La sopravvivenza dell’umanità è a rischio: è questo quanto emerge da uno studio dalla Scripps Institution of Oceanography dell’università della California a San Diego. L’allarme lanciato va ricondotto all’aumento di temperatura che nei prossimi anni potrebbe causare danni incalcolabili al nostro pianeta. La ricerca, condotta dal docente di Scienze climatiche Veerabhadran Ramanathanha, ha messo in luce i modelli di previsione sul cambiamento climatico. Dalle prospettive si evince uno scenario catastrofico: se l’aumento della temperatura, come probabile, arrivasse a essere compreso tra i 5 e gli 8 gradi, ci sarebbe una possibilità su venti che si verifichino fatti di gravissima entità, con la possibilità di “minacce esistenziali alla sopravvivenza umana”, come indicato nella ricerca. Quando? Gli studi indicano il 2050 come anno stimato per le conseguenze più rilevanti.
Anche in caso di aumento meno accentuato (con un’oscillazione tra i 3 e i 5 gradi), le conseguenze sarebbero comunque molto gravi. Gli avvenimenti che seguirebbero sarebbero ondate di calore – che potrebbero risultare mortali – e altre calamità non controllabili. Nella migliore delle ipotesi, con un impennamento che andrebbe ‘solo’ dai 1,5 ai 3 gradi, si potrebbero verificare inondazioni, uragani e altri disastri naturali che imperverserebbero in molte zone del nostro pianeta. All’apparenza uno scenario da film apocalittico, ma che potrebbe rivelarsi più realistico di qualunque pellicola hollywoodiana. Un lieto fine, però, è ancora possibile e può verificarsi con il supporto di chiunque. Come dare il proprio contributo? Italia che Cambia ha approfondito e analizzato la questione, illustrando nella “Visione 2040 clima” le azioni – e gli esempi virtuosi – che tutti possono fare per essere artefici di un cambiamento.