Ginevra, al via il Forum Demopratico su diritto al cibo e sovranità alimentare
Da oggi al 21 aprile il Refettorio di rue de Lyon ospiterà il Rebirth Forum che mira a discutere e porre sotto i riflettori le implicazioni politiche del progetto di legge sul diritto all'alimentazione e a sostenere le iniziative volte a includere la sovranità alimentare nella costituzione del Cantone. L'appuntamento, che si articolerà secondo i principi della demopraxia, si avvarrà di 7 gruppi di lavoro (Accesso al cibo, Spreco e recupero alimentare, Nutrizione ed educazione, Bilanci e spese, Produzione locale, Operazioni e logistica, Governance) e 7 facilitatori.

Definire collettivamente il diritto al cibo e la sovranità alimentare, sviluppare una bozza di proposta politica sul tema, costruire una struttura di coordinamento tra le organizzazioni/istituzioni partecipanti: sono questi, in sintesi, gli obiettivi del Forum démopratique Genève 2023, evento che riunirà tutti gli attori che si occupano di diritto al cibo e sovranità alimentare nel Cantone di Ginevra. L’appuntamento – in programma per il 19, 20 e 21 aprile 2023 presso il Refettorio situato a 120 rue de Lyon della città Svizzera – sarà organizzato e facilitato dai membri della Fondazione MATER, una non profit con sede a Ginevra che mira a promuovere l’inclusione sociale attraverso la nutrizione, dando accesso a una dieta equilibrata alle persone vulnerabili e socialmente escluse, combattendo al contempo lo spreco alimentare. Come riportato in un nostro precedente articolo, l’evento si avvarrà e si strutturerà secondo il metodo demopratico di Cittadellarte – Fondazione Pistoletto: per l’occasione i gruppi di lavoro coinvolti discuteranno su 7 aspetti del diritto al cibo e i partecipanti includeranno esperti e persone interessate con prospettive diverse. Il filo rosso, però, sarà lo stesso: discutere le implicazioni politiche del progetto di legge sul diritto all’alimentazione e di sostenere le iniziative volte a includere la sovranità alimentare nella costituzione del Cantone. “Durante la sessione, i partecipanti condividono le loro esperienze, conoscenze e prospettive sull’argomento scelto – si legge nella presentazione del Forum – e un facilitatore registra i punti chiave e sintetizza la discussione. L’obiettivo del gruppo di lavoro è creare uno spazio collaborativo per discussioni produttive, a volte tra persone che non hanno le stesse esperienze o prospettive, che possono portare ad azioni concrete o a collaborazioni future”.

Il dietro le quinte
Come riportato dagli organizzatori, nel Cantone di Ginevra un gran numero di attori si occupa di questioni legate alla sicurezza e alla sovranità alimentare e molti sostengono il diritto all’alimentazione. Sebbene sia riconosciuto nella Dichiarazione universale dei diritti umani del 1948 e nel Patto internazionale sui diritti economici, sociali e culturali del 1966, ratificato dalla Svizzera, il diritto all’alimentazione non è incluso nella costituzione del Cantone; inoltre, durante la pandemia COVID-19 migliaia di persone residenti nel Cantone di Ginevra si sono trovate in una situazione di insicurezza alimentare. Recentemente, il Gran Consiglio (parlamento cantonale) ha adottato un’iniziativa parlamentare per includere il diritto all’alimentazione nella Costituzione di Ginevra: la popolazione di Ginevra, infatti, sarà chiamata a votare su questa inclusione nel giugno 2023. “Per il momento – specificano gli organizzatori – non esiste un’iniziativa simile sulla sovranità alimentare. Tuttavia, nel 2018, quando la popolazione svizzera ha votato contro l’inclusione della sovranità alimentare nella Costituzione federale, la popolazione ginevrina ha votato a stragrande maggioranza a favore, segnalando che questo tema potrebbe effettivamente essere incluso nella Costituzione cantonale, se si dovesse tenere una votazione”. Il Forum, a questo proposito, cerca di coinvolgere tutte le parti interessate che lavorano su questi temi nel Cantone, al fine di promuovere una discussione costruttiva sulle implicazioni politiche dell’inclusione del diritto al cibo e della sovranità alimentare nella Costituzione di Ginevra.

La struttura della tre giorni
Il forum, come accennato, si articolerà secondo i principi della demopraxia. “Questo metodo – sottolineano gli organizzatori – permette alle organizzazioni/istituzioni interessate di incontrarsi su un piano di parità per condividere le loro preoccupazioni e collegare le loro pratiche e si differenzia il forum dagli incontri tradizionali perché la demopraxia cerca di collegare le pratiche di diverse organizzazioni/istituzioni in un sistema di governance che enfatizza la cooperazione e l’apprendimento reciproco”. I numeri sono sono significativi: sono previsti 7 gruppi di lavoro (Accesso al cibo, Spreco e recupero alimentare, Nutrizione ed educazione, Bilanci e spese, Produzione locale, Operazioni e logistica, Governance); 2 tavoli per gruppo; 7 facilitatori.
Il primo giorno consisterà in una serie di introduzioni durante le quali ogni organizzazione/istituzione si presenterà e presenterà le principali sfide che deve affrontare. Verrà lasciato tempo sufficiente per una discussione collettiva sulla definizione del diritto al cibo e della sovranità alimentare e, in chiusura, sarà proposto un aperitivo preparato dal Refettorio.
Il secondo giorno, i partecipanti si organizzeranno in piccoli gruppi di lavoro costruiti intorno a questioni chiave, come la disponibilità, l’accesso e la qualità del cibo. L’obiettivo sarà quello di progettare soluzioni che possano essere integrate in un progetto di legge e in una proposta politica sul diritto al cibo e alla sovranità alimentare, nonché in una campagna per includere il diritto al cibo e alla sovranità alimentare nella Costituzione di Ginevra.
Il terzo giorno, infine, si terrà un’assemblea generale in plenaria in cui i rappresentanti di ciascun gruppo di lavoro condivideranno i risultati delle discussioni con tutte le organizzazioni/istituzioni partecipanti; su questa base, tutte le parti interessate contribuiranno a formulare delle proposte legislative e politiche.