Arte, giovani, futuro, rinascita, turismo, rigenerazione urbana: il Comune di Candelo e la Fondazione Pistoletto stanno lavorando al coinvolgimento dei Candelesi per ascoltare opinioni, bisogni e proposte sul Ricetto e, in particolar modo, immaginare quale uso fare della piazzetta del Belvedere interna al borgo medievale. In quest’ottica, è nato il progetto Belvedere, che mira a rendere protagonista la comunità nelle scelte progettuali dello spazio in questione. Tutti possono partecipare: chi aderirà sarà intervistato e poi coinvolto in attività di gruppo, durante le quali emergeranno le esigenze di ognuno e si darà vita a un confronto teso a incentivare una decisione collettiva che dia valore a tutte le proposte. Il progetto del nuovo Belvedere è ad oggi steso in forma di bozza, ma ambisce a trasformarsi in design partecipato generando un network di persone che si senta coinvolto nel tempo.
È stata costituita, in quest’ottica, una ‘cabina di regia’ della quale fanno parte il Comune di Candelo e Cittadellarte. Si sta infatti lavorando per creare un gruppo il più possibile numeroso di persone interessate, coinvolgendo anche le associazioni della città, ma anche commercianti, artisti, proprietari delle cantine, ristoratori, solo per citarne alcuni. Un tavolo di condivisione è stato inoltre dedicato anche ai Consiglieri Comunali, come ulteriore momento di scambio e partecipazione anche politica in questo progetto che rientra nelle strategie della Candelo di domani.
Nel contesto del progetto Belvedere e nell’ottica di porre sotto i riflettori coloro che realmente ‘abiteranno’ il futuro, l’obiettivo è dar voce ai giovani del territorio. Su questa scia, la Fondazione Pistoletto proporrà (D)estructura, un laboratorio indirizzato particolarmente agli studenti delle superiori in programma a Cittadellarte per giovedì 19 maggio dalle ore 15 alle 17. Il workshop, ad adesione spontanea e a partecipazione gratuita, mira a mettere in rete desideri e proposte delle nuove generazioni relativamente al loro territorio di appartenenza, non solo riferito al contesto candelese. “Se parliamo di futuro – hanno affermato Tancredi Pino, Opera Demopratica Biella, e Alessandra Bury, Ufficio Ambienti d’Apprendimento di Cittadellarte – è interessante coinvolgere i protagonisti del futuro, ossia i giovani. Come chiediamo ai ragazzi che tipo di futuro vorrebbero da un’area così specifica come quella di Candelo? Non si può. Quindi cureremo un momento di confronto che possa delineare una prospettiva astratta e ideale di futuro. A questo proposito, (D)estructura, che di base serve a rilevare dei dati come strumento visivo partendo dall’osservazione di dinamiche che avvengono durante il gioco, si può adattare per la nostra necessità, ossia un’attività laboratoriale declinata secondo la lente della visione del futuro”.
Il laboratorio, che si articolerà col tutoraggio di Cittadellarte, mira ad esempio a far individuare ai partecipanti quali siano gli spazi dove trascorrono molto tempo in un contesto urbano e, una volta opzionati, vuole far riflettere su come possano essere ottimizzati. “Partendo da questi spazi – hanno aggiunto – si innesca una riflessione rispetto agli elementi che funzionano o meno. Così si cerca di definire un potenziale miglioramento per tutto il territorio. Ad esempio, se la mia fermata dall’autobus è poco illuminata, sarà importante l’elemento dell’illuminazione nel mio contesto urbano. Ecco, casi come questo diventano poi i valori che useremo durante il gioco per definire una scala di priorità. In questo modo – hanno concluso – si avrà una vision d’insieme e ogni partecipante potrà immaginare e comprendere come intervenire a favore della propria città”.
È possibile iscriversi al laboratorio scrivendo a t.pino@cittadellarte.it.