Diritto al cibo e sovranità alimentare, ad aprile il Forum Demopratico di Ginevra
L'iniziativa, in programma dal 19 al 21 aprile 2023 presso il Refettorio della città svizzera di 120 Rue de Lyon, è tesa a creare un documento politico e ad avviare una campagna a sostegno dell’inclusione della sovranità alimentare nella costituzione cantonale. L'appuntamento, che sarà strutturato e si articolerà attraverso il metodo demopratico, sarà organizzato e facilitato dalla Fondazione MATER.

Una tre giorni che riunirà importanti stakeholders dell’ambito food e che indagherà il problema del diritto all’alimentazione e alla sovranità alimentare nel cantone di Ginevra: il riferimento è al Forum Démopratique Genève 2023 – Droit à l’alimentation et souveraineté alimentaire, in programma al Refettorio della città svizzera situata all’estremità meridionale del Lago Lemàno per il 19, il 20 e il 21 aprile del prossimo anno. L’obiettivo dell’appuntamento sarà discutere le implicazioni politiche del progetto di legge sul diritto all’alimentazione e sostenere le iniziative che mirano a inserire la sovranità alimentare nella costituzione del cantone. L’iniziativa è organizzata e sarà facilitata dai membri della Fondazione MATER, una realtà senza scopo di lucro con sede a Ginevra che si impegna a promuovere l’inclusione sociale attraverso l’alimentazione, fornendo l’accesso ad una dieta equilibrata alle persone vulnerabili e vittime dell’esclusione sociale, combattendo nel contempo lo spreco alimentare. “Un gran numero di attori – spiegano gli organizzatori – sta lavorando sul problema del diritto all’alimentazione, alla sovranità e all’insicurezza alimentare a Ginevra. Nonostante sia stato riconosciuto nel 1948 con la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, il diritto all’alimentazione è ancora da inserire nella costituzione del cantone. Durante la pandemia da COVID-19 migliaia di cittadini si sono ritrovati in una situazione di precarietà alimentare come conseguenza della crisi. Recentemente, tuttavia, è stata discussa al parlamento cantonale un’iniziativa parlamentare che prevede di includere il diritto all’alimentazione nella costituzione di Ginevra. Gli abitanti della città saranno chiamati a pronunciarsi su quest’iniziativa a giugno 2023. D’altra parte non esiste un’iniziativa simile sulla sovranità alimentare, ma, nel 2018, quando gli Svizzeri votarono contro l’inclusione della sovranità alimentare nella Costituzione Federale, gli abitanti di Ginevra votarono per lo più a favore. Ciò indica che potrebbe essere incluso nella costituzione del cantone, se ci fosse possibilità di votare”.

Il Forum, in quest’ottica, si impegnerà a coinvolgere tutti gli stakeholders che lavorano a queste tematiche nel cantone. La struttura dell’appuntamento si baserà sul metodo demopratico, che consentirà alle organizzazioni partecipanti di riunirsi e confrontarsi sulle tematiche chiave della tre giorni; sono previsti 6 gruppi di lavoro, 2 tavoli per gruppo, e 6 facilitatori. “È questo metodo – sottolineano dalla Fondazione MATER – che differenzia questo Forum da metodologie più classiche, poiché la demopraxia cerca di collegare le pratiche di diverse organizzazioni in un sistema di governance che enfatizza la cooperazione e il mutuo apprendimento”. Il primo giorno, nello specifico, prevede le presentazioni delle organizzazioni partecipanti con una fase dedicata all’individuazioni delle sfide chiave che le realtà presenti si sono poste (ad esempio accesso al cibo, spreco e recupero alimentare, produzioni locali). Nel secondo giorno, invece, i presenti si organizzeranno in gruppi di lavoro più piccoli con l’obiettivo di elaborare potenziali soluzioni politiche che potrebbero essere incorporate in un progetto di proposta sul diritto all’alimentazione e sulla sovranità alimentare e in una campagna per includere la sovranità alimentare nella costituzione cantonale di Ginevra. Il terzo giorno è infine prevista un’assemblea generale dove i rappresentanti di ciascun gruppo di lavoro condivideranno l’esito della loro discussione con tutti i partecipanti; sulla base di questo, tutte le parti interessate contribuiranno alla formulazione di una proposta politica.