“Artivazione per una trasformazione sociale responsabile”: inaugura a Tirana la nuova mostra di Michelangelo Pistoletto
Oggi - 21 maggio - il Centro per l’Apertura e il Dialogo (COD) e l’Istituto Italiano di Cultura presenteranno la personale del maestro. Il progetto espositivo in Albania ripercorre le linee guida del "Progetto Arte" attraverso le opere di Pistoletto e mette in luce la nascita e lo sviluppo di Cittadellarte e del Terzo Paradiso nell’idea di una “civiltà globale” che elimini le distanze mantenendo le differenze.

Un nuovo pensiero deve ispirare l’economia e la politica. Il luogo formativo di questo pensiero può essere il laboratorio creativo di un’arte socialmente impegnata. La Società Civile diviene così il nuovo materiale plastico da modellare nello scontro strutturale tra diversità ed omologazione”. Con queste parole Michelangelo Pistoletto ha fatto emergere i temi chiave de Artivazione per una trasformazione sociale responsabile, la sua inedita mostra che verrà inaugurata oggi presso il Centro per l’Apertura e il Dialogo (COD) dell’Albania. Distribuita su tutto il piano del COD, la mostra racconta l’arte come espressione del pensiero che l’artista prenda su di sé la responsabilità di porre in comunicazione ogni attività umana, dall’economia alla politica, dalla scienza alla religione, dall’educazione al comportamento, in breve tutte le istanze del tessuto sociale. Curata da Cittadellarte e presentata dal Centro per l’Apertura e il Dialogo e dall’Istituto Italiano di Cultura di Tirana, l’esposizione è suddivisa in quattro stanze e otto passi: Love Difference, Quadri Specchianti, Cosmologia, Ecologia, Mitologia, Nutrimento, Scrittura e Metaverso. La mostra, nello specifico, ripercorre le linee guida del Progetto Arte attraverso le opere del maestro e la nascita e sviluppo di Cittadellarte e del Terzo Paradiso nell’idea di una “civiltà globale” che elimini le distanze mantenendo le differenze.


La selezione delle opere pone l’accento sul ruolo dell’artivatore e sull’artivazione, concetto coniato dalla Fondazione Pistoletto che fonde due parole: “arte” e “attivazione”; viene così rappresentata l’idea di utilizzare l’arte come strumento attivo per stimolare, coinvolgere e attivare il cambiamento sociale. “Si tratta di un approccio – viene sottolineato nella nota stampa dedicata – che va oltre l’espressione artistica, incoraggiando gli artisti e le persone che lavorano con l’arte a diventare agenti attivi di trasformazione attraverso le loro opere e le loro interazioni con la società”. Per quanto concerne il dietro le quinte, Artivazione per una trasformazione sociale responsabile, nasce da un invito dell’Istituto Italiano di Cultura di Tirana, in collaborazione con la Fondazione Pistoletto e il Centre for Openness and Dialogue (COD), con la gestione curatoriale e di progetto di Francesco Saverio Teruzzi e la gestione del progetto mostra di Alessandro Lacirasella con la collaborazione di Andrea Abate. “La mostra presenta a Tirana – viene specificato nel comunicato – l’opera di uno dei più grandi maestri dell’arte mondiale, Michelangelo Pistoletto, rilevante sia per il grande valore artistico delle sue opere, sia per il messaggio di trasformazione sociale, dialogo e accettazione delle differenze, di cui la sua arte è portatrice”. L’esposizione sarà aperta al pubblico – a ingresso libero – presso il Centro per l’Apertura e il Dialogo (COD), dal 22 maggio al 2 luglio 2024.