È tutto pronto per Arte al Centro, la rassegna, giunta quest’anno alla ventitreesima edizione, di mostre, incontri e seminari che raccontano pratiche artistiche di trasformazione dei contesti sociali in cui si sviluppano, realizzate da Cittadellarte e dalla sua rete internazionale consolidata negli anni. La rassegna comprende nuove mostre intese come dispositivi di attività aperti alla collaborazione di diversi soggetti oltre che alla fruizione da parte dei visitatori. Arte al Centro si coniuga quest’anno con il Festival Città Arcipelago – creatività e sostenibilità in Festival e mette l’arte al centro di Biella e del Biellese, declinando la designazione Unesco sui binari che il simbolo del Terzo Paradiso indica: creatività e responsabilità. Per mettere in luce parte dei contenuti dell’evento, anticipiamo alcuni dettagli sulle mostre e sui progetti espositivi che saranno inaugurati il 30 ottobre 2021.
“Da 120 anni con i lavoratori”
Ad Arte al Centro sarà visitabile la nuova mostra Da 120 anni con i lavoratori, curata da Luigi Spina (direttore scientifico), Simonetta Vella, Brunello Livorno, Lorenzo Boffa Sandalina, Daniele Mason (testi e ricerca iconografica), Pier Giorgio Clerici (montaggio video) ed E20progetti (allestimento). L’esposizione dedicata alla Camera del Lavoro di Biella è anche già visitabile a ingresso libero presso gli spazi N.O.V.A.Civitas di Cittadellarte. La storia della Camera del Lavoro di Biella prende il via ufficialmente il 2 giugno 1901 e l’allestimento intende ricordarne la presenza attiva e i valori che l’hanno guidata al servizio della comunità biellese. La mostra racconta gli eventi che dall’inizio del XX secolo hanno avuto sia sul piano locale, sia su quello nazionale e internazionale il maggior impatto sulla società e sulle condizioni di vita di milioni di cittadini italiani. Ai visitatori viene offerta l’occasione di una esperienza immersiva all’interno di un percorso storico lungo centoventi anni e aperto sul futuro. “Non si tratta – hanno spiegato gli organizzatori – di un evento autocelebrativo – un selfie -, ma uno specchio nel quale, in ottica retrospettiva e attuale, riconoscersi”. Il progetto espositivo dà infine spazio al Contratto della Montagna, con una ricostruzione delle vicende e dei protagonisti di questo importante tassello della storia del territorio Biellese (per tutti i dettagli sulla mostra cliccare qui).