Associazione TANA, dopo la frana al via una campagna di crowdfunding
Dopo gli ingenti danni alla realtà artistica e ambientale causati dalle intemperie della notte tra il 10 e l'11 febbraio, i fondatori dell'associazione Marco Papa e Tiziana De Tora hanno avviato una raccolta fondi mirata a supportare gli interventi di ricostruzione. "Sostenendo il TANA - hanno affermato - supporterete i lavori di messa in sicurezza e la ricostruzione delle strutture danneggiate. Non solo: ci darete una mano a riprendere quanto prima anche tutti i progetti culturali e di tutela ambientale programmati che ora abbiamo dovuto sospendere".

L’associazione TANA Terranova Arte Natura, oasi di tutela ed educazione ambientale attraverso le arti sita nel Sannio beneventano, è ferita. La realtà che con Artstudio’93 svolge da anni laboratori di tutela ambientale e cura di giardini e parchi, progetti socio-culturali con attività formative sul tema ai giovani è infatti stata colpita dal maltempo nella notte tra il 10 e l’11 febbraio 2021. L’episodio, come riportato in un nostro precedente articolo, ha colpito da vicino i fondatori Marco Papa e Tiziana De Tora: il versante est della collina sovrastante la loro residenza è caduto, trascinando parte di un bosco secolare sull’officina/laboratorio e su parte della loro casa, sede della residenza d’arte e tutela ambientale, provocando danni ingenti ai tetti, al muro perimetrale e ai giardini terrazzati. “Nelle settimane precedenti – hanno raccontato i due ambasciatori Rebirth/Terzo Paradiso – abbiamo lottato strenuamente per evitare straripamenti e smottamenti, dovuti ad una bomba d’acqua che si è abbattuta su tutta la zona del Sannio Beneventano (in 2 giorni è caduta la quantità d’acqua di un anno intero!). Per fortuna o per caso siamo vivi e possiamo raccontare un dramma evitato. Non nascondiamo la gravità della situazione, pur sapendo che piangersi addosso è del tutto inutile. Perciò, dopo i primi momenti di sconforto, ci siamo rimboccati le maniche e abbiamo iniziato a rimuovere i detriti, i grossi tronchi e rami crollati sui tetti, con il pronto intervento dei Vigili del fuoco e poi con l’aiuto di un gruppo di amici e vicini del TANA, che hanno subito offerto il proprio concreto sostegno e che ringraziamo di cuore”.


 

Marco e Tiziana si sono poi rivolti a un geologo per avere una consulenza e sono stati stimati i danni subiti. Non solo: hanno valutato i lavori più urgenti e necessari alla messa in sicurezza del pendio, del muro di cinta, della casa e dell’officina/laboratorio. Gli interventi necessari per una ‘rinascita’ dell’associazione sono numerosi e hanno costi non indifferenti e i due fondatori del TANA, in quest’ottica, hanno avviato una campagna di crowdfunding che potrà aiutarli a effettuare i lavori di messa in sicurezza, la ricostruzione delle strutture danneggiate, e a riprendere anche tutti i progetti culturali e di tutela ambientale che sono stati momentaneamente sospesi.

 

Nella pagina della raccolta fondi, sono inoltre state definite le tre fasi dei lavori. La prima, che ha un costo stimato di 10mila euro, prevede la rimozione di tutto il terreno caduto, dei tronchi e dei detriti, con la protezione delle strutture e del muro di cinta – in previsione di ulteriori piogge – rimuovendo tutto il terreno, le grosse pietre, i tronchi e i detriti caduti. La seconda – 30mila euro – consiste nella messa in sicurezza del pendio franato, nella regimazione delle acque superficiali e nella palificazione dei terrazzamenti. “Su perizia geologica – hanno spiegato – è fondamentale mettere in sicurezza con urgenza il pendio franato, attraverso una geo-rete ancorata mediante chiodature nel terreno. Inoltre, per prevenire il dissesto idrogeologico futuro, è fondamentale la regimazione delle acque superficiali , mediante lavori di canalizzazione a monte della collina che sovrasta la casa. Successivamente è necessaria la ricostruzione dei terrazzamenti, tramite un sistema di ancoraggio al suolo con l’introduzione di barre metalliche, palificazioni di legno e semina/piantumazione di alberi e arbusti autoctoni che sostengano le terrazze naturali del pendio”. La terza e ultima fase sarà mirata all’impermeabilizzazione dei tetti – colpiti dai tronchi crollati – e ai contrafforti del muro perimetrale che ha subito dissesti durante la frana.

Il percorso per la rinascita del TANA è lungo e complesso, ma le avversità si potranno superare più agevolmente se si tende la mano verso Marco e Tiziana. Ogni contributo può fare la differenza: per effettuare una donazione clicca qui.