di ricerca incentrate sulla cura, la trasformazione della materia e le sperimentazioni sulla forma, e concretizzate in sculture, installazioni site specific, laboratori e residenze, azioni e progetti collettivi fondati sull’incontro, il processo, il dono, le esperienze di partecipazione e co-autorialità.
La pratica artistica di Caretto/Spagna, condivisa dal 2002, è segnata da una matrice filosofica, poetica e fortemente politica che si esprime nelle forme dell’attivismo e nella riflessione su questioni oggi al centro del dibattito teorico e artistico internazionale, in parallelo all’affermarsi delle filosofie postumaniste ed ecocentriche, dei nuovi materialismi e al crescente allarme per il cambiamento climatico.
Promosso da Munlab Ecomuseo dell’Argilla di Cambiano (TO) e IREA-CNR (Istituto per il Rilevamento Elettromagnetico dell’Ambiente del Consiglio Nazionale delle Ricerche) e realizzato grazie al sostegno della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura nell’ambito del programma Italian Council (dodicesima edizione, 2023), il volume offre la prima visione d’insieme del lavoro di Caretto/Spagna, in una corposa monografia che intreccia l’approccio interpretativo a quello documentario, la lettura critica e teorica al regesto e alla ricostruzione di un ampio itinerario, attraverso schede e un ricco apparato di immagini.
Esito del confronto fra gli artisti, le curatrici, l’editore (Viaindustriae publishing in co-edizione con Les presses du réel), Bright Ecologies è un libro-dispositivo che fornisce a chi legge più punti di ingresso. Strutturato in tre parti, si apre con il saggio dell’antropologo Tim Ingold, con i testi delle curatrici (Francesca Comisso, Cecilia Guida, Giorgina Bertolino) e una serie di letture trasversali (Riccardo Venturi, Giusi Diana, Alba L’Astorina, Marie-Anne Lanavère). La sezione centrale della monografia è dedicata all’archivio, curato da Alessandra Pioselli in collaborazione con Caretto/Spagna. A partire da concetti chiave, è organizzato in dieci sezioni: Tutte le Cose che Sono, Domesticazioni, Abitare, Suolo come Esperienza, Materia in-formazione, Tempo Abissale, Montagne Acque, Divinazioni, Materie Oscure, Museo come Ecosistema. La documentazione di oltre 50 progetti è seguita da dieci racconti, dieci testimonianze commissionate dagli artisti a persone che hanno partecipato direttamente alle diverse esperienze. La conversazione tra Caretto/Spagna e Alice Benessia e gli apparati costituisce la terza sezione della monografia.
Tra i numerosi partner culturali, nazionali ed internazionali, che hanno aderito al progetto editoriale, si annoverano Cittadellarte e Fondazione Zegna (Trivero), istituzioni con le quali il duo di artisti ha frequentemente collaborato.