Da “Arte al Centro” alla demopraxia: i commercianti biellesi del centro città a Cittadellarte per Biella Città Arcipelago
Lunedì 28 ottobre titolari e collaboratori delle attività commerciali del centro città - che avevano esposto in occasione di "Arte al Centro" i poster di UNIDEE Residency Programs - hanno visitato la Fondazione Pistoletto. Non solo: avvalendosi del metodo demopratico, l'incontro ha posto le basi per nuove progettualità e collaborazioni tra Cittadellarte e i negozianti nell’ambito del progetto di rigenerazione territoriale Biella Città Arcipelago e in sintonia con Biella Città Creativa Unesco. "Vogliamo apertamente salutare la nascita - ha affermato Paolo Naldini - di un nuovo Tavolo di Co-progettazione di Biella Città Arcipelago dedicato a Via Italia e alle sue comunità".

Energie vibranti, menti creative sintonizzate sulla stessa frequenza, differenze che si amano. Continua ad ardere il fuoco artistico divampato in Fondazione Pistoletto in occasione di Arte al Centro. A giudicare dal calore, le fiamme culturali paiono appena state alimentate, eppure è trascorso poco più di un mese dall’ultima edizione della rassegna dedicata ai 25 anni di UNIDEE Residency Programs, il progetto di residenze artistiche per l’arte e la trasformazione sociale, articolatosi con un ricco programma di mostre, talk e laboratori. A Cittadellarte, il 21 settembre scorso, tra le numerose proposte è stata inaugurata l’esposizione collettiva Ways of Becoming, curata dall’UNIDEE Advisory Board: concepita come un Open Studio e realizzata tramite un’open call diffusa tra oltre mille residenti e mentori del network UNIDEE, la selezione delle opere di creativi internazionali è stata il risultato di un dialogo costante tra i curatori e gli artisti. Il percorso espositivo ha incluso video screening e materiali d’archivio con aneddoti, memorie, riflessioni e testi, per raccontare cosa ha significato far parte di UNIDEE dal 1999 a oggi; sono state proposte inoltre oltre 60 opere in formato cartolina, create dagli ex residenti come messaggi che offrono uno sguardo sul presente attraverso il ricordo di UNIDEE. La mostra è stata l’occasione ideale per iniziare a dare forma a un archivio di UNIDEE, documentando l’evoluzione di artisti e progetti socialmente impegnati e fornendo una base essenziale per il futuro del programma.


Le vetrine di via Italia per UNIDEE in città
Riavvolgendo la collana dei ricordi, gli artisti che nel tempo hanno vissuto la città attraverso i programmi di residenza UNIDEE hanno inoltre riassunto in una serie limitata di otto poster brevi frasi, frutto di momenti ed esperienze vissute tra le persone, la natura e le diverse realtà biellesi. Messaggi che diventano finestre sul presente ma che portano il ricordo del tempo passato a UNIDEE. Questi interventi estendono la mostra oltre gli spazi fisici di Cittadellarte, per evidenziare come il programma di residenza artistica abbia intrecciato relazioni con lo spazio pubblico, le persone e i processi di trasformazione della città nel corso di questi 25 anni. I negozi del centro cittadino biellese, in particolare quelli situati in Via Italia, per celebrare con la città e i suoi abitanti i 25 anni di UNIDEE Residency Programs, sono stati invitati a prendere parte a un vero e proprio racconto artistico a cielo aperto attraverso un allestimento dei manifesti realizzati dagli artisti.
Il risultato? Sessantuno attività hanno ospitato ed esposto uno degli otto poster realizzati per l’occasione. I negozi, così, hanno oltrepassato la funzione commerciale, assurgendo a spazio espositivo. Si è generata così un’allegorica rete culturale, che ha collegato fra loro gli esercizi di via Italia – differenti tra loro per tipologia – con la Fondazione Pistoletto.


Non solo un’esposizione
La collaborazione tra Cittadellarte e le attività commerciali di Via Italia e del cuore della città per Arte al Centro non si è limitata alla mera dimensione espositiva. Poteva essere scritta la parola ‘fine’ poco dopo la chiusura dell’inaugurazione. Strette di mano, sorrisi e arrivederci. Invece no: è stato solo l’inizio di un dialogo collettivo orientato alla rinascita del centro cittadino sotto differenti punti di vista. Si arriva così a lunedì 28 ottobre: Cittadellarte ha aperto le sue porte a titolari – e collaboratori – che prima avevano messo a disposizione le loro vetrine; non una semplice occasione di ringraziamento per il supporto nella rassegna, ma qualcosa di più. L’incontro è partito dagli spazi di Biella Città Arcipelago Demopratico, dove il direttore di Cittadellarte Paolo Naldini ha dato il benvenuto ai presenti, accogliendoli in un clima informale e conviviale. È poi stata data loro voce, tra tazze di caffè, canestrelli, presentazioni, scambi e dialoghi, prima di addentrarsi negli spazi espostivi della Fondazione, viaggiando alla scoperta dell’arte di Michelangelo Pistoletto con una speciale visita guidata. Alla fine del tour, il gruppo si è poi riunito negli spazi del Museo del Presente, dove si sono aperti scenari di demopraxia.


Dalla critica alla proposta
Il compito della demopraxia è rendere visibili e consapevoli le organizzazioni e connettere le loro pratiche per formare sistemi di governo realmente partecipati dall’intera società. L’incontro finale della giornata sembrava proprio un piccolo parlamento demopratico: i referenti del commercio cittadino riuniti, in cerchio al Museo del Presente, per confrontarsi sulle criticità che colpiscono il loro ambito professionale; problematiche che, di riflesso e in modo bidirezionale, riguardano ineluttabilmente la città. Ma, verrebbe da chiedersi, Cittadellarte cosa c’entra in tutto questo? La Fondazione non sta soltanto fornendo un metodo – quello demopratico, appunto -, ma diventa teatro e sfondo attivo di incontri ad hoc e favorirà la sinergia con istituzioni. Evidenti le difficoltà per le precedenti amministrazioni di confrontarsi con problematiche tanto complesse come quelle della desertificazione dei centri storici che riguardano certamente non solo Biella, ma la gran parte delle città medie e piccole italiane, se non europee. Nello specifico, sono emerse criticità relative ai parcheggi blu vicino al centro (“Non dovrebbero essere a pagamento – questa la voce comune – in prossimità del Natale”), all’illuminazione pubblica di via Italia (“Il buio, oltre a non giovare all’immagine del centro, può risultare tra le cause di episodi di vandalismo e inciviltà”), alla programmazione degli eventi (“In vista dell’imminente festività natalizia, in relazione all’eventuale adesione a iniziative a tema, c’è un preoccupante ritardo organizzativo e comunicativo”), agli spazi sfitti (“Le vetrine potrebbero essere utilizzate per il rilancio del centro, ma i costi dell’affitto, anche una tantum, sono esorbitanti”), fino alle problematiche legate agli eventi esterni (“A volte non veniamo a conoscenza di iniziative che toccano gli spazi delle nostre attività e raramente questi si rivelano indotto economico positivo”). “Come si insegna a Cittadellarte – chiosa il direttore Naldini – passiamo subito dalle critiche alla proposta e cogliamo lo stimolo creativo di questo gruppo di persone che tanto hanno dato e vogliono dare alla nostra collettività. Pensiamo insieme a nuove collaborazioni tra gli artisti e studenti di Cittadellarte (ma per noi sarebbe d’auspicio riuscire anche in questo caso a coinvolgere le altre istituzioni formative e comunità di giovani e studenti nel biellese). Vogliamo allora apertamente salutare la nascita di un nuovo Tavolo di Co-progettazione di Biella Città Arcipelago dedicato appunto a Via Italia e alle sue comunità, in prima linea, nel mantenere vitale e attraente la nostra città. Sentiamo grande affinità con loro, del resto anche la nostra fondazione ha compiuto un investimento di fondi economici, risorse immaginative e progettazione concreta nella rivitalizzazione di edifici abbandonati ridiventati fabbrica di cultura e tessuto sociale”.